Lo hanno garantito il Sindaco Andrea Lutzu e l’Assessore ai servizi sociali Carmen Murru durante il dibattito in Consiglio comunale che ieri sera ha accompagnato l’approvazione all’unanimità della mozione sul dormitorio dei consiglieri Federico-Obinu-Sanna-Riccio-Masia-Uras-Cadau.
La mozione è stata illustrata da Francesco Federico (indipendente) che ha ricordato come “il servizio, nato 5 anni fa grazie all’impegno dell’allora assessore Maria Obinu, in questi anni ha ospitato più di 100 persone senza chiudere neanche un giorno. Già prima del Covid era stato lanciato allarme di una possibile chiusura per la decisione dei proprietari di vendere l’immobile, l’esplosione della pandemia ha poi aggravato la situazione e da 3 mesi la città è senza dormitorio. Tre mesi per chi non ha un tetto è un tempo lunghissimo”.
La mozione sollecita la Giunta affinché, anche in considerazione del ruolo di capofila del Comune di Oristano all’interno del Plus, trovi in tempi celeri, anche con altri Enti Pubblici e con il Terzo Settore, una struttura idonea ad ospitare in città il nuovo dormitorio pubblico.
Durante il dibattito, Maria Obinu (PD) non ha nascosto le difficoltà che accompagnano la soluzione del problema “ma c’è forte amarezza perché il dormitorio non doveva chiudere e sappiamo che quando un servizio chiude poi è difficile riaprirli. Quella struttura ha una doppia valenza: sociale e di sicurezza pubblica”. “Con il Plus – ha aggiunto l’ex assessore – abbiamo inaugurato una stagione di servizi sociali che oggi non vedo più. Il dormitorio era un fiore all’occhiello che oggi non abbiamo più”.
Per Monica Masia (Sport, salute, volontariato, natura) “il dormitorio offre riparo ai più deboli ed è un presidio fondamentale in una società civile. Evitare che le persone più sfortunate non abbiano un riparo è una questione di sicurezza e di civiltà. Questa è un’emergenza seria e occorre l’impegno di tutti per aiutare l’Assessore Murru a trovare rapidamente una soluzione”.
“Quando chiude una struttura come il dormitorio è una sconfitta per tutta la città – ha detto Efisio Sanna (PD) – Abbiamo l’obbligo morale di trovare una soluzione”.
Antonio Iatalese (autosospesi di Forza Italia) ha ringraziato i volontari dell’associazione Domus che offrono un servizio importantissimo e ha precisato che “non è vero che ci sia qualcuno che dorme sotto le stelle: Comune e Plus garantiscono che questo non accada. Il dormitorio ha chiuso solo perché la ASL ha fatto rispettare le norme di sicurezza”.
“Questa è una mozione importante e l’appello per questo servizio non può rimanere inascoltato” ha detto Vincenzo Pecoraro (UDC).
“Vanno i riconosciuti i meriti a chi ha aperto il dormitorio anni fa – ha detto Il Sindaco Andrea Lutzu rivolgendosi all’ex assessore Obinu -. Oggi il dormitorio purtroppo è chiuso per COVID 19 e non per altri motivi. Dire che c’è un’imminente vendita e che per questo motivo il dormitorio chiude non è vero, c’è un contratto d’affitto che scade nel 2023 che senza Covid sarebbe rispettato”.
Il Sindaco ha poi annunciato che Comune, Curia e Regione sono al lavoro per tentare di trovare una soluzione.
“È importante trovare una sistemazione anche se non è a Oristano, ma nelle immediate vicinanze – ha detto l’Assessore ai Servizi sociali Carmen Murru -. Stiamo lavorando su tante possibili soluzioni. Ci siamo confrontati sull’istituto Frassinetti che però dovrebbe ospitare aule scolastiche. Abbiamo avuto incontri con l’Arcivescovo e con le suore Giuseppine e mercoledì avremo un incontro con la Regione per valutare disponibilità di un locale a Oristano. Peraltro vorremmo riuscire anche a migliorare il servizio, magari istituendo un dormitorio femminile”. “Tutti gli ospiti del dormitorio sono stati sistemati in maniera definitiva – ha poi precisato l’Assessore Murru -. Per eventuali nuovi ospiti sarà disponibile una somma per una sistemazione in un albergo”.
Nella seduta di ieri il Consiglio comunale, con 13 voti a favore, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Dora Soru, ha approvato il progetto definitivo ed esecutivo del 1° stralcio funzionale, il vincolo preordinato all’esproprio e dichiarazione pubblica utilità per la viabilità di accesso al centro intermodale. L’Assessore Dora Soru ha ricordato che il progetto è stato finanziato dalla Regione con 400 mila euro e con 100 mila euro di cofinanziamento comunale. L’importo dei lavori è di 282 mila euro di lavori, mentre 146 mila euro serviranno per gli espropri delle aree dove realizzare le opere.
Con 15 voti contrari e 9 a favore l’assemblea ha respinto la mozione urgente dei consiglieri Cadau, Sanna, Obinu, Federico, Uras, Masia, Riccio sulla concessione locali pubblici per la promozione e il sostegno a nuove attività professionali dei giovani residenti a Oristano. La mozione, presentata in aula da Patrizia Cadau (Cinquestelle), puntava a regolamentare la concessione a titolo di comodato d’uso e a condizioni agevolate, alcuni locali di proprietà Comunale ai giovani professionisti residenti in città di età non superiore ai 32 anni, che non hanno ricevuto alcun beneficio di natura economica da enti pubblici.
L’Assessore Massimiliano Sanna, secondo cui l’assegnazione potrebbe risultare discriminante, a vantaggio di alcuni a discapito di altri, ha proposto che la mozione fosse affrontata più approfonditamente in commissione.
Su proposta di Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) il Consiglio Comunale ha poi approvato all’unanimità un ordine del giorno di solidarietà all’ASD Rugby Oristano in seguito ai ripetuti atti vandalici commessi a danno delle sue strutture: “Chi arreca danni contro un’Associazione come la Rugby Oristano è un teppista e mostra in tutta la sua ignoranza di non comprendere quali alti valori l’associazione persegua – si legge nel documento -. Il Consiglio auspica che tali persone si rendano conto della gravità, pericolosità e brutalità del gesto compiuto e, manifestandosi all’Associazione anche in maniera riservata si scusino per il gesto compiuto, offrendosi di riparare i danni compiuti”.
Approvazione all’unanimità anche per la mozione dei consiglieri Riccio- Masia-Cadau-Obinu-Federico-Sanna sul sostegno ai lavoratori della cultura. Andrea Riccio (Progres – Progetu Repubblica Sardinia) presentandola all’aula ha spiegato che l’intento è di intervenire a favore degli artisti sardi impegnando l’amministrazione comunale ad animare le feste e le piazze della Città in questo anno pandemico con artisti ed esponenti della cultura di Sardegna. Dello stesso avviso Efisio Sanna (PD), Francesco Federico (indipendente), Davide Tatti (Fortza Paris) e Veronica Cabras (Riformatori).
D’accordo anche l’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna che ha confermato come l’Amministrazione sia sempre stata sensibile verso questo tema.
Infine, su proposta dell’Assessore alla Cultura Massimiliano Sanna, il Consiglio comunale ha approvato (12 voti a favore e 5 astenuti) il bilancio consuntivo 2019 dell’ISTAR. Il bilancio – ha evidenziato Sanna – si chiude con un avanzo di 4 mila 400 euro, un risultato di amministrazione di 14 mila 916 euro. Le principali voci di entrate sono il contributo della Regione di 50 mila euro e del Comune di 8000 euro.
L’utile di esercizio è di 4143 euro. Sull’attività l’Assessore Sanna ha ricordato i convegni, la digitalizzazione dei documenti, la ricerca scientifica e l’alta divulgazione della storia giudicale, il lavoro con l’Associazione Oristano nascosta, con la Casa circondariale e con l’Archivio della Corona d’Aragona, il sito arborensia e il lavoro con le scuole. Nel dibattito sono intervenuti Veronica Cabras (Riformatori), Francesco Federico (indipendente), Antonio Iatalese (autosospesi di Forza Italia) e Maria Obinu (PD).