Non accontentandosi più della sua attività di pittore, da qualche tempo si è dedicato all’editoria con successo, fondando una casa editrice che ha molti titoli al suo attivo. “Qualsiasi mondo artistico, o meglio, qualsiasi operato artistico – sottolinea Cau – diventa importante, prestigioso e pregiato, quando serve a testimoniare lo sviluppo di una storia umana, sia essa di un singolo individuo, di un gruppo o di una società”.
La sua produzione artistica si distingue per aver realizzato una serie di Trittici, riportati in una sua recente pubblicazione, che ha per titolo proprio “I Trittici Italiani – Dipinti e disegni Anni 80/90”.
Partendo dal Rinascimento, Roberto Cau ha cercato di riprodurre lo scenario pittorico con una grande visione paesaggistica, col bisogno di riorganizzare le sue opere in forma di Trittici. Le soluzioni spaziali da lui adottate, non sono riscontrabili nel modo attuale di dipingere, in quanto questo genere di opere, provocano le stesse sensazioni di un inabissamento totale nel proprio mondo mentale e nella propria anima, che sono quasi estranee agli artisti di oggi.
Di queste sue opere ce ne da lui stesso una spiegazione, sottolineando che “La manipolazione delle materie colorate, hanno il potere di trasportarci in un grande universo celestiale, fatto di sensazioni, impressioni, denunce, testimonianze, che a volte sono positive e a volte sono negative, caratterizzando il nostro personale mondo spirituale”.
Gian Piero Pinna