M5S, Todde(MISE):“Il principale obiettivo che mi sono posta, dichiarandolo in modo esplicito sin dall’inizio della mia esperienza di Governo, è di far avere alle industrie e ai cittadini sardi un prezzo dell’energia non penalizzante e compatibile con il resto della Penisola.
I sardi pagano le tasse come tutti gli italiani e non sono cittadini di serie B”, scrive su Facebook la Sottosegretaria Todde condividendo l’articolo de L’Unione Sarda in cui si parla di dorsale e metano in Sardegna.
“Il problema è stato infatti finora mal posto – aggiunge la Todde – privilegiando il tema della necessità o meno di una dorsale di grande diametro nell’Isola, ma senza affrontare invece il vero nodo della questione:
come si può approvvigionare il gas all’isola. Senza una soluzione efficiente da questo punto di vista non ha senso porsi il tema di costruire un gasdotto che altrimenti rimarrebbe vuoto”.
“Lo schema di metanizzazione”, spiega la Sottosegretaria, “presentato da Snam e dalla regione Sardegna – che si focalizzava sulla dorsale e quindi sul trasporto e sui bacini di distribuzione non chiarendo l’approvvigionamento –
presentava delle debolezze evidenziate dall’Autorità ARERA: un’infrastruttura di per se non garantisce l’approvvigionamento del gas e Arera, a dicembre,
ha decretato per questo schema 3 anni di tariffa calmierata lasciando poi le infrastrutture da pagare sulla bolletta dei Sardi con la Sardegna zona a se.
“La Virtual Pipeline – chiarisce la Todde – consentirebbe di estendere alla Sardegna la rete nazionale di trasporto gas, attraverso 2 terminali di rigassificazione da realizzarsi a Portovesme e PortoTorres,
che verrebbero collegate internamente da una rete e quindi non dovrebbero fare ricorso a camion per il trasporto del GNL.
Dai 2 poli, potrebbero poi diramarsi alcuni tratti di rete che andrebbero a rifornire le aree dove sono già presenti reti di distribuzione, portando così il metano alla maggior parte delle aree civili e all’area industriale di Macchiareddu (Cagliari)”.
Conclude la Todde: “L’analisi costi-benefici guiderà perciò il percorso per coniugare sviluppo e razionalità delle scelte.
gli investimenti per realizzare la Virtual Pipeline sono preliminarmente stimati in circa 350-400 milioni di euro. Consentirebbero di servire una domanda gas pari a circa 1 miliardo di metri cubi per anno.
Tali investimenti comporterebbero un impatto marginale sulle tariffe gas”.