Insieme a Faraci e Wallie, ha partecipato all’incontro anche Roberto Policastro direttore creativo del Comicon. A Tito Faraci e Wallie è stata consegnata la Riggiola d’Arte Giffoni 2020.
La storia. Edo è uno straordinario ragazzo come tanti, che ha due amici altrettanto normali e straordinari: Marta e Jaco. Con loro ha vissuto giornate bellissime, nella giuria del Giffoni Film Festival, insieme ad altri giovani provenienti da tutto il mondo.
In quell’atmosfera internazionale e piena di stimoli la sua passione per il cinema è cresciuta al punto che ora Edo ha un sogno: vuole diventare regista! Il suo film sarà una nuova versione di Romeo e Giulietta, con qualche “trascurabile” libertà nella trama e un cast di attori d’eccezione: i suoi amici.
Qualcuno ha provato a spiegargli che quel sogno è destinato a rimanere tale, perché per regolamento un film come il suo non potrebbe entrare nella selezione ufficiale.
Ma ormai il giovane cineasta si è lanciato in questa piccola, grande avventura che, come ogni avventura che si rispetti, riserverà non pochi colpi di scena.
Come ha spiegato Claudio Gubitosi, direttore e fondatore di Giffoni Opportunity: “Impossibile raccontare la storia del Giffoni.
Come la racconti? Il rapporto con il cinema, con i giovani, con la cultura, con il paese, con gli artisti. Ogni capitolo sarebbe una storia a parte. tuttavia una storia molto particolare è venuta fuori.
Mi è stata sottoposta l’idea di una novella grafica sul Giffoni 50. Non so quanti libri hanno scritto su di noi, oltre alle centinaia di tesi di laurea. Ma questo libro è speciale”.
“Quella del Giffoni è una sfida che siete riusciti a vincere – ha poi detto Tito Faraci a Gubitosi e ai ragazzi in sala – Non era scontato far ripartire il festival.
Con questo libro è successa una magia. Mi hanno chiesto di scrivere per celebrare i 50 anni a Giffoni, ho fatto una lunga chiacchierata con Claudio Gubitosi.
Ho cercato di immaginare come potesse essere lui da giovane e ho provato a trasportare quello spirito nel protagonista della storia.
L’obiettivo era vincere una sfida. La stessa sfida con cui è stato realizzato il Giffoni. Ho avuto la fortuna di avere con me un disegnatore come Wallie al quale, pur essendo “autore unico” perché disegna e scrive le proprie storie, per la prima volta è stata sottoposta una sceneggiatura.
Un’esperienza divertente. Io e Wallie abbiamo parlato tanto, ci siamo confrontati sul progetto”.
Wallie ha quindi espresso il suo entusiasmo per la collaborazione con lo sceneggiatore lombardo: “Una cosa che volevo fare da tempo. Sono cresciuto leggendo Topolino e Diabolik e inconsciamente, quindi, sono cresciuto leggendo Tito Faraci.
Questo è stato un passo importante nella mia carriera, disegnare su una sua sceneggiatura”.
Tito Faraci è nato nel 1965. È uno dei più noti sceneggiatori italiani di fumetti, pubblicato in decine di paesi del mondo. Ha scritto storie per personaggi come Topolino, Dylan Dog, Tex, Diabolik, Spider-Man, DareDevil e Capitan America.
Per Feltrinelli ha firmato nel 2015 il romanzo La vita in generale, due libri in coppia con Sio e l’adattamento a fumetti di Senza sangue di Alessandro Baricco. Il suo ultimo romanzo è Spigole (Feltrinelli, 2020).
Wallie, nome d’arte di Walter Petrone, è un illustratore e fumettista che vive e lavora a Bologna, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Emerso in rete, ha un seguito di oltre centoventimila follower su Instagram, in continua crescita.
Cantore dei sogni e delle angosce della sua generazione, ha esordito nel 2018 con Solo un altro giorno (ManFont). Per Feltrinelli Comics nel 2020 ha pubblicato Croce sul cuore e un racconto nell’antologia Sporchi e subito, a cura di Fumettibrutti.