L’evento, presentato questa mattina a Cagliari, vede tra le collaborazioni anche quello di Coldiretti Sardegna:
“non potevamo mancare a questa vetrina internazionale – afferma il presidente regionale dell’organizzazione agricola Battista Cualbu -, una occasione importante per la promozione del nostro territorio e delle nostre eccellenze agroalimentari.
Ringraziamo l’Aci provinciale di Sassari e quello nazionale per averci coinvolto ed aver creduto in questo importante connubio tra sport, territorio e sana alimentazione”.
Secondo uno studio del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università degli Studi di Sassari in collaborazione con Aci Sport Spa, il valore economico del Rally Italia Sardegna per il territorio sardo raggiunge gli 88,6 milioni di euro (per il food e beverage è stata stimata una spesa di oltre 15milioni di euro),
con un numero di spettatori stimato in circa 75.000 provenienti per ben i due terzi dall’estero, quasi totalmente Europa, e un effetto promozionale a livello internazionale importante.
Certo i numeri di questa edizione anomala saranno sicuramente diversi per via delle restrizioni che ne condizioneranno l’organizzazione, ma l’impatto mediatico sarà sicuramente, come sempre, importante e internazionale.
“L’organizzazione, in particolare quella riguardante il nostro contributo, è tutta in divenire e legata alle prescrizioni che saranno adottate per limitare la diffusione del Covid – spiega il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -.
Le nostre iniziative saranno improntate alla promozione dell’agroalimentare sardo, lo faremo sia per i presenti (nella speranza che l’evento si possa fare a porte aperte) e sia per tutti coloro che seguiranno l’importante evento sportivo da casa.
Dove possibile cercheremo di coinvolgere anche i piloti con iniziative promozionali”.