Ieri a seguito della riapertura delle cucine degli studentati, fino a qualche giorno fa dipinta come prospettiva impossibile dalla direzione dell’Ersu, abbiamo sospeso l’occupazione della mensa di via Trentino dopo tre notti e quattro giorni consecutivi di protesta.
Questo non è un punto d’arrivo, ma solo un primo risultato ottenuto grazie alla lotta degli studenti con l’Ersu, colpevole di non essere stato in grado ancora oggi di garantire il diritto allo studio.
La protesta degli studenti
Sebbene i risultati ottenuti siano ancora parziali, è certo che questi passi in avanti siano stati il frutto dell’organizzazione e dell’azione concreta degli studenti, rifiutando le politiche di mediazione dei sindacati studenteschi, infatti è solo grazie all’occupazione della mensa che il CDA dell’ersu si è riunito in una seduta straordinaria, deliberando sulla riapertura delle cucine e la garanzia di un menù dignitoso a partire dalla settimana prossima.
Continueremo a batterci per la riapertura immediata delle mense, con la garanzia di un pasto caldo dignitoso e la possibilità di consumarlo in mensa, per un indennizzo di 600 euro per quegli studenti a cui è stato detratto l’affitto per i mesi di non utilizzo degli alloggi, per il rimborso totale dei pasti corrispondente a tutto il periodo di chiusura del servizio mensa per tutti i laureandi e per tutti gli studenti che rinunciano o hanno già rinunciato all’alloggio, con la possibilità di scegliere tra cumulo dei pasti e rimborso totale.
Non permetteremo che l’ente si adagi sulle poche disposizioni attuate, ma continueremo ad esercitare tutta la pressione necessaria a conquistare quello che ci spetta.
La lotta continua.
Gli Studenti Universitari