In una ricerca pubblicata su Future Microbiology, a firma del Dr Davide Cossu e colleghi, è stata esaminata la relazione tra MAP e sclerosi multipla.
Una questione che, come molte altre affrontate su Sardegna Reporter, riguarda da vicino la nostra Isola. Scopriamone di più!
MAP e sclerosi multipla: tutto ha inizio in Sardegna
La Sardegna è conosciuta per essere una terra di centenari, tuttavia forse non tutti sanno che è la Regione italiana a maggior prevalenza di sclerosi multipla, malattia autoimmune del sistema nervoso. Sono 337, infatti, i casi diagnosticati ogni 100.000 abitanti.
I fattori che portano al suo sviluppo sono numerosi e ancora in fase di studio. Uno di questi sembra essere, per l’appunto, il MAP.
Ma cos’è il MAP?
MAP è l’acronimo di Mycobacterium avium paratuberculosis, il patogeno responsabile della paratubercolosi o Johne’s disease, presente nel 60% delle greggi sarde.
La trasmissione avviene principalmente per via oro-fecale. In parole povere, gli animali se lo prendono ingerendo acqua o vegetali contaminati dalle feci infette, dove il microbo può sopravvivere fino a 11 mesi.
Il MAP, tuttavia, si ritrova anche nel latte di bovini e ovini, perciò è possibile ingerirlo con i latticini e la sua presenza è già stata associata a:
- malattie intestinali, quali il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa;
- diabete di tipo 1, scrofula e sarcoidosi.
Ma cosa c’entra il MAP con la sclerosi multipla?
Una possibile relazione tra MAP e sclerosi multipla è stata ipotizzata per la prima volta negli anni 2010, quando i ricercatori hanno trovato il DNA del MAP nel 25% dei sardi con SM contro il 4% di quelli sani.
Ma non solo: nei malati erano presenti antigeni MAP-specifici – sostanze del microbo capaci di attivare il sistema immunitario – in livelli maggiori rispetto ai sani e simili a proteine umane coinvolte nella sclerosi multipla.
Ciò ha portato Cossu e colleghi di Uniss a esaminare la relazione tra MAP e sclerosi multipla e cercare di comprendere se e come il microbo potesse causare la malattia.
MAP e sclerosi multipla in Giappone
Intanto nel Paese del Sol Levante, la sclerosi multipla, che in Asia è poco comune, iniziava a manifestarsi con maggior frequenza. Gli studi epidemiologici, infatti, hanno rivelato che 15 giapponesi ogni 100.000 erano ammalati.
Ma anche il MAP iniziava a circolare, probabilmente a causa dei latticini importati dai Paesi occidentali. Da una ricerca condotta su 136 giapponesi sani, infatti, è emerso che il 14% di essi aveva sviluppato gli anticorpi (IgG) contro il microrganismo.
La collaborazione con la Juntendo University
Alla luce di queste ultime scoperte, dunque, è iniziata una collaborazione internazionale tra l’Università di Sassari e la Juntendo University, con lo scopo di valutare la produzione degli anticorpi contro il MAP nei giapponesi con SM.
La ricerca ha valutato, in particolare, la risposta a proteine del MAP con una struttura simile a quelle umane. Ciò perché, stando all’ipotesi più accreditata, gli antigeni con tali analogie sarebbero capaci d’innescare o accelerare le risposte autoimmuni alla base della SM.
Ma cosa è emerso dalla ricerca?
Nei pazienti venuti a contatto con un antigene del MAP simile a una proteina dei linfociti T – cellule cruciali nello sviluppo della malattia – è stata rilevata una produzione significativa di anticorpi.
Inoltre, poiché questa sostanza possiede un’affinità elevata per i geni HLA, associati alla SM, si pensa che possa favorire l’attivazione dei linfociti T e la risposta autoimmune.
MAP e sclerosi multipla: conclusioni e prospettive per il futuro
Questi risultati mettono in luce il ruolo degli antigeni MAP-specifici nello sviluppo della SM nelle persone geneticamente predisposte e confermano quelli ottenuti in altri lavori.
Frau e colleghi, per esempio, avevano già scoperto che le forme *03:01 e *02:01 di HLA erano presenti nel 36% dei sardi con SM esposti all’antigene succitato.
Nonostante le evidenze provino l’associazione tra MAP e sclerosi multipla, tuttavia, sono necessari ulteriori studi per capire se effettivamente il MAP causi la malattia.
Staremo a vedere cosa ne verrà fuori!
Jessica Zanza
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Fonte: “From Sardinia to Japan: update on the role of MAP in multiple sclerosis”.