a i più intriganti e celebri assoli e pas de deux, oltre a significative scene “corali”, ripensati con sensibilità contemporanea, a frammenti di teatro e poesia – dall’“Aiace” di Sofocle alla “Divina Commedia” di Dante Alighieri alla scrittura lirica e immaginifica di Gabriele D’Annunzio.
Sotto i riflettori i primi ballerini Nuria Salado Fustè e Matias Iaconianni e i Solisti del Balletto del Sud – Alice Leoncini, Alessandro Cavallo, Valerio Torelli e Lorenzo Lupi – insieme con l’attore Andrea Sirianni, per una “partitura” rigorosa che alterna le sequenze danzate alla recitazione di testi emblematici, a rappresentare una visione del mondo intrisa di poesia e un ritrovato amore per i “classici”.
Tra le peculiarità del progetto – nato in tempo di lockdown – l’intreccio di vita e arte: le coppie che danzano i più famosi “duetti” sono unite da stretti legami di parentela e la prossemica delle scene è stata (ri)definita per consentire il “distanziamento” tra gli interpreti: una risposta alle sollecitazioni e alle limitazioni dettate dalla pandemia, con la volontà di tener viva la luce della cultura pur in una condizione drammatica che investe l’intero pianeta, nella convinzione che solo “la bellezza salverà il mondo”.
Focus sui miti antichi e moderni cui si sono ispirati alcuni dei capolavori della storia del balletto, con le loro trame fantastiche e oniriche dove si sfiorano fino a toccarsi l’umano e il soprannaturale, in un immaginario popolato di dèi ed eroi, ninfe e satiri, e le epifanie di creature misteriose fatte d’aria e di vento, di luce e di fuoco, di terra o acqua s’intrecciano, fino a modificarlo, al destino dei mortali. Favole arcaiche inventate per spiegare i segreti della Natura, il ciclo delle stagioni, la fecondità o sterilità della terra, la nascita e la morte, perfino l’amore e il desiderio, la felicità e il dolore, s’incarnano in un ideale di eterna bellezza e armonia.
Fin dagli inizi – con “Cyrcé et ses nymphes” alla corte di Caterina de’ Medici, regina madre di Francia, una fastosa e festosa “cerimonia” per celebrare le nozze tra Margherita di Lorena-Vaudemont e il duca di Joyeuse, favorito di Enrico III, l’ultimo dei re Valois – la danza classica ha tratto ispirazione dal mito.
“Miti in Scena” del coreografo Fredy Franzutti rappresenta un’antologia preziosa dei balletti creati dai grandi maestri, con inserti coreutici originali, in un raffinato gioco di rimandi e citazioni sulle note di Ludwig van Beethoven, Pëtr Il’ič Čajkovskij, Ludwig Minkus, Léo Delibes, Camille Saint-Saëns, Giacomo Puccini e Ottorino Respighi, fino a Michael Nyman di Peter Gabriel.
La sensualità de “L’Après-midi d’un faune” nell’indimenticabile versione di Vaslav Nijinsky, che ha saputo dar corpo ad una dimensione surreale, quale «scandalosa esplorazione di una carnalità animalier» – come scrive Ermanno Romanelli nelle note di presentazione dello spettacolo – fa pendant con la trasfigurazione novecentesca de «l’epopea di Apollo, elemento fondante del più puro neoclassicismo illuminato dalla musica di Igor´Stravinskij per la coreografia di George Balanchine, in un felice legame artistico confermato in “Orfeo” e “Agon”».
Scrive ancora Romanelli: «Danza e Mito sono la carne e il verbo della nostra storia sin dai tempi più profondi, sono il manifesto e la metafora di energie spesso in conflitto tra loro, sono lo specchio di un eterno presente, che cerca di rispondere alle domande che contano e ci perseguitano, da sempre: chi siamo? Da dove veniamo e dove andiamo? Cosa c’è dopo la morte?Entrambe le esperienze, Danza e Mito, si sono affermate come forme d’arte, strumenti di conoscenza e comunicazione, spesso unite in relazioni stabili, storicamente definite da un continente ad un altro, pur nella particolare devozione d’ogni cultura alla propria mitologia.
Qual è la motivazione interiore, e l’esito, di tale sodalizio? Sogni, tradotti in leggende, narrazioni, e danze, sono stati l’approdo di un incessante dialogo, di una possibile teorizzazione e rappresentazione di genesi, modi d’essere e risultanze della natura umana.La Mitologia, manufatto del pensiero al pari di Filosofia e Teologia, sbocciata ovunque ci fossero i tratti di una antica e nobile civiltà, ha cercato di illuminare, ammendare e organizzare il Grande Caos nel quale, come uomini, siamo immersi. È il calderone quotidiano dove si mescolano e convivono buone maniere e aggressività, tolleranza e follia, edonismo e slanci di generosa creatività.
È attraverso i Miti, maschere degli dèi, metafora di ciò che è dentro e oltre la realtà, che l’umanità cerca da sempre di comunicare con il Divino.
Benché esaltate nelle reciproche diversità, Danza e Mito hanno condiviso temi e figure, e percorso, ciascuna, labirinti costellati di enigmi, offerti all’interpretazione interattiva e soggettiva dell’osservatore: il pubblico».
In “Miti in Scena” Fredy Franzutti si confronta con i grandi capolavori della storia del balletto e con le fabulae tramandate da poeti e scrittori, trame dense di suggestioni che ci proiettano in una dimensione al di là dell’umano, dove le passioni, vissute nella loro pienezza, portano alla catastrofe e gli incontri con le divinità stravolgono l’esistenza dei mortali. Un programma “impervio” con pagine virtuosistiche, per i Primi Ballerini e i Solisti del Balletto del Sud, che insieme ad Andrea Sirianni – con la sapiente guida di Fredy Franzutti – condurranno gli spettatori in una dimensione affascinante e fuori dal tempo.
INFO & PREZZI
ALGHERO
Biglietti:
POSTO UNICO 20 euro
prevendite online: www.vivaticket.it
per informazioni: cell. 349.4127271 e-mail: [email protected]
www.cedacsardegna.it
OZIERI
Biglietti
intero 14 euro – ridotto 11 euro
prevendite online: www,vivaticket.it
per informazioni: cell. 3493614265 – [email protected]
CARBONIA
INGRESSO riservato ai soli abbonati (a partire dalle 20.30 – gli spettacoli inizieranno alle 21.45)
per informazioni e prenotazioni:
Augusto Tolari – cell. 3281719747 – e-mail: [email protected]
SAN GAVINO
Biglietti
posto unico: 15 euro
prevendite online: www.vivaticket.it
informazioni: cell. 340. 4041567 – www.cedacsardegna.it