Viaggio tra storie e emozioni, con incantevoli racconti sulle punte e seducenti partiture per corpi in movimento per lo spettacolo che debutterà in prima regionale DOMANI (giovedì 6 agosto) alle 21.30 al Teatro Comunale Nelson Mandela (all’aperto) di Santa Teresa Gallura (dove chiuderà in bellezza il cartellone dell’estate a cura del CeDAC) per approdare venerdì 7 agosto alle 21.30 al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, sabato 8 agosto alle 21.30 sul palco en plein air del cortile delle ex Caserme Mura (cortile) di Macomer e infine domenica 9 agosto alle 21 nel piazzale dell’Istituto Salesiano a Lanusei.
Un omaggio ai grandi maestri – dal danzatore e coreografo Joseph Mazilier, a Jules Perrot, Marius Petipa, Lev Ivanov e Vasilij Vajnonen – con la “Grande Suite de Ballet”, in un susseguirsi di quadri ispirati alle scene più famose di capolavori come “Il Corsaro”, dall’omonimo poema di Lord Byron, sulle note evocative di Adolphe Adam e “Lo Schiaccianoci” con le musiche di Pëtr Il’ič Čajkovskij – una favola natalizia in chiave onirica e fantastica, densa di simbolismi. E ancora “Esmeralda”, dal romanzo di Victor Hugo “Notre-Dame de Paris”, con musiche di Riccardo Drigo e Cesare Pugni, con il pas de deux di “Diana e Atteone”, e lo slancio rivoluzionario delle “Fiamme di Parigi” con musiche di Boris Asaf’ev, oltre al celeberrimo “Don Quixote” – dal libro di Miguel de Cervantes sulle note di Ludwig Minkus.
Focus sulle differenti declinazioni della danza classica e contemporanea per una “Grande Suite de Ballet” dove Marco Batti rilegge e reinterpreta le più famose e amate coreografie, ormai parte dell’immaginario e della cultura europea e ripropone anche alcuni suoi lavori inseriti nel repertorio del Balletto di Siena, e proposti con successo nelle tournées in Italia e all’estero.
In scena i danzatori del Balletto di Siena – la compagnia fondata e diretta da Marco Batti, una giovane e dinamica realtà artistica che si è imposta sulla scena nazionale e non solo con una cifra in cui si fondono «accuratezza tecnica e uno stile di movimento carico di eleganza e passione».
Un affresco dei sentimenti e dei desideri, tra rapimenti, battaglie e duelli, rivoluzioni, delitti fughe e inseguimenti, giochi di seduzione, amori e disamori, attraverso l’astrazione della danza che trasferisce la narrazione in una dimensione estremamente “fisica” e insieme fortemente simbolica, creando una “grammatica” di corpi, in una gestualità calibrata e mirata per definire carattere e stati d’animo dei personaggi, in armonia (o voluta dissonanza) con la musica.
La “Grande Suite de Ballet” pensata (nel rispetto delle regole e delle distanze di sicurezza, che impongono una nuova prossemica nelle scene d’insieme) per un pubblico di appassionati, i quali potranno ritrovarvi i passaggi più significativi e emblematici dei più celebri balletti della storia della danza, in particolare i vertiginosi assoli e pas de deux, accanto ai momenti “corali, nelle versioni “classiche” che li hanno resi indimenticabili e insieme (ri)scoprire e confrontarsi con i linguaggi del contemporaneo si rivolge anche agli spettatori eclettici e curiosi, e in particolare alle giovani generazioni, affinché possano cogliere l’essenza e la bellezza del “classici” ma anche riconoscersi in una moderna estetica, che riflette le tensioni e i mutamenti del Novecento e del Terzo Millennio.