Il brano, prodotto da Giordano e Graziano Tittarelli insieme a Maurizio Raimo per Raimoon Edizioni Musicali Srl e Astralmusic Srl, ha come tema la sicurezza stradale e l’importanza di mettersi alla guida con prudenza, ma per Aura Darco significa anche qualcosa di più. Quando la trapper, classe 1993, ha partecipato al contest realizzato con Anas – autostrade per l’Italia e Radio Italia, che ha visto Fedez tra i giurati, sua sorella a soli 17 anni era stata vittima di un grave incidente d’auto che l’ha costretta sulla sedia a rotelle.
E così la cantante di Galati (Romania) che vive a Jesi, nelle Marche, sin dall’infanzia, aveva una motivazione speciale per scrivere il suo ‘Occhio e testa’ e prendere parte alla gara dove si è piazzata tra i finalisti ricevendo anche i complimenti di Fedez per la scrittura, la metrica e la capacità sintetica di inserire così tanti concetti positivi su un argomento così delicato. Ora ‘Occhio e testa’ è in radio e non stupisce che, dopo una esperienza personale così dolorosa, Aura (al secolo Cristina Aurelia Popa) abbia voluto dare un tono più leggero al suo brano per far riflettere, sì, ma senza incupirsi.
Biografia:
Cristina Aurelia Popa in arte Aura Darco, figlia di un sacerdote ortodosso, emigrata in Italia nel 2000 insieme alla sua famiglia, porta con se da sempre la passione per il canto e nel tentativo di inserire i valori e i concetti cristiani nella sua musica, elabora nel tempo un genere sperimentale che spazia dall’hip pop/rap e pop/trap per arrivare ai suoi coetanei con messaggi positivi e di grande importanza.