Il concerto organizzato da Dromos Festival, in collaborazione con Rete Sinis, si è svolto il 09 agosto 2020, nella Piazza Centrale, di San Giovanni di Sinis, dove per l’occasione, veniva proposto un aperitivo con degustazione del vini “Attilio Rosè” e “I Giganti” offerti dalla Cantina Contini, e “Lollòre” e “Thálei” offerti dalla Cantina Bingiateris.
L’immancabile “Mumucs” ha presentato la serata e ha anticipato il concerto di Tosca con le sue “Tentazioni”.
Il concerto della durata di oltre 2 ore, con il palco allestito appositamente nella piazza di San Giovanni di Sinis, con la visione della famosa torre illuminata, prevedeva degli enormi spazi per le vie di fuga e distanziamento sociale imposti dalle restrizioni per il Covid 19, per cui le persone venivano accompagnate dal personale di Dromos e Rete Sinis, previa misurazione della temperatura corporea, tutti rigorosamente con mascherina sul volto.
Il gruppo composto da Tiziana Donati (Tosca) alla voce, Massimo De Lorenzi alla chitarra, Giovanna Famulari al violoncello e piano, e le sorelle Fabia Salvucci corista e Alessia Salvucci alle percussioni, si presenta sul palco, con alle spalle la bella realizzazione interpretativa del tema di quest’anno “Tentazioni a distanza” della scenografia di Mattia Enna.
Il concerto si è sviluppato sulla base del suo ultimo lavoro in studio “Morabeza” uscito a ottobre 2019, che ha concluso il lungo viaggio intrapreso dalla cantante attraverso i paesi del mondo, partito con “Il suono della voce” (2014) e “Appunti Musicali dal Mondo” (2017). L’album, prodotto e arrangiato da Joe Barbieri, contiene canzoni originali, rivisitazioni in chiave attuale di classici della musica dal mondo. Un lungo cammino senza frontiere, intorno alla musica e alle parole che si è arricchito nel tempo di collaborazioni illustri fra cui Marisa Monte, Ivano Fossati, Ivan Lins, Alice Caymmi, Rogê, Luisa Sobral e molti altri.
“La nostra tentazione è una donna che canta in quattro lingue, crede nell’artigianalità e conseguente indipendenza assoluta del lavoro d’artista” – dice Tosca – ma nel concerto di San Giovanni di Sinis, le lingue si allungano a dismisura, con l’esecuzione di brani come “Efige to traino” in greco, “Ibrahim” in macedone, “Succar ya banat” in libanese, per passare successivamente al napoletano con “Dimme na vota si” e Marzo in napoletano/francese. Segue il ritmato e corale “Secondo Coro delle lavandaie” nuovamente in napoletano.
Dopo una pausa ricca di applausi, la cantante propone il brano “Normalmente”, con l’accompagnamento del chitarrista Massimo de Lorenzi, ora il pubblico sogna con le parole che ben si sposano con il mare di San Giovanni: “Spesso mi fermo al mare – c’è ancora poca gente – non faccio quasi niente – mi siedo e resto lì – ma nel segreto di un silenzio – ti sto chiamando”.
Ora l’artista vola in Africa con “Nongqongqo”, brano simbolo di pace, simbolo di comunione tra le varie etnie e le varie religioni, che fu cantato in sottofondo da Miriam Makeba per i funerali di Nelson Mandela.
Di seguito “Ahwak” in arabo, poi “Estranha forma de vida” in portoghese cantata da Fabia Salvucci “La città si affaccia sul porto illuminato – commenta Tosca -il riflesso entra nelle case danza nel mare, una voce senza tempo accompagna il vento, accarezza il mare da Margellina a Instanbul, da Atene a Tel Aviv, da Tunisi a Lisbona, una musica dolcissima scende dai vicoli delle città, scende con leggerezza, con semplicità”.
Il vento inizia a farsi sentire e Tosca si copre bene, per preservare la sua voce dall’umido della notte.
Ora Giovanna Famulari e il suo violoncello con un brano strumentale “In the mood for love, riprende Tosca con “Via Etnea” dedicato a Catania, tratto da “Il suono della voce“.
Si riprende con “Nina si voi dormite”, eseguita con voce calda e avvolgente, che trasmette all’accogliente pubblico tutta la passione per la sua città, Roma.
Continua con la conosciutissima “Piazza Grande” e poi un brano strumentale dove può eseguire l’assolo alle percussioni Alessia Salvucci.
Adesso la cantante duetta con il pubblico che canta in piedi e applaude il ritornello da lei consigliato “Cara Minella Minotta Minà”.
“L’ultima volta che sono venuta in Sardegna, è un anno fa invitata per il premio Parodi– anticipa l’artista -un’eccellente realtà, diretta da questa meraviglia che abita in Sardegna ma che è di noi tutti Italiani Elena Ledda che mi ha regalato questa canzone entrata di diritto nel mio repertorio. Il brano è “Sienda”, che Elena Ledda cantava con Andrea Parodi, brano applauditissimo dalla platea.
Il successivo è “Giuramento”, il brano che ha cantato al Premio Parodi nel 2019.
Ancora “Cha de panela”, “Comme s’il en pleuvait”, “Per ogni oggi che verrà”.
Ora un altro fuori programma il bellissmo “No potho reposare” cantato dalla promettente voce di Fabia Salvucci.
Gli ulteriori brani sono “Melache Meluche”, “Rumania Rumania”, “Ho amato tutto” e infine “Il suono della voce” che chiude questo lunghissimo e apprezzato concerto, e conclude i concerti per la stagione 2020 di Dromos Festival, in edizione limitata, ma ricca di appuntamenti importanti.
Michele Vacca