Elegia delle cose perdute il 25 agoto a Nuoro. Poesia, arte e bellezza nella performance di danza, teatro e musica “Elegia delle cose perdute” che andrà in scena il 25 agosto alle 20:00 nel giardino dello Spazio Ilisso a Nuoro.
Uno spettacolo dunque ispirato liberamente al romanzo “I poveri” dello scrittore portoghese Raul Brandậo, frutto di una ricerca coreografica intorno al tema dell’esilio, con una particolare attenzione a una matrice prevalentemente esistenzialista e introspettiva.
Il progetto di residenza artistica Interconnessioni.
La creazione è parte integrante del progetto di residenza artistica “Interconnessioni” – a cura di Simonetta Pusceddu, direttrice artistica della storica associazione Tersicorea. Si articola quindi su tre livelli: la performance dal vivo, la realizzazione di un film e di un catalogo a cura della casa editrice Ilisso/Nuoro (gli ultimi due in corso d’opera).
La regia, la coreografia e la drammaturgia di “Elegia delle cose perdute” nelle sue varie declinazioni è di Stefano Mazzotta. Mazzotta è regista, coreografo e danzatore socio e fondatore della Compagnia Zerogrammi di Torino, tra gli organismi di produzione della danza più apprezzati in Italia e all’estero.
In scena otto artisti tra danzatori, acrobati e performer. Si tratta di Amina Amici; Lucrezia Maimone; Simone Zambelli; Damien Camunez; Manuel Martin; Miriam Cinieri; Gabriel Beddoes; Alessio Rundeddu. Con la partecipazione straordinaria di Elena Ledda e Mauro Palmas a cui è affidata la musica dal vivo.
Le dichiarazioni di Stefano Mazzotta.
“Il paesaggio evocato da questo riferimento letterario (I poveri di Brandão) in bilico tra crudo, aspro, onirico e illusorio, ha la forma della nostalgia, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità e, al contempo, la separazione da esse e il sentimento di esilio morale che ne scaturisce: sogno di ritorni impossibili, rabbia di fronte al tempo che annienta, commiato da ciò che è perduto e che ha scandito la mappa del nostro viaggio interiore“, racconta Stefano Mazzotta.
La Sardegna in primo piano.
“Interconnessioni” dunque vede per il terzo anno di attività il suo quartier generale a Settimo San Pietro, con un calendario fitto di residenze artistiche, laboratori e spettacoli dal vivo.
Un viaggio che quest’anno si articola in quattro tappe nei territori della Sardegna, tra danza, arte circense, teatro fisico, saperi della comunità, persone, spazi culturali e teatrali alternativi, raccontati e valorizzati attraverso il linguaggio del corpo e della musica.
Connessioni perciò tra corpo e ambiente, tradizioni e creatività, tra i temi trattati degli artisti e la specificità dei luoghi.
Nel rispetto della normativa sull’emergenza COVID19 per partecipare all’evento è obbligatoria la registrazione. È possibile acquistare i biglietti al seguente link:
https://www.tersicorea.it/events/spettacoli-residenza-artistica-interconnessioni-2020