Dopo anni di lavoro è iniziata senza quasi ce ne accorgessimo, alle 21:22 e 42 secondi ora italiana del 30 maggio 2020, una nuova corsa allo spazio.
Finalmente arriva una nuova era dell’esplorazione spaziale. In un momento storico nel quale i confini delle nazioni sembrano essere chiusi dall’emergenza covid-19, l’immaginazione di un singolo uomo allarga gli orizzonti dello spazio.
A nove anni dall’ultima partenza dal suolo americano. Dalla stessa rampa dello Space Kennedy Center dove è iniziata l’avventura alla conquista dello spazio e della Luna, avvenuta con Saturn V o lo Space Shuttle. Ora su quella rampa sono arrivati altri razzi vettori come il Falcon 9, che sarà riutilizzabile oltre 10 volte, e che ha permesso di portare la navicella Crew Dragon 2 nello spazio fino all’attracco con la Stazione spaziale internazionale, ISS.
La compagnia fondata da Elon Musk, la Space X, è così diventata la prima azienda privata al mondo, in partnership con la Nasa, a trasportare astronauti che erano comodamente distesi sui sedili progettati e realizzati dalla nostra Dallara. Da oggi anche le società private sempre più tecnologicamente attrezzate, potranno lanciare nello spazio uomini, donne e materiali verso la stazione spaziale internazionale ISS e verso lo spazio profondo.
Nella tabella di marcia di Musk è previsto che si raggiungerà di nuovo la Luna entro il 2023 e Marte entro la fine di questo decennio.