Attivo da fine luglio “Dialisi vacanze” dedicato ai turisti della Gallura
Consapevoli dell’importanza del servizio, la Direzione della Assl Olbia e del Servizio Dialisi, grazie alla collaborazione del personale, da fine luglio è riuscita ad attivare l’importante servizio dedicato ai turisti. Sono una cinquantina quelli che tra luglio, agosto e settembre, potranno essere trattati nel Centro di Assistenza Limitata di Arzachena e all’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia.
In seguito alla riorganizzazione delle attività e degli spazi ospedalieri, infatti, è stato possibile far partire, dal 20 luglio, il servizio negli ambienti dell’ospedale di Olbia, inizialmente destinati a dialisi dei casi sospetti di Covid, attualmente sottoutilizzati. Invece, con il trasferimento temporaneo di personale infermieristico, dal 28 luglio sarà possibile attivare il servizio presso il CAL di Arzachena.
Le dichiarazioni del direttore Paolo Tauro.
“Inizialmente, con grande rammarico, avevamo comunicato l’impossibilità di avviare il servizio dialisi vacanze, ma ora, grazie alla sensibilità e responsabilità degli operatori, siamo riusciti ad attivare dei turni a Olbia e Arzachena, riuscendo a dare risposta per quasi tutti i turisti, una cinquantina, che in questo periodo hanno inviato richiesta all’ Assl Olbia. Purtroppo, non si è potuto attivare il servizio anche a La Maddalena, ma l’Azienda sta verificando la possibilità di non aggravare ulteriormente i disagi per coloro che dovranno spostarsi dall’isola”, spiega il Direttore Paolo Tauro.
I dati del direttore del servizio dialisi, Gianfranco Fundoni
Il Direttore del Servizio Dialisi, Gianfranco Fundoni, ricorda che i tre presidi ospedalieri galluresi, erogano annualmente circa 19.000 trattamenti dialisi per circa 130 pazienti fissi, residenti nel territorio di competenza della ASSL Olbia, a cui andranno a sommarsi i turisti. Il rene artificiale viene utilizzato nei casi d’insufficienza renale grave e permette di depurare il sangue dalle scorie metaboliche in esso presenti, altrimenti non filtrate dal rene malato. Il sangue, passando attraverso i filtri artificiali, torna in circolazione, purificato. I pazienti nefropatici devono sottoporsi periodicamente a trattamento emodialitico per sostituire la funzione renale: nell’80% dei pazienti si pratica il trattamento tre volte alla settimana, con una durata di circa quattro ore per seduta.