Illuminazione pubblica. Un progetto di partenariato pubblico privato per gestire un terzo degli impianti di illuminazione di Porto Torres, comprensivo di fornitura di energia elettrica, adeguamento delle strutture e miglioramento dell’efficienza energetica.
Mercoledì mattina in Commissione ambiente è stata illustrata la proposta di project financing presentata dalla società Enel So.le., proprietaria di 869 punti luce in città, che ora dovrà essere vagliata ed eventualmente approvata dal Consiglio comunale.
«Si tratta di un progetto che può portare risparmi economici per l’amministrazione comunale e rendere più agevoli le procedure di risoluzione dei problemi tecnici» sottolinea l’Assessora all’Ambiente, Cristina Biancu. L’azienda è proprietaria di 869 dei 2651 punti luce cittadini: 1782 sono quindi gestiti attualmente dal Comune tramite la società Engie.
La proposta – che se accettata sarà oggetto di un bando pubblico aperto a tutte le aziende del settore – prevede l’acquisizione degli impianti di Enel So.le., la gestione, l’adeguamento normativo, l’efficienza energetica e la manutenzione ordinaria e straordinaria.
«La convenzione stipulata nel 2000 è scaduta e ci troviamo nella condizione di dover decidere se riscattare gli impianti e renderli a norma, realizzare una rete di illuminazione ex novo o assegnare la gestione a un’azienda esterna che dovrà provvedere ad eseguire tutte le opere di modernizzazione. Quest’ultima soluzione sarebbe ottimale per le esigenze dell’amministrazione – prosegue l’assessora – perché porterebbe anche dei vantaggi economici alle casse comunali, con un risparmio di circa 50mila euro l’anno per quindici anni. Mediamente, infatti, dal 2015 abbiamo speso 200mila euro per la fornitura di energia e per la manutenzione, mentre con questo progetto arriveremo a spendere 148mila euro l’anno o anche meno nel caso arrivasse in sede di gara un’offerta migliorativa».
La proposta prevede l’acquisto dell’impianto da parte del Comune, mentre l’azienda aggiudicatrice della gara di concessione dovrà rendere conformi gli impianti esistenti, migliorare la qualità, l’affidabilità e la continuità del servizio, conseguire un significativo risparmio energetico, salvaguardare l’ambiente attraverso una riduzione delle emissioni di CO2 dovute a un minore assorbimento energetico e l’utilizzo di sistemi a lunga durata di vita. Dovranno essere, inoltre, utilizzate tecnologie di ultima generazione basate su sistemi elettronici che assicurino risparmio energetico, elevata continuità di servizio delle apparecchiature e notevole riduzione dei guasti.
«Dopo questo primo passaggio in Commissione la pratica sarà portata all’attenzione del Consiglio per illustrare nei dettagli la proposta, eventualmente approvarla – conclude Cristina Biancu – e dare così il via libera agli uffici per la predisposizione del bando pubblico».