Progetto di legge sui sindacati militari, l’intervento di Deidda (FdI)
“Ringrazio il Sottosegretario Calvisi che ha ereditato una situazione non facile e ha cercato di trovare una condivisione necessaria per un tema che non necessitava divisioni tra vertici e graduati e tra rappresentanza e associazioni” ribadisce Deidda.
“Nelle piazze e sui social network si gridava alla liberazione e alla rivoluzione per poi non prevedere né distacchi né permessi sindacali come si proponeva. Nessun decreto è stato attuato per agevolare l’attività delle associazioni e una collaborazione con la rappresentanza – ribadisce l’esponente di FdI – neanche l’uso gratuito dei locali delle Caserme e delle Basi e una regola chiara sull’attività comunicativa: tutti emendamenti che sono stati bocciati”.
“Come opposizione, abbiamo sempre cercato di collaborare. Il nostro primo atto, infatti, è stato quello di verificare le condizioni degli alloggi in cui vivono i nostri soldati impiegati in ‘Strade Sicure’. Il mondo delle Forze Armate non ha bisogno di divisioni ma di fondi – che la stessa Sinistra non vuole cedere – per risolvere le varie criticità”.
“Noi di Fratelli d’Italia – e per questo abbiamo deciso di astenerci dal voto – vogliamo, per il bene delle Forze Armate e per dimostrare la nostra buona volontà, verificare questa legge ma continueremo a ribadire al Governo la necessità dell’istituzione di un incontro dedicato al confronto tra vertici, associazioni e rappresentanza perché la Difesa e le Forze Armate devono crescere compatte e non scontrarsi come qualcuno ha provato a fare”.