Poesia, narrativa, racconti per bambini. Tutti distribuiti da una grande macchina su cui scegliere anche la durata della lettura. È lo short stories dispenser, il distributore di racconti ideato dalla Fondazione “Giuseppe Siotto“. Sarà inaugurato mercoledì 5 agosto alle 19, durante una serata in programma nel T Hotel di Cagliari.
Il distributore di racconti
Nato da un’inutizione di Francesco Accardo, direttore della Fondazione, il distributore di racconti è stato pensato come un modo per offrire alle persone un momento di svago culturale, magari durante le attese.
Per utilizzarlo basta premere un pulsante che indica la durata della lettura (1, 2 oppure 3 minuti) ed ecco che viene fornito una sorta di scontrino – ma la carta è rigorosamente ecologica – con su scritto un brano tratto magari da un romanzo famoso.
Letture che propongono scrittori come Dino Buzzati, Italo Calvino, Stefano Benni, ma anche Alda Merini, Roald Dahl, Emily Dickinson sino ai sardi Antonio Gramsci, Salvatore Satta e Montanaru.
In occasione della prima utilizzazione della macchina, mercoledì, nel giardino del T hotel, alcune delle storie distribuite dal dispenser saranno protagoniste grazie alle letture dell’attrice Laura Fortuna, impreziosite dall’accompagnamento musicale di The heart and the void, al secolo Enrico Spanu.
Per tutta la durata dello spettacolo, farà compagnia al pubblico anche il disegnatore Riccardo Atzeni, che illustrerà dal vivo le storie raccontate.
Il totem che dispensa racconti è stato costruito dallo scenografo Salvatore Campus, collaboratore del Teatro Lirico di Caliari e dell’Exma, mentre la parte software è stata sviluppata dalla società Antonio Coiana, ingegnere della società Delfis.
Il progetto
Il distributore di racconti si inserisce in un progetto di promozione della lettura della Fondazione Siotto, che proseguirà in autunno con nuove interessanti iniziative. La macchina, che sarà inaugrata mercoledì, resterà a disposizione dei clienti del T Hotel, mentre un secondo esemplare nei prossimi mesi sarà nella sede della Fondazione Siotto, di via Dei Genovesi a Cagliari.
L’evento di mercoledì è realizzato con il contributo del MiBACT – Direzione generale Biblioteche e Istituti Culturali, Regione autonoma della Sardegna – Assessorato Pubblica Istruzione, Comune di Cagliari – Servizio Cultura, Fondazione di Sardegna.
Gli ospiti
Laura Fortuna
Laura Fortuna si forma alla Triennale Scuola per Attori del Riverrun Teatro di Cagliari con F. Siddi, E. Arthemalle e con Rino Sudano al quale deve la sua formazione principale.
Perfeziona la formazione con C. Quartucci, F. Graziosi, S. Sinigaglia, K. Crawford. Ha lavorato come attrice con Riverrun Teatro, Teatro Stabile di Sardegna, Il Crogiuolo. Collabora con diverse associazioni culturali in Sardegna e dal 2015 con Le Officine e la Fondazione Siotto organizza stabilmente corsi e rappresentazioni teatrali. Attualmente sviluppa progetti autonomi di ricerca e sperimentazione realizzando performance e spettacoli privilegiando l’uso di luoghi non convenzionali dove spazio e spettatore diventano parte integrante della messa in scena.
Riccardo Atzeni
Riccardo Atzeni è nato nel 1981 ed è un illustratore e animatore freelance. I cortometraggi a cui ha lavorato, “Il Mio Cane si chiama Vento” e “Strollica” sono stati selezionati al Giffoni Film Festival e al Short Corner Market di Cannes. Attualmente è il direttore artistico del lungometraggio “Un Viaggio a Teulada”, diretto da Nicola Contini, e sta ultimando il fumetto “Saetta Rossa” che uscirà a gennaio per Panini Comics. Ama i dinosauri, va in bicicletta.
The heart and the void
The heart and the void è il progetto solista indie-folk del cagliaritano Enrico Spanu. Una musica che vuole ripartire da un approccio minimale, fragile ma al contempo complesso dove voce e chitarra sono gli elementi essenziali delle composizioni accompagnate da liriche che affrontano contrasti e contraddizioni della vita – come il nome stesso vuole suggerire: il cuore/the heart come simbolo delle emozioni, dell’amore, della speranza e il vuoto/the void a rappresentare l’oscurità, la mancanza di punti di riferimento e radici.
Dal vivo si presenta da solo con un microfono e una chitarra, sulla scia degli innumerevoli cantautori di lingua anglosassone. La sua musica benchè così minimale è diretta e a volte quasi violenta, un flusso di parole e musica che mantiene la tensione alta grazie anche ad un fingerpicking sia dolce e malinconico che veloce e potente.