I fatti
Nella mattinata di sabato scorso, 1° agosto, nelle campagne di Irgoli, i Carabinieri della Compagnia di Bitti, con il supporto di militari della Compagnia di Siniscola e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Nuoro, hanno arrestato Gonario Michele Mereu, allevatore pregiudicato di circa 70 anni, per minaccia aggravata, porto e detenzione abusiva di arma da fuoco.
L’uomo aveva esploso alcuni colpi di fucile per spaventare un gruppo di operai del cantiere comunale di Lula che avrebbe dovuto svolgere manutenzioni e pulizie in un terreno adiacente a quello dove teneva del bestiame al pascolo.
Ne è seguita l’immediata richiesta al 112 che ha prontamente inviato tutte le pattuglie presenti nelle vicinanze.
L’arrestato non ha esitato a sparare una fucilata anche all’arrivo dei Carabinieri della locale Stazione, raggiunti dopo pochi minuti dal personale della Compagnia di Bitti, di Siniscola e del Reparto Squadriglie di Nuoro.
L’allevatore, che vive da solo in un ovile distante poche centinaia di metri, evidentemente infastidito dall’iniziativa del Comune di Lula di bonificare il fondo confinante, ha voluto contrastare quest’opera con la forza delle armi e solo per un caso fortuito non ci sono stati feriti o danni a veicoli ed equipaggiamenti.
Il gesto ha creato negli operai presenti sentimenti di rabbia e sconcerto per la pericolosità di un’azione così forte e solo l’intervento dei militari dell’Arma ha consentito di risolvere la situazione senza che degenerasse, riuscendo a calmare e a far allontanare gli operai e gli ulteriori cittadini lulesi accorsi sul luogo.
La resa
I Carabinieri, dopo circa due ore di dialogo con il Mereu all’interno del suo ovile, riuscivano a farlo desistere e ad arrendersi senza opporre resistenza all’arresto.
Successivamente, con un’ampia, complessa e coordinata attività di ricerca veniva rinvenuto, ben occultato nella macchia mediterranea, un fucile cal. 12 con matricola abrasa, privo di marchio di fabbrica, in ottimo stato di conservazione e con ancora una cartuccia inserita al suo interno.
Su disposizione dell’A.G. di Nuoro, l’arrestato è stato tradotto inizialmente presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo che si è tenuto nella giornata di oggi, a seguito del quale è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Il Mereu è stato tradotto presso il carcere di Badu e Carros.