Il brano, scritto dallo stesso Gandetto e composto e prodotto da Simone Trotolo, presenta sonorità estive che si amalgamano magistralmente alla voce ed alla penna di Pietro, un artista in grado di fondere il cantautorato più classico ad uno stile moderno, accattivante e raffinato al tempo stesso.
Una ventata di positività, un inno alla libertà, quel diritto imprescindibile di cui abbiamo compreso il vero significato ora più che mai, nell’appena trascorso periodo di emergenza sanitaria e conseguente lockdown in cui, con giusta causa, ci è stata limitata, se non addirittura negata.
Voglia di libertà, d’estate e di spensieratezza nelle parole di Pietro, che torna in musica dopo il suo primo singolo, “Ogni Notte”, una ballad emozionante ed introspettiva. Due pubblicazioni che mettono in luce le due anime dell’artista: quella più profonda, intima e cantautorale e quella più leggera, estrosa e spensierata, accompagnata da un sound un po’ Blues ed ed un po’ Pop, che sfiora il Ragtime. Una dualità, quella di Pietro, che unita alla ricercatezza dei testi ed alla sua versatilità, lo conferma come una delle proposte più interessanti del nuovo cantautorato italiano, senza nessuna categorizzazione di genere, ma con un’identità artistica ben definita.
«Dopo “Ogni Notte” – dichiara Pietro Gandetto – mi piaceva l’idea di accompagnare quest’estate con un brano fresco, che riuscisse a veicolare un messaggio di positività e spensieratezza, sensazioni di cui tutti necessitiamo, soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto negli ultimi mesi. Con Simone Trotolo, che ha scritto la musica ed ha prodotto il brano, abbiamo ricercato dei suoni che dessero un senso di apertura e quindi abbiamo pensato a questo tipo di sound, quasi un po’ Rag. Il brano parla del sentimento di chiusura che si sente in città e della voglia di evadere sia fisicamente, sia con la mente. Il protagonista ideale della canzone sogna di essere un personaggio di un film di Steve McQueen e viaggia. Ho voluto creare una metafora della voglia di evasione che non sia solo fisica, ma anche una sorta di uscita dalla propria zona di comfort, da quelle abitudini e da quegli schemi mentali che ognuno di noi ha»
“Come Banditi”, con la sua apertura memorabile, che con eleganza e classe si apre verso un ritornello dal quale è impossibile non farsi trascinare, invita l’ascoltatore a lasciarsi andare in un’estate che ci richiama sì alla prudenza, ma che non per questo debba essere priva di relax, leggerezza e tanta buona musica.
Ad accompagnare il brano, il videoclip ufficiale, diretto da Marco Sini, che rispecchia il mood estivo del singolo, ispirandosi al tema del viaggio. Immagini mozzafiato riprese da differenti angolazioni, anche tramite l’utilizzo di droni, per un prodotto finale di forte impatto visivo ed emotivo.
«Con Marco collaboriamo da anni – commenta Pietro – e per questo progetto abbiamo creato uno storyboard coerente con il testo e con la musica. Nel video compare anche la stylist ed attrice Camilla Testori, che rappresenta una sorta di partner in crime onirica del protagonista, insieme alla quale i due diventano una sorta di Bonnie e Clide contemporanei».
Le riprese sono state girate tra Camogli ed i suoi bellissimi scorci e Milano, per richiamare il mood urban del brano.
Biografia:
Pietro Gandetto nasce ad Alessandria e si avvicina alla musica sin da piccolo.
A soli otto anni inizia a studiare Pianoforte presso il Conservatorio di Genova e di Cuneo e, successivamente, si dedica al canto. Nel corso degli anni collabora con svariati enti teatrali, esibendosi regolarmente sia in Italia che all’estero. Partecipa a diversi concorsi e manifestazioni nazionali, come il Tour Music Fest, per arrivare poi al suo debutto televisivo, nel 2018, con la partecipazione al Talent Show di Rai 2, “The Voice of Italy”, dove ottiene ottimi riscontri da pubblico e giudici. Da anni Pietro si dedica al suo progetto cantautorale, scrivendo i testi delle proprie canzoni e collaborando con vari compositori di musica pop ed indie. L’anima del suo progetto artistico consiste nella fusione di sonorità e generi musicali differenti, con un linguaggio raffinato, ma al tempo stesso decisamente urban. Nel 2018, come autore, pubblica la sua prima raccolta di poesie, “Nuvole sgangherate” (Booksprint Edizioni). Attualmente Pietro vive a Milano, città che l’ha adottato 12 anni fa ed in cui esercita, parallelamente alla professione artistica, quella di Avvocato.