La riapertura delle frontiere sta ridando fiato al settore turistico. La chiusura da emergenza Covid-19 ha interessato 45.724 imprese turistiche.
Mentre l’occupazione sospesa ha riguardato poco meno di 120mila addetti:- 45.661 occupati nel segmento di “affittacamere, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, e agriturismi”;
- 21.942 occupati nel settore dei tour operator;
- 17.422 occupati nelle agenzia di viaggio;
- 10.289 occupati nei villaggi turistici.
Segnali incoraggianti arrivano da un sondaggio di Confturismo-Confcommercio, realizzato in collaborazione con Swg.
La metà degli intervistati dichiara di voler fare una vacanza appena l’emergenza sanitaria finirà e l’83% degli italiani la farà in Italia. Il sentiment dei turisti risulta dunque propositivo e predisposto a muoversi all’interno del Bel Paese. Una previsione che potrebbe avverarsi qualora ci fossero delle opportune agevolazioni statali, in grado di aiutare gli italiani ad affrontare i costi delle proprie vacanze.
World Capital valuta che sarebbero particolarmente utili misure di detrazione della spesa dei soggiorni nella dichiarazione 730, oppure i “buoni viaggi” per dare l’opportunità agli italiani di affrontare la spesa delle vacanze. Oltre alla sensibilizzazione del turismo eco-sostenibile, favorendo, tramite dei buoni sconto, l’utilizzo di mezzi di trasporto, come il treno, che ha un minor impatto ambientale.
Molte strutture turistiche hanno riaperto – nonostante le misure di sicurezza – e sono alla ricerca continua di personale: dal promoter all’addetto al ricevimento, dal cuoco alla cameriera, dall’istruttore all’animatore. Spesso sono in difficoltà perché non trovano figure con le giuste competenze.