“a rappresentare al Governo nazionale l’imprescindibile esigenza di inserire il paesaggio culturale sardo nella lista di quei Paesaggi UNESCO che
appartengono a tutti i popoli del mondo,
nonché ad “attivare le opportune procedure al fine di vedere riconosciuta la tutela di massimo grado del paesaggio naturale sardo, come quella che
potrebbe essere garantita con il riconoscimento dell’UNESCO”.
C’è da chiedersi dov’erano i Riformatori Sardi quando è stata approvata la Legge 21 del 13 luglio scorso,
se in Aula per dare il via libera ad una legge disastrosa per la tutela del
paesaggio, o in qualche ufficio a redigere una mozione assolutamente priva di sostanza e di mera facciata in pari data».
Così in una nota Mario Perantoni, portavoce M5S alla Camera dei Deputati.
«E’ evidente che questa maggioranza cerca di nascondere i suoi reali obiettivi dietro facili petizioni di principio, certamente altisonanti e propagandistiche,ma concretamente prive di efficacia.
Il risultato è che non si comprende quale sia la politica economica dei Riformatori per la tutela del paesaggio e la cultura sarda.
Se hanno seriamente a cuore l’immenso patrimonio isolano, che depositino una proposta di legge abrogativa della scellerata Legge 21 del 13 luglio 2020,
prima che venga rasa al suolo dalla Corte Costituzionale.
Allora sì che farebbero qualcosa di veramente utile e concreto», conclude il deputato M5S sassarese.