Nel libro di Luisa Regimenti, scritto durante il lockdown che ci ha costretti alla permanenza forzata a casa nella lotta al Covid-19, la Regimenti parte da una presa d’atto: il Coronavirus è entrato prepotentemente nella nostra vita, scavando un solco profondo tra ricchi e poveri, marcando le distanze sociali, offrendo una nuova scala di priorità nell’azione di sviluppo e utilizzo delle risorse naturali e sociali. Un duro colpo ai soggetti più fragili, a cominciare dagli anziani, in uno scenario dove l’eccessiva, e a volte errata, comunicazione ha reso complicata la gestione dell’emergenza.
Due le ipotesi di lettura principali, una che fa riferimento all’Unione europea e l’altra che pone l’accento sul ruolo della sanità, in tutte le sue espressioni, dalla ricerca all’attività sul campo degli operatori, alla medicina territoriale, fino alla gestione amministrativa di tutela della salute.
“Il titolo del mio libro è il punto di partenza di un’analisi che resta ancora aperta – ha detto Luisa Regimenti – perché insieme agli sforzi e alle misure decise dai singoli Governi dei Paesi membri, un compito di primo piano lo svolge l’Ue, che però a mio giudizio è incapace di avere una visione globale della crisi. Bruxelles è intervenuta con estremo ritardo, fondando la sua azione su una flessibilità momentanea, piuttosto che su una revisione delle sue regole di funzionamento. Chiede agli Stati di rinunciare alla propria sovranità, ma senza una strategia comune.
L’emergenza sanitaria – ha sottolineato Regimenti, che nella vita professionale è medico legale e delle assicurazioni – ha rivalutato l’importanza delle competenze medico-scientifiche, in un quadro che l’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, ha definito come “la più grave recessione economica da quasi un secolo a questa parte che sta causando enormi danni alla salute, al lavoro e al benessere delle persone”.
Secondo l’europarlamentare della Lega, “la tutela della salute è un diritto fondamentale troppe volte disatteso e nel saggio invito a una riflessione in prospettiva sanitaria. L’epidemia ha messo in evidenza le debolezze del sistema pubblico italiano, che nonostante sia apprezzato in tutto il mondo e offra eccellenze di alto livello ha rischiato di implodere. Ora necessita di interventi urgenti, di investimenti a lungo termine e di una riforma che investa in maniera capillare tutto il territorio, partendo dalle nuove esigenze di digitalizzazione del sistema sanitario”.
“Con il coraggio di un punto di vista libero, fondato su analisi approfondite e puntuali – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini – la nostra eurodeputata Luisa Regimenti traccia qualche risposta con questo libro che ha il grande merito di fotografare in presa diretta i rischi e le opportunità della svolta epocale di cui siamo testimoni. Senza pregiudizi esplora i caratteri fondanti dell’Unione europea, stimolando analisi e confronti per affrontare con efficacia le inedite sfide del futuro”.
L’opera è edita da oVer Edizioni (www.overedizioni.it), “una casa editrice giovane e indipendente, nata nel corso della quarantena, che vuole raccontare il nostro tempo in modo semplice – spiega il fondatore Domenico Colotta – utilizzando la parola con disciplina e riflessione, nella speranza di rafforzare lo spirito critico del lettore. Questo saggio della Regimenti è un esempio di come si può affrontare un tema così complesso fruendone in modo scorrevole e propositivo, aprendosi a nuove e stimolanti prospettive di confronto”.
Il libro è scaricabile gratuitamente dalle piattaforme on line Amazon, Kobo, IBS e Feltrinelli.