Dolianova.Saranno gli spazi all’aperto di Villa de Villa ad ospitare un doppio appuntamento organizzato dalla Compagnia Salto del Delfino,
che ritorna sul palco arricchendo l’offerta culturale dell’estate di Dolianova: sabato 25 luglio gli attori diretti da Nicola Michele saranno in scena con lo spettacolo “Padre Ubu” (in collaborazione con il festival Street Books), e il giorno dopo (domenica 26) proporranno il primo studio dell’opera “Illusione al crepuscolo”.
Il compito di inaugurare gli appuntamenti del fine settimana doliense sarà affidato, dunque, a “Padre Ubu” (inizio ore 21 – ingresso a 8 euro, prenotazioni WhatsApp al numero 393 8879311)
spettacolo che affonda le sue radici nell’opera “Ubu Re” figlia della penna del padre della patafisica Alfred Jarry rappresentata per la prima volta il 9 dicembre 1896. Tirannia, potere e altre cialtronerie:
“Ubu Re” è la storia di un improbabile tiranno, Padre Ubu, che, incalzato da Madre Ubu, raggiunge violentemente il potere con lo scopo di arricchirsi ai danni dei suoi sudditi.
Padre di alcuni testi alla base del teatro del 1900, Jarry fu l’artefice della Patafisica, la nuova “scienza delle soluzioni immaginarie”, strumento per l’integrazione psichica o licenza di dissipazione; il desiderio di un universo supplementare e l’implicita supremazia del virtuale sul reale.
Con l’adattamento e la regia di Nicola Michele, saranno in scena Mercede Puddu (nel ruolo di Padre Ubu), Rossana Cugia (nel ruolo di Madre Ubu), Giuseppe Asuni (che vestirà i panni di Giron/Capitano Bordure),
Mimma Piga (nel ruolo di Rosamunda/contadino) e Alice Serra (in questa occasione chiamata a impersonare il Principe Bugrelao/magistrato). La consulenza per le scene e i costumi è fornita da Emilio Ortu Lieto, con la collaborazione della sarta di scena Ylenia Marras.
Altre ambientazioni ma stesso palcoscenico il giorno dopo alle 21.30 per “Illusione al crepuscolo” (con ingresso libero),
drammaturgia originale di gruppo con la regia di Nicola Michele e la partecipazione delle attrici Giulia Cara, Michela Farina, Silvia Locci e Ylenia Marras.
Ripartire dal rito: la pratica scenica affonda le proprie radici nel teatro di comunità e per questo la compagnia focalizza il suo lavoro sulla ricerca di gruppo concentrandosi sull’isolamento e le conseguenze che questo comporta.
L’impossibilità di abbracciarsi, l’imposizione di stare distanti: un profondo cambiamento culturale modifica in questo particolare momento storico le relazioni sociali, il rapporto con gli affetti a noi più cari.
Aprire, dunque, il processo creativo al pubblico permetterà di presentare un primo studio e condividere con gli spettatori impressioni ed eventuali prospettive.
La drammaturgia originale pone interrogativi legati alla privazione della libertà, alla violenza manifesta e a quella più subdola, lanciando una riflessione sulla forza del contatto umano e l’empatia.
Resilienza e impermanenza, due capi dello stesso filo?Gli spettacoli sono organizzati dalla Cooperativa Sociale Salto del Delfino, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna (Ass.to Pubblica Istruzione, Cultura e Spettacolo), con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Dolianova.
Info e prenotazioni attraverso WhatsApp al numero 393 887 9311.
La Compagnia Salto del Delfino, per fronteggiare il particolare momento di difficoltà causato dell’emergenza sanitaria in corso, ha attivato una campagna di donazioni (interamente deducibili) alla quale è possibile partecipare > iban: IT54U0101541230000070104618 intestato a Salto del Delfino Coop. Soc.
LA COMPAGNIA – La cooperativa sociale “Salto del Delfino” si propone di valorizzare e convogliare le innumerevoli risorse culturali presenti nel territorio del Parteolla nel quale opera da oltre dieci anni.
Fondata nel 2002, la compagnia svolge la propria attività di produzione e distribuzione di spettacoli teatrali e conduzione di percorsi di educazione al teatro e laboratori espressivi nell’ambito del teatro sociale e della teatroterapia.
Da anni rivolge le sue energie al teatro per l’infanzia e al teatro contemporaneo presentando i propri spettacoli presso le scuole di vario ordine e grado, nei comuni, biblioteche, centri di aggregazione sociale e vari enti pubblici e privati.
La direzione artistica si snoda in un percorso di ricerca espressivo che contempla i vari linguaggi performativi: dal teatro alla danza, alla clownerie, con la commistione di impianti visuali e sonorità e che richiamano caratteri antropologici e elementi naturali.
Alla base dei propri lavori vi sono molto spesso le scritture originali e una continua sperimentazione sul gesto e sul movimento.
La direzione artistica è affidata a Nicola Michele, formatosi presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari e specializzatosi presso la Scuola di Formazione Triennale di Teatro e Teatroterapia diretta da Walter Orioli a Milano,
e presso la Biennale di Venezia con il Maestro argentino Ricardo Bartis. Forte dell’esperienza maturata sul territorio, la Compagnia vuole coinvolgere le risorse umane e paesaggistiche all’insegna di una maggiore visibilità e attrattività turistica.
Salto del Delfino nel 2011 debutta al Fringe Festival di Edimburgo con lo spettacolo “Masses Man”, coproduzione con Theandric Teatro Nonviolento.
Nel 2014 è ospite al Festival OFF di Avignone con lo spettacolo di Fiore “Le prince et la rose”, che viene successivamente proposto in Corsica nel 2016 a cura dell’Ufficio Municipale del Turismo di Bonifacio.
Lo spettacolo della compagnia “Il principe e la rosa” è stato proposto in lingua inglese al Kampala International Theatre Festival del 2017 in Uganda.
Nicola Michele: attore, drammaturgo, regista teatrale e operatore in teatroterapia. Si diploma come attore nel 1995 presso la “Civica” Scuola d’arte drammatica di Cagliari
e successivamente approfondisce la preparazione specializzandosi in Teatroterapia a Milano nel 2006 e seguendo i corsi di alta formazione per l’attore presso la Biennale di Venezia nel 2010 e 2011.
Ha frequentato i seminari con Rena Mirecka, Opera di Pechino, Akroama, Alkestis, Eugenio Barba, Ascanio Celestini, Marcello Isidori, Francesco Origo, Fibre Parallele, Ricardo Bartis, Marigia Maggiopinto, Bogdan Renczynski, Walter Orioli, Arturo Cirillo, Roberto Rustioni