L’evento: “L’albero delle acciughe”
“L’albero delle acciughe”, di e con la nota regista-attrice Mariella Fabbris, è liberamente tratto dal racconto “Il salto delle acciughe” di Nico Orengo (1997):
“Storie che s’intrecciano, antiche, vecchie, nuove; pescatori, donne, finanzieri, contrabbandieri di sale, acciugai… In tutto il libro si sente il profumo dell’aglio rosa, del salso del mare, delle valli nascoste e della Olga, la rossa di capelli che passa nelle pagine come una cometa tra i picchi delle montagne”.
Così, il celebre scrittore Mario Rigoni Stern descriveva con efficacia questo bel libro pubblicato nel 1997 da Einaudi, nella collana I coralli, e a cui Mariella Fabbris si ispira per il suo racconto teatrale con cena. Ogni giorno dell’anno possiamo gustare le verdure di stagione, intinte in un mare di acciughe e, intanto, ascoltare una storia!
La cultura contadina insegna quanto è salutare mettere in sinergia il sapore e i colori della terra e del mare. Far incontrare il Nord e il Sud del Mondo sulla terrazza, tavola blu d’Europa. Ritrovarci sotto lo stesso cielo, unire quei pezzetti di terra distrutti dai confini, superare barriere, oltrepassare i confini con storie delicate come questa, scritta da Nico Orengo, da cui l’attrice e regista si ispira profondamente. Ricordando le sue parole:
“cambia il mondo nel mondo che cambia”.
È un’acciuga la protagonista, la putina. Si allontana dal branco e, da quello scoglio, guarda il mare e la terra. Verrà pescata, resta sotto il sole brillante di sale e dell’azzurro del mare. Caricata sulle navi e poi sui carri dei contrabbandieri del sale. Ora è libera sui carri blu degli acciugai e vuole andare, il Mediterraneo la chiama, vuole coltivare il suo sogno.
Non è l’inizio o la fine della storia, ma è quello che accade che ci interessa.
La cena
Dopo lo spettacolo ci sarà la degustazione delle acciughe cucinate da Mariella Fabbris, durante lo spettacolo, in 12 modi diversi:
- pane e burro;
- prezzemolo;
- pomodoro;
- alla povera con cipolla bianca cruda;
- alla livornese con salsa di cipolla rossa;
- sedano rapa e noccioline;
- piemontese;
- zucchine e mandorle alla procidana;
- finocchietto selvatico e pinoli;
- alla ligure, con origano e limone;
- imbarcate su fette di patate, peperoni, zucca (verdure di stagione);
- su una fetta di pane, burro e marmellata di arance.
Mariella Fabbris
Nota regista, attrice e autrice nella compagnia Laboratorio Teatro Settimo, di cui è stata una delle fondatrici. Ha curato la sua formazione d’attrice e operatrice culturale nella Città di Settimo Torinese realizzando spettacoli teatrali rappresentati nei festival nazionali e internazionali: Salisburgo, Asti, Madrid, Copenaghen, Amburgo, Barcellona, Edimburgo, Melbourne. Lavora fra gli altri con Gabriele Vacis, e ha partecipato a diverse produzioni cinematografiche con i registi Mimmo Calopresti e Franco Davoli.
Partecipa a progetti con Alessandro Baricco per Roma Europa Festival. Inoltre progetta e realizza laboratori con il territorio e la scuola in ambito provinciale, regionale e nazionale, finalizzati a spettacoli, allestimenti, conversazioni, narrazioni proposti al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese.
I suoi recenti spettacoli teatrali con cucina hanno avuto più di 200 repliche tra Italia da Nord a Sud, Parigi, Lisbona, New York; infatti anche quest’evento, per la prima volta a Cagliari, è andato in sold out dopo pochi giorni.
La cena include la degustazione delle acciughe in 12 condimenti diversi, vino e pane, e verrà servita nella terrazza dello Spazio Domosc.
I posti sono limitati (max 30 spettatori/spettatrici), già tutti prenotati e terminati.
Ingresso con mascherina. I posti saranno già distanziati tra loro come da linee guida dei protocolli nazionali e regionali AntiCovid19.
Credits grafica locandina: Luigi Lampis, in allegato insieme alle foto di Marina Sgamato.
Link fb: https://www.facebook.com/events/413957562878653/