Nonostante il caldo torrido, il gruppo ha raccolto oltre cento sacchi di spazzatura. Un’azione sicuramente non da poco, necessaria visto lo stato di abbandono di una delle cale più belle di Cagliari.
“Questa Terra la riceviamo in eredità dalle nostre madri e dai nostri padri, ma adesso sta a noi prendercene cura e tornare a farla risplendere: non possiamo demandarlo più a nessuno – dichiarano -. Insieme allo sconforto nel vedere il risultato dell’incuria dei nostri concittadini e dei turisti, c’è anche il sollievo di aver avuto il sostegno di tanti giovani come noi che per un attimo hanno abbandonato l’ombrellone e sono accorsi a darci una mano”.
“Quello che abbiamo fatto oggi – proseguono – non è una cura definitiva ai tanti problemi che affliggono Calamosca. Molto è stato raccolto, ma ora la palla passa alle istituzioni: c’è bisogno per esempio di interventi importanti da parte del Comune di Cagliari per ripulire la zona e di una seria campagna di prevenzione da parte della Regione Sardegna, soprattutto nelle scuole. Noi associazioni ci siamo, ascoltate i nostri appelli”.
I ringraziamenti.
Intanto grazie alle realtà oggi presenti. Grazie a Farmacia Politica e Sardegna Project per non averci mai fatto mancare il sostegno e l’aiuto, grazie a Reset UniCa per aver esserci stati anche stavolta e aver portato la vostra esperienza universitaria, grazie ad Arrosa Sarda per la continua opera di denuncia delle condizioni in cui versa la città, grazie a Gli Aligatori di Cagliari per la freschezza e l’operosità che vi ha contraddistinto, e grazie infine a Plastic Free per essere stati con noi e averci lasciato importanti suggerimenti. Noi siamo del parere che unendo le forze si possa fare tanto. Speriamo di poter organizzare presto – di sera! – qualcosa di nuovo insieme o di partecipare alle vostre iniziative.