Il musicista algherese qualche giorno fa ha finalmente coronato il suo sogno: La Chitarreria.
Più di una scuola musica, più di una sala prove La Chitarreria è una struttura innovativa, multimediale e perfettamente insonorizzata, in pieno centro cittadino.
L’idea, il progetto, l’intuizione è di Antonio Fortunato e a dar gambe al tutto sono state le sapienti mani di Stefano Govoni e Diego Masala del Pixel Architecture Studio. Fortunato è un chitarrista algherese, qui è nato e cresciuto, qui si è formato artisticamente sotto la guida del Maestro Marcello Peghin per poi diplomarsi all’Accademia di Musica Moderna NAMM di Cagliari nel 2012. Non solo, Antonio Fortunato è un musicista professionista, attività che da tempo svolge con diversi progetti e band sia nei live che in studio.
Quando nelle tue vene scorrono note musicali, nulla può fermarti, neanche una pandemia. Ed è così che Antonio Fortunato pochi giorni fa ha inaugurato la sua chitarreria in via degli Orti. “Il mio intento è quello di offrire alla città, ai giovani, ai bambini, ma anche agli
adulti, un metodo innovativo e all’avanguardia per quel che riguarda l’approccio allo studio della musica, moderno, tecnologico, ma che al tempo stesso strizza l’occhio alla tradizione” dice Fortunato e poi “quando ho scelto di lanciarmi in questa avventura, il mio primo pensiero è stato quello di voler offrire alle nuove generazioni di musicisti uno spazio dove potersi esprimere, dove poter creare, insomma, dove poter fare musica” perché per lui “la musica è il sale della vita”.
Un’attività di questo tipo ad Alghero non è mai esistita, anche e soprattutto a livello qualitativo. La struttura ha 3 aule, una di chitarra e basso, una di canto e una di batteria, tutte utilizzabili anche come sale studio compatibilmente con gli orari dei corsi. L’aula di batteria è inoltre sala prove, dotata di tutte le attrezzature necessarie a band e solisti per esprimere la loro creatività e la voglia di musica in uno spazio professionale, attrezzato e facilmente raggiungibile. Insomma quando la musica e l’arte chiamano Alghero oggi può rispondere presente, anche grazie ad Antonio Fortunato.