Un’apertura nel segno delle donne quella del Festival Éntula 2020. Un poker di scrittrici per il viaggio che riparte all’insegna della diffusione della letteratura in tutta la Sardegna e delle collaborazioni con gli altri festival.
Festival Éntula: gli appuntamenti
Il primo nome in scaletta è quello della scrittrice cagliaritana Carla Fiorentino, che presenta il romanzo appena edito: “I tonni non nuotano in scatola” (Fandango, 2020).
Tre gli appuntamenti, tutti all’aperto, nel pieno rispetto della normativa anticovid-19 ma anche secondo la filosofia del festival organizzato dall’associazione culturale Lìberos, che da sette anni “conquista” nuovi spazi di incontro:
- il 10 luglio a Budoni, con inizio alle ore 21, nel piazzale esterno della Biblioteca Comunale;
- il 21 a Cagliari (ore 19) al chiosco Fico d’India nel Lungomare Poetto;
- il 23 luglio a Uta, alle 20, in piazza S’Olivariu.
Il 30 luglio sarà Porto Torres ad ospitare Silvia Bencivelli con “Le mie amiche streghe” (Antiquarium da confermare).
Già fissati due appuntamenti di agosto; il 6 Graziella Monni a Nuoro, al Giardino Buscarini alle 18:30, per presentare “Gli amici di Emilio“, in libreria dal 28 luglio per Mondadori.
Il 7 agosto, invece, appuntamento a Silius con Ritanna Armeni, giornalista per il Corriere della Sera-Magazine e Liberazione, nonché ex conduttrice di Otto e mezzo su La7, che proporrà “Mara. Una donna del Novecento”, romanzo ambientato durante il Fascismo, in un’anticipazione del festival 3L – Libri, Libertà, Lavoro, previsto ad aprile e spostato ora a fine agosto.
Per fare un albero ci vuole un libro
Alla domanda “Su quale supporto leggi?” del questionario Éntula 2019, il 70% ha risposto di preferire i libri di carta. Questo ha indotto gli organizzatori a cercare un modo per attenuare l’impronta ecologica della passione, senza rinunciare ai libri di carta. Per questo, Lìberos si impegna a piantare nel 2021 un albero per ogni libro venduto durante gli eventi Éntula 2020.
Il romanzo “I tonni non nuotano in scatola”
Violetta detta Vetta, giornalista di viaggi in una redazione romana, si è fatta spedire dal suo capo nell’isola della sua infanzia, Carloforte, dopo aver trovato nella giacca del fidanzato una scatoletta: una scatoletta da anello di fidanzamento.
Terrorizzata dalla prospettiva del matrimonio, oltre che dal tradimento di Federico con cui si erano sempre detti che mai e poi mai si sarebbero convinti a quel “mercimonio orrendo”, Vetta approda sull’isola pronta a scrivere un reportage leggero sulla tonnara e a godersi qualche giorno da sola, immersa nei colori e nei sapori che tanto le sono mancati.
Il suo cicerone è Pietro, sommozzatore silenzioso e affascinante che accetta di portarla con sé durante la mattanza, dopo aver casualmente diviso con lei un piatto di “cascà”. Solo che quello che doveva essere un innocuo reportage si trasforma in un’indagine piena di misteri, dal momento in cui Vetta in mezzo ai tonni intravede il corpo di una donna e urla.
Tutti sull’isola tentano di distoglierla dal cercare la verità, da Tango – lo spinone di Pietro – che sembra quasi pedinarla a Caterinetta, l’anziana proprietaria della casa in cui alloggia, che la mette in guardia dal paese che tutto sa e che se vuole nasconde.
L’autrice
Carla Fiorentino nasce a Cagliari nel 1979. A 19 anni lascia la Sardegna per studiare a Roma, dove si laurea in Sociologia delle Letterature e inizia subito il suo viaggio nel mondo editoriale che dura da ormai 15 anni.
Prima alla Dino Audino editore poi per quasi dieci anni come responsabile commerciale della casa editrice Nottetempo e ora come direttore commerciale della Emons libri&audiolibri. Ha esordito nel 2018 con “Cosa fanno i cucù nelle mezz’ora” (Fandango).
Gli altri autori
Nei prossimi giorni verranno fissate anche le date con gli altri autori. Milena Agus, sceglie come ambientazione la Sardegna per “Un tempo gentile”, mentre Davide Piras racconta la leggenda vivente Gigi Riva.
Francesco Trento presenterà “No spoiler-La mappa segreta di tutte le storie” e Fabio Stassi “Uccido chi voglio”. E ancora: