Acque libere: in Ogliastra il mare tollera solo i mezzofondisti
“Acque libere 2020”. Lo specchio d’acqua ogliastrino diventa bizzoso durante la tre giorni ben architettata nei minimi dettagli dalla piccola ma innovativa e prosperosa società Ogliastra Nuoto.
Un vero peccato per gli appassionati che nella rinomata spiaggia di Cea (Tortolì) si sono potuti cimentare solamente con la tre chilometri (mezzofondo) del sabato.
Niente da fare invece per il Miglio Sprint, venerdì 7 agosto, e il Fondo di domenica perché le imbarcazioni dislocate lungo il percorso non avrebbero potuto assicurare una adeguata assistenza ai partecipanti.
L’euforia e l’entusiasmo della seconda tappa ufficiale “Acque Libere” prevista in calendario dalla FIN Sardegna si sono condensate nell’unica competizione portata a termine e che ha visto la partecipazione di 124 iscritti provenienti anche dalla Penisola.
Oltre al solito paesaggio da cartolina che non passa mai inosservato, i nuotatori sono rimasti colpiti dallo staff organizzativo e la sua efficienza messa in campo nella fase di accredito che ha previsto ben tre step, conclusisi con la consegna di un braccialetto giallo dotato di microchip capace di interagire in tempo reale col tabellone ufficiale.
Quanto al risultato finale assoluto non c’è stato alcun colpo di scena perché il sornione e pluridecorato campione Corrado Sorrentino (Atlantide Elmas) ha avuto la meglio nell’ultima parte del circuito sciorinando non solo una forma eccellente ma anche una straordinaria capacità di interazione con l’acqua salmastra e i suoi mutevoli stati.
Copre la distanza in 00:38:38.220, precedendo i molto più giovani di lui Emanuele Ottavio Pazzola, dello Sport Full Time Sassari (00:39:01.069), e Francesco Cabula dell’Acqua Sport Cagliari (00:39:01.069).
Nell’affollatissimo e intricato mondo dei Master è un altro discepolo dell’Atlantide, Michele Orrù (M 40), che taglia per primo il traguardo, giungendo quinto assoluto.
Tra le donne fa meglio di tutte la Juniores Francesca Ianniello (Acqua Sport) che si piazza al diciassettesimo posto assoluto, con 00:44:15.871, ingaggiando un emozionante testa a testa con altre tre avversarie: Giorgia Colaneri (Antares Iglesias), Alessia Mallus (Rari Nantes Cagliari), Alessandra Sensi (Rari Nantes) arrivano praticamente attaccate a lei. Tra le Master la più veloce è Claudia Putzolu (Master 30) dell’Acqua Sport
Dando uno sguardo alle varie classifiche per categoria (vedere in basso), tra gli agonisti spicca l’Acqua Sport con 4 successi, seguita dall’Antares con 2. Nei Master dominano Rari Nantes, Acqua Sport e Nuoto Club con tre successi ciascuno.
Corrado Sorrentino è ancora imprendibile
Nei primi due appuntamenti ufficiali si è lasciato tutti alle spalle. Ora il più forte nuotatore sardo di tutti i tempi pensa ai prossimi appuntamenti settembrini nella convinzione che i suoi avversari possano riuscire finalmente a scalzarlo.
Sulla gara di Cea, Corrado Sorrentino racconta come è andata:
“Dopo l’ottima prestazione al Poetto partivo tra i favoriti assieme a Pazzola e Cabula, ma i timori che la gara potesse essere annullata, viste le condizioni meteo del giorno prima, non erano infondati. Infatti, al principio, le onde si sono palesate abbastanza infime ma fortunatamente, nella seconda parte continuavano il loro moto, senza però disturbare i nuotatori. I giovani sono partiti a cannone e, diversamente da quanto accaduto nella tappa del trofeo S. Elia, un gruppo abbastanza numeroso comandato da Pazzola, seguito da Cabula e me ha preso l’iniziativa; poco più indietro ci tallonava il plotoncino dei giovani”.
La competizione è rimasta aperta fino all’ultimo giro di boa, poi il trenino di testa ha guadagnato ulteriore vantaggio sugli inseguitori.
“Penso che la mia vittoria sia scaturita da un’ottima gestione delle correnti e delle direzioni – ha ammesso Corrado – perché le velocità del terzetto di testa erano più o meno costanti, probabilmente ho letto meglio le traiettorie. Nonostante l’ordine di arrivo penso che i miei compagni di fuga siano molto più forti di me sotto il profilo fisico e atletico ma probabilmente devono ancora affinare l’esperienza soprattutto nella gestione del mare: venti, correnti, onde e tutte le altre situazioni di variabilità che si prospettano durante l’esecuzione del circuito”.
Le considerazioni finali sono dense di umiltà:
“Nonostante sia stato bravo non nascondo che, se la stessa gara si facesse al coperto, i miei avversari otterrebbero epiloghi ben diversi e a loro favore. Un attestato di stima lo rivolgo all’organizzazione perché è stata eccellente anche sotto il profilo mediatico”.