“Siete belli, vorrei farvi mille domande. Vorrei mi raccontaste Giffoni, anche se mi basta guardarvi per scoprirne la meraviglia”.
Il sogno del Festival è raccontato nelle storie dei suoi giffoner, negli sguardi incantati e appassionati, gli stessi che hanno rapito Benedetta: “Sto respirando meraviglia, una boccata d’aria fresca. Rimarrei qui per ore a guardarvi e guardarci”.
Gli orecchini della nonna a illuminare la sua bellezza stravolgente, semplice e diretta, in un racconto fatto di emozioni intense e di quella passione autentica e necessaria.
“Non avevo mai pensato di fare l’attrice – ha raccontato la Porcaroli -. È stata la mia salvezza, non mi aspettavo tutto quello che mi è successo e ripensarci mi fa un effetto strano.
Un provino per una serie e il mese dopo hai un contratto di esclusiva per quattro anni. Mi sono ritrovata su un set senza immaginare minimamente quello che sarebbe successo, è stato un meraviglioso salto nel vuoto”.
È la strada dove si sente più giusta questa, non ha dubbi. La serie di Rai 1 Tutto può succedere le ha cambiato la vita, in punta di piedi è entrata nel cuore degli italiani affermandosi come una delle attrici più amate.
“È stato lì che ho scoperto di amare così tanto questo lavoro – ha continuato -. È un lavoro che si fa con l’anima e che mi aiuta a mettere insieme ogni parte di me, viene fuori quello che sono realmente. Viene fuori quel bisogno di raccontarmi così, di raccontare”.
È Chiara di Baby, la serie prodotta da Netflix che racconta lo scandalo delle baby squillo dei Parioli, il personaggio che sente più suo: fragilità e tormento, consapevolezza e coraggio per una storia che è riuscita a trasmetterle sentimenti contrastanti tra loro ma in grado di far venire fuori alcuni aspetti del suo carattere.
“Da bambina frequentavo quelle zone e quando mi hanno proposto questa serie ero contenta – ha spiegato –. Da una parte c’era un forte coinvolgimento e dall’altra quella voglia di rendere giustizia a una vicenda così complessa.
Non immaginavamo un successo così travolgente, il lato malinconico e disincantato di Chiara è forse un po’ lo stesso mio”.
Testarda e caparbia, così si descriverebbe. Tutta sogni e passione. “Mi piacerebbe lavorare in Italia, fare cose belle qui senza avere l’esigenza di andare altrove – ha confidato ai giffoner -.
Vorrei recitare in un’altra lingua e poi credo sia arrivata l’ora di misurarmi con una super commedia, dopo tutti questi drammi e ruoli malinconici credo sia arrivato il momento di ridere. Mi piacerebbe interpretare una poliziotta, sarei intraprendente e grintosa”. È un fiume in piena, un mosaico di cose belle.
“Da ragazzina mi prendevano in giro perché avevo il seno troppo piccolo – ha continuato la Porcaroli -. Oggi sui social ci troviamo a contestare un filo di cellulite o qualche chilo in più, stiamo a giudicare con cattiveria ogni piccolezza.
Questo modo di fare mi spaventa, mi allarma, non possiamo far finta vada bene così. Smettiamola di utilizzare i social come uno strumento per liberarci dalle frustrazioni, condividiamo bellezza e semplicità.
Condividiamo questa spontaneità, queste belle cose che ci ruotano intorno”. Essenziale, ma sorprendente e vera!