Durante l’incontro è emersa la conferma da parte dell’azienda di definire gli ultimi passaggi per l’ottenimento della garanzia necessaria alla sottoscrizione del contratto per la fornitura dell’energia, sul quale è stato espresso ottimismo verso una conclusione favorevole
È quanto ha affermato l’assessore regionale del Lavoro, Alessandra Zedda, al termine di un incontro che si è tenuto oggi in modalità videoconferenza sulla vertenza che riguarda il sito ex Alcoa della società Sider Alloys, su convocazione del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Alessandra Todde, e al quale hanno partecipato l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, i rappresentanti dei lavoratori e l’amministratore della società.
Durante l’incontro è emersa la conferma da parte dell’azienda di definire gli ultimi passaggi per l’ottenimento della garanzia necessaria alla sottoscrizione del contratto per la fornitura dell’energia, sul quale è stato espresso ottimismo verso una conclusione favorevole.
“Con l’impegno dell’azienda a firmare il contratto di fornitura di energia con Enel si potrà finalmente attuare il piano industriale previsto per il sito, nonché di riavviare in tempi brevi le attività di revamping e di procedere con il conseguente ricollocamento dei lavoratori”, ha detto l’assessore Pili che ha evidenziato “la totale sinergia degli Assessorati dell’Industria e del Lavoro, affinché la vertenza Sider Alloys possa arrivare a una risoluzione positiva”.
“Nel frattempo – ha proseguito l’assessore al Lavoro – abbiamo chiesto con forza di dare immediato avvio alla procedura di una integrazione al reddito per i lavoratori arrivati alla quarta proroga e che attualmente beneficiano di un sostegno economico al di sotto della soglia di povertà”.
“Abbiamo sempre ritenuto che si trattasse di un polo industriale strategico, non solo per tutta la Penisola, ma per l’intera Europa – hanno sottolineato gli assessori Zedda e Pili – L’impegno della Regione è stato fin da subito quello di salvaguardare l’occupazione e di scongiurare la chiusura dell’azienda, prevedendo un piano di ristrutturazione globale per consentire la ripresa di un presidio industriale di primaria importanza”, hanno concluso le esponenti della Giunta Solinas.