«Come Sindacato che cura non solo gli interessi dei colleghi che lavorano nella sanità pubblica, non possiamo ignorare certe scabrose vicende, come forse farebbero altri. Non è possibile. Che alla fine si tratti di infermieri iscritti o meno al nostro sindacato, qui c’è in ballo la nostra dignità, la nostra professionalità.
Ed è davvero avvilente, continua De Palma, apprendere di offerte di lavoro a 5 euro lordi all’ora, da parte di cooperative private, per misurare la temperatura ai bagnanti sulle spiagge italiane. Lidi balneari, parchi tematici offrono turni assurdi, di 12 ore, a cifre ridicole che sviliscono la dignità professionale degli interessati e la professione tutta. A cosa è servito allora studiare, raggiungere l’obiettivo di una laurea, se poi lasciamo che ci trattino in questo modo?
Mi rendo conto che non tutti hanno “il privilegio” (ci sarebbe poi tanto da dire in merito…) di un contratto di assunzione nel SSN, ma credo debba esistere, da parte di ogni infermiere, un punto fondamentale sotto il quale non è possibile scendere, anche se c’è necessità di guadagnare e se la crisi incombe.
Il Governo e le Regioni fanno già fatica ad occuparsi di chi lavora nella sanità pubblica e privata, e non mi pare proprio che stiano dimostrando interesse per i liberi professionisti.
Per questa ragione le denunce devono arrivare da chi si ritrova invischiato in questi tunnel senza uscita, in queste trappole terribili che nulla hanno a che vedere con un impiego serio e qualificante».