accanto alle variazioni sulla fiaba de “Il Gatto con gli stivali” del Teatro d’Inverno per un intenso fine settimana ad Allai,
con un duplice appuntamento sotto le insegne del II Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai – e inserito nel progetto “Intersezioni”/ rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna.
Una versione moderna della storia de “ “Il Gatto con gli stivali” – in cartellone sabato 1 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro – per riflettere sull’importanza delle apparenze e sulla capacità di reinventarsi giocando bene le proprie carte,
come accade al figlio del mugnaio che,
grazie al bell’aspetto e all’astuzia del felino parlante ricevuto in eredità,riuscirà perfino a farsi ricevere alla corte del re.
Il giovane rattristato per la sua sorte di terzogenito, cui non spetta altro che un animale domestico da cui non potrà trarre neppure una pelliccia,
come amaramente scopre dopo la morte del padre, si accinge ad andar per il mondo in cerca di fortuna
ma il micio rivelerà doti inaspettate e si darà da fare per procurare al suo nuovo padrone una elevata posizione sociale e una sicurezza economica tali da garantire a entrambi lusso e comodità, per non dire della felicità.
S’ispira alla celebre fiaba – la cui attestazione più antica risale pare al Cinquecento,
con la novella di Costantino Fortunato inserita da Giovanni Francesco Straparola nelle sue “Piacevoli Notti”,
poi ripresa da Giambattista Basile e in forma satirica da Ludwig Tieck, accanto alle versioni di Charles Perrault e dai fratelli Grimm – la pièce del Teatro d’Inverno,
con adattamento e regia di Giuseppe Ligios, anche protagonista in scena con Gianfranco Corona e Giuseppe Caragliu:
“Il Gatto con gli stivali” conserva le sue qualità “magiche” e la sua intraprendenza, ma la strada del giovane mugnaio per conquistare (eventualmente) il cuore e la mano della figlia del sovrano si fa più ardua.
«Mentre nella versione originale la morale insegna che bastano dei bei vestiti indosso ad un giovane aitante dai bei modi per indurre un padre a concedere (con troppa leggerezza) la mano della propria figlia,
in questa trasposizione il Re starà al gioco solo per mettere alla prova l’onestà del ragazzo,
l’unica ricchezza che gli permetterà di essere ammesso a corte e avere il privilegio di conoscere la principessa!» scrive Giuseppe Ligios nelle note.
«Possiamo considerare “Il Gatto con gli stivali” una versione al maschile di Cenerentola», aggiunge il regista:
gli speciali talenti e l’astuzia felina fanno le veci della bacchetta magica della fata madrina, per trasformare un giovanotto per bene,
ma insomma pur sempre un campagnolo, in un gentiluomo in grado di non sfigurare al cospetto dell’aristocrazia. Il lieto fine – seppure non così scontato e prevedibile – è assicurato per il divertimento di grandi e piccini.
Visioni d’autore ad Allai per “Palcoscenici d’Estate”: domenica 2 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro si proietta “Balentes – The Brave Ones”,
il documentario girato dall’antropologa e regista sardo-australiana Lisa Camillo durante un viaggio in Sardegna.
Un interessante reportage sul volto meno conosciuto dell’Isola, quello “segreto” delle basi e dei poligoni militari,
con una massiccia “occupazione” del territorio dalle gravi conseguenze sul tessuto economico e sociale oltre che sul piano dell’inquinamento ambientale:
“giochi di guerra” in tempo di pace tra esercitazioni di routine e sperimentazione di nuovi strumenti bellici nell’Isola al centro del Mediterraneo.
“Balentes – The Brave Ones” – ovvero “I Coraggiosi” – racconta l’amara scoperta, da parte dell’autrice,
ritornata dopo quattordici anni di assenza nella sua terra d’origine, della situazione drammatica e per certi versi grottesca della popolazione,
“prigioniera” in casa propria, privata di vaste aree coltivabili e di tratti di costa, in un’Isola a vocazione agro-pastorale e ora specialmente turistica,
a causa di superiori interessi strategici che travalicano la sovranità nazionale, e rientrano semmai (forse) nell’equilibrio geopolitico dello scacchiere mondiale.
Una presa di coscienza di una realtà difficile da accettare – la presenza delle basi e dei poligoni militari in “Paradiso” – che la spinge a dare voce agli abitanti,
impegnati nella difesa e salvaguardia del proprio territorio, in una situazione già alquanto compromessa, con effetti purtroppo visibili e quantificabili direttamente sui corpi delle vittime – umane e animali.
Lisa Camillo sceglie di schierarsi dalla parte dei “coraggiosi” che hanno infranto il muro del silenzio per denunciare quel che accade ogni giorno in Sardegna e sulle tracce, quasi indelebili,
che questa misteriosa e passiva partecipazione allo sforzo bellico ha impresso sulla natura, non solo sulla flora e sulla fauna, ma su donne e uomini, e sui loro bambini – segnando il loro futuro e quello dell’Isola.
L’antropologa e regista aderisce alla lotta dei cittadini – inermi – contro quei governanti che per troppo tempo – e con troppi pochi scrupoli – hanno deciso sulla loro pelle:
“Balentes – The Brave Ones” è una testimonianza di impegno civile che ha un duplice risvolto etico –
il rifiuto della guerra, sancito dalla costituzione italiana e la difesa dei diritti umani e la tutela della salute, un’opera appassionata e appassionante sulla ricerca della verità.
Il reportage cinematografico ha anche ispirato un libro
– “Una Ferita Italiana” (edito da Ponte alle Grazie) in cui Lisa Camillo affronta la questione delicata e complessa dei “I veleni e i segreti delle basi NATO in Sardegna: l’inquinamento radioattivo e l’omertà delle istituzioni”.
La regista – Lisa Camillo è un’antropologa, documentarista, scrittrice e musicista italo-australiana, di madre sarda e padre australiano.
Tra le sue principali esperienze, un periodo trascorso per i suoi studi antropologici tra gli aborigeni australiani.
Come regista ha vinto tre premi internazionali con il corto “Live through this”.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Fantasia in scena lunedì 3 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai per il II Festival “Palcoscenici d’Estate” con “Manovella Circus” di Teatro Tages / Teatro del Segno,
delizioso spettacolo di marionette e burattini ideato e “animato” da Agostino Cacciabue e Rita Xaxa dove una famiglia di scimmiette – Max l’acrobata, Ginger sui pattini a rotelle,
Casimiro il giocoliere e il mago Gustavo e pure il piccolo Cico Ciaco – insieme al topino Oscar e al pappagallo Pepito, conquista il pubblico con “numeri” e acrobazie sulle note dell’Organetto di Barberia.
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Il nouveau cirque sbarca ad Allai sabato 8 agosto alle 22 con “Yes Land” di Onarts, uno spettacolo all’insegna della clownerie che mostra «l’universo di Giulio,
eterno viaggiatore in cerca dell’approvazione, che cerca di mettere ordine» in lotta con il caos, con esiti “catastrofici” ma esilaranti.
Il protagonista «trasforma tutto ciò che è ordinario in comico ed immaginifico» e con la sua aria sognante e la sua eterna “inadeguatezza” incanta e diverte grandi e piccini.
Tra parole e musica domenica 9 agosto alle 22 con “Baroni in Laguna” del Teatro del Segno,
liberamente tratto dal saggio-inchiesta di Giuseppe Fiori con drammaturgia e regia di Stefano Ledda,
protagonista sulle note della chitarra di Andrea Congia e del sax di Juri Deidda di un’avvincente e amara cronaca della lotta dei pescatori di Cabras per conquistare una nuova dignità e liberarsi del retaggio e dei vincoli di una società feudale a metà del Novecento.
Invito all’opera lunedì 10 agosto alle 22 con “Le nozze di Figaro” di Wolfgang Amadeus Mozart: un’antologia di celebri arie nell’interpretazione del soprano Federica Cubeddu e dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt”
diretta da Raimondo Mameli tra raffinate trascrizioni strumentali e virtuosistici assoli per dar “voce” ai diversi personaggi – dalla Contessa d’Almaviva a Susanna e l’adolescente Cherubino accanto all’ineffabile Figaro e allo spregiudicato Conte.
Omaggio all’eclettico talento di Dino Buzzati – giovedì 13 agosto alle 22 con “Spogliarello”,
intenso monologo al femminile interpretato da Marta Proietti Orzella con Alessandra Leo, per la regia di Marco Nateri, che firma anche scene e costumi della nuova produzione del Teatro del Segno:
la pièce descrive la breve ascesa sociale e la “caduta” di Velia, donna affascinante e bellissima ma terribilmente fragile, alla disperata ricerca di una “sicurezza” che sembra sfuggirle fino all’ultimo…
Ritratto d’artista venerdì 14 agosto alle 22 con “L’Ultima Sciamana. Il Messico di Chavela Vargas”,
intrigante spettacolo-concerto di OfficinAcustica con Anna Lisa Mameli (voce), e Corrado Aragoni (pianoforte) dedicato alla cantante dalla vita movimentata, il cui nome s’intreccia a quelli di Frida Kahlo, Diego Rivera e Luis Echeverría:
«Dico in ogni frase ciò che sento: parlo della notte perché la sto vivendo» – diceva l’artista, icona della musica ranchera – «racconto una storia d’amore ogni notte che canto».
Infine chiude in bellezza “Palcoscenici d’Estate” – lunedì 17 agosto alle 22 – “Son tutte belle le mamme del mondo?”
de L’Effimero Meraviglioso con Miana Merisi e Luigi Tontoranelli che interpretano monologhi, dialoghi, versi e melodie sulle note del pianoforte di Corrado Aragoni,
con la regia di Maria Assunta Calvisi, per affrontare le diverse sfumature e gradazioni dell’affetto materno, dalla dolcezza alla severità, dalla dedizione al dominio, fra teatro, musica e poesia.
Palcoscenici d’Estate 2020 ad Allai si inserisce nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art Sardegna,
che riunisce sei compagnie isolane – oltre al Teatro del Segno , Abaco Teatro (Monserrato), Bocheteatro (Nuoro), L’Effimero Meraviglioso (Sinnai),
Teatro d’Inverno (Alghero) e Teatro Tragodia (Mogoro) – e i rispettivi festivals con spirito di solidarietà sul modello de “s’agiudu torrau” – sotto l’egida della rete nazionale di Fed.It.Art. (Federazione Italiana Artisti).
Intersezioni traccia i suoi itinerari culturali legando in un unico ordito le “trame” originali di “Libertà d’Espressione” a Mogoro e “Giardini Aperti” tra Sanluri,
Donori, Quartucciu, Monserrato e Torre delle Stelle (Maracalagonis), “NUR” ad Alghero e “Il colore rosa” a Sinnai, “Palcoscenici d’Estate” ad Allai e “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu e Cagliari, “Note a Margine” e “Patapum Festival” a Nuoro.
Il Festival “Palcoscenici d’Estate” ad Allai è organizzato dal Teatro del Segno con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai
e con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna e del MiBACT/ Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo e fa parte del “circuito virtuoso” di Intersezioni 2020.
L’edizione 2020 sarà realizzata nel rispetto delle regole e delle distanze di sicurezza, per rendere possibile la fruizione di spettacoli, films e concerti e garantire la tutela della salute.
INGRESSO GRATUITO (per assistere agli spettacoli è necessario prenotare)
INFO & prenotazioni: e-mail: [email protected] – cell. 391.4867955
www.teatrodelsegno.com – www.comune.allai.or.it