Dal sogno settimo posto al quattordicesimo reale. Tanti, tanti rammarichi per una squadra che di base poteva fare molto di più. A commentare la prestazione contro l’Udinese c’è Paolo Faragò, che guarda il lato positivo della prestazione rossoblù.
“Dobbiamo ripartire dalla prova del secondo tempo, nel quale siamo stati più propositivi, rischiando qualcosa in più ma producendo sicuramente un calcio migliore. Ciò che conta è sempre l’atteggiamento, a prescindere dall’avversario, e questa dovrà essere la regola nell’avvicinarsi alle gare contro Juventus e Milan.”
Sicuramente Zenga non possiede una rosa lunghissima, di conseguenza utilizzare sempre gli stessi giocatori, soprattutto ogni tre giorni, porta stanchezza e fa mancare di lucidità. I casi concreti sono Joao Pedro poco lucido sotto porta ieri e Rog non titolare per via di una botta.
“Questo è un gruppo meraviglioso che non si è mai risparmiato, ci sono calciatori che dopo il lockdown non hanno saltato un minuto, è normale che in una stagione ci possano essere problematiche o alti e bassi”
Nelle ultime due gare della stagione la compagine di Zenga dovrà affrontare la Juventus, da poche ore campione d’Italia, e un Milan lanciassimo a seguito delle ultime prestazioni positive.
“Adesso conta solo finire al meglio, Juventus e Milan sono due grandi squadre ma metteremo in campo tutto quello che ancora abbiamo in corpo”.
Faragò, intanto, tira già parzialmente le somme di una stagione a due facce: strepitosa all’inizio per poi andare via via scemando nel girone di ritorno.
“Sicuramente nel girone di ritorno ci sono stati due momenti ben distinti, come per tutti visto lo stop forzato. Abbiamo iniziato la stagione alla grande, dopo la sconfitta casalinga contro la Lazio è cambiato qualcosa, è complicato trovare il motivo esatto della seconda parte di campionato in controtendenza rispetto al girone d’andata.”