Il recupero di parte del tracciato dell’ex-linea delle Ferrovie Meridionali Sarde Siliqua – San Giovanni Suergiu
è frutto di un accordo tra amministrazione regionale, ex provincia di Carbonia-Iglesias e amministrazioni comunali.
Si tratta di uno dei tratti più caratteristici della Regione Sardegna sia dal punto di vista paesaggistico che architettonico.
La valorizzazione della vecchia tratta ha la valenza di favorire lo sviluppo del tessuto economico del territorio mirando a investire nella mobilità lenta,
che oltre alla sua valenza ambientale, consente di godere concretamente di uno dei paesaggi tra i più suggestivi dell’intera isola.
“L’obiettivo dell’incontro” afferma il consigliere regionale Michele Ennas “era quello di far emergere definitivamente le potenzialità di questi progetti per il nostro territorio,
riunendo i vari enti che devono concorrere al completamento del progetto finanziato, oltre che discutere sui possibili sviluppi futuri.
Un incontro promosso direttamente sul territorio allo scopo di vivere i posti coinvolti e poterli ammirare”.
Promuovere un diverso modo di visitare il territorio, costruire nuove occasioni e opportunità di crescita economica
valorizzando i territori attraversati e integrando differenti contesti e al contempo sviluppare le attività imprenditoriali
legate al settore turistico/ricreativo attraverso la riconversione delle vecchie case cantoniere e stazioni attualmente in disuso.
Una scelta già promossa e portata avanti da tante altre realtà, sia italiane che estere,
che consentirebbe alla nostra isola di essere tra le mete più ambite nel panorama internazionale del cicloturismo
e di combattere concretamente il fenomeno dello spopolamento dei centri minori favorendo la nascita di microeconomie diffuse.
Il dibattito è stato aperto dai saluti del Sindaco di Nuxis Andrea Deias seguito dall’ing. Massimiliano Ponti,
responsabile del Servizio Infrastrutture di Trasporto e Sicurezza stradale e dal Prof. Italo Meloni, direttore del Centro Interuniversitario Ricerche Economiche e Mobilità,
i quali hanno descritto il progetto della Ciclovia della Sardegna e i contenuti del Piano Regionale della mobilità ciclistica della Sardegna.
Nell’intervento dell’Arch. Adriano Dessì, docente dell’università di Cagliari, autore del libro “Percorsi lineari”,
sono state illustrate le possibili soluzioni progettuali e i materiali per realizzare delle opere che siano al contempo funzionali e sostenibili,
in perfetta armonia con l’ambiente e il paesaggio.
Presente all’incontro anche l’ex assessore agli enti locali dott. Cristiano Erriu che ha illustrato gli obiettivi dell’accordo di programma sottoscritto tra Regione Sardegna,
Provincia del Sud Sardegna e comuni interessati per il recupero del primo tratto del tracciato.
I funzionari della provincia del Sud Sardegna, rappresentati dall’architetto Alfonso Sanna,
hanno illustrato i contorni del progetto e le varie soluzioni ipotizzate anche per il recupero di altri percorsi del territorio del Sulcis-Iglesiente,
che da Buggerru passando per Iglesias raggiungono il basso Sulcis e l’isola di Sant’Antioco-Calesetta.
Sul legame con il patrimonio storico-architetonico-religioso è intervenuto il Dott. Giampiero Pinna,
presidente del Cammino Minerario di Santa Barbara che ha illustrato il progetto della Ciclovia del cammino minerario di Santa Barbara,
collegata alla grande rete cicloviaria della Sardegna e alla rete delle ex-Ferrovie Meridionali Sarde.
Presenti i sindaci dei comuni interessati al progetto, i rappresentanti delle associazioni ciclististiche e turistiche del territorio.
Per la giunta regionale era presente l’assessore ai lavori pubblici Roberto Frongia che ha ribadito la volontà della Regione di investire sui progetti di recupero
attribuendo alla mobilità ciclistica e alle infrastrutture connesse il ruolo di fattore strategico nella pianificazione territoriale.