Lucia Azzolina in collegamento con #Giffoni50
“Da insegnante avevo la possibilità di rivolgermi alle mie classi. Oggi ho otto milioni di studenti. Questo è fonte per me di grande gioia. È un onore potermene occupare”. A parlare alla platea di Giffoni è il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in collegamento streaming con la Sala Blu della Giffoni Multimedia Valley. Ad accoglierla il direttore di Giffoni Opportunity, Claudio Gubitosi. Il Ministro Azzolina ha risposto, con grande disponibilità, alle domande formulate dai ragazzi di Giffoni Impact.
“Mi dispiace non essere lì presente – ha detto rivolgendosi al direttore Gubitosi – ma sono giornate molto complesse per la ripartenza della scuola. Ti ringrazio per aver organizzato anche quest’anno Giffoni, un anno difficile per il Paese, e di aver mostrato coraggio, di averlo organizzato in totale sicurezza. Cinquant’anni sono davvero tanti, tu hai fatto la storia da questo punto di vista. Ti auguro di continuare su questa strada, regalare dei sogni ai nostri ragazzi e permettere di realizzarli. Quello che hai fatto tu in questi anni è fondamentale: hai dimostrato di dare vita a un’idea che è apprezzata in tutto il mondo. Penso – ha concluso il Ministro – che l’Italia possa solo ringraziarti per quello che hai fatto”.
Il mondo della scuola è stato esplorato in tutte le sue sfaccettature.
Ovviamente il tema centrale è stato quello della ripartenza:
“Stiamo lavorando da settimane – ha detto -, il 14 settembre la scuola riparte, anzi ripartono le tante scuole d’Italia. Abbiamo più di 4mila plessi scolastici, più di 8mila autonomie. Abbiamo fatto un lavoro enorme per garantire al massimo la sicurezza di studenti, studentesse e di tutto il personale scolastico”.
Sono stati necessari lavori di adeguamento.
Per assecondare quanto stabilito dal Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute:
“C’erano aule non agibili, sono stati fatti lavori di edilizia scolastica da parte degli enti locali, sono stati trovati anche spazi esterni alla scuola” ha ancora affermato il Ministro Azzolina.
“Resta ancora qualche piccola criticità – ha aggiunto – che è in via di definizione ma mi sento di dire che l’Italia ha fatto un lavoro eccezionale perché ci stiamo adoperando per garantire quel metro di distanziamento. In altri Paesi hanno deciso diversamente, cioè se il metro c’è è bene, altrimenti mettono tutti la mascherina”.
Il futuro della scuola per il Ministro Azzolina passa per l’innovazione:
“È lo strumento – ha detto – che può permettere ai ragazzi italiani di essere competitivi in una visione cosmopolita. Questo significa essere coraggiosi, non lasciarsi condizionare da visioni negative della vita perché fuori c’è un mondo bellissimo fatto di opportunità e di occasioni di crescita. Serve poi formazione se davvero crediamo che gli studenti possano fare la differenza per il futuro del nostro Paese”.
Ovviamente c’è necessità di spazi adeguati, di scuole sicure e moderne. Servono investimenti:
“Non bastano le parole – ha spiegato il Ministro – ci vogliono i fatti. Ed ecco che noi, da gennaio ad oggi, abbiamo investito sette miliardi di euro e 2,9 miliardi di euro solo per la ripartenza di settembre, per i lavori di edilizia scolastica leggera, per assumere il personale, a tempo determinato o indeterminato, per la formazione. Tutto questo significa credere nella scuola come motore del Paese. In questi mesi non mi sono mai fermata e con me tutti gli attori della scuola che hanno continuato a lavorare. È grazie a loro che potremo riaprire la scuola a settembre”.
Lo scorso anno scolastico è stato caratterizzato dalla didattica a distanza come conseguenza obbligata dell’emergenza Covid-19.
“Non eravamo pronti – ha detto Azzolina – non avevamo device disponibili per tutti, ma abbiamo fatto squadra, abbiamo gemellato le scuole più innovative con quelle che erano più indietro. Questi mesi ci hanno permesso di acquisire esperienza. Ora abbiamo dei riferimenti fissi dati dai documenti che intanto abbiamo scritto. Abbiamo, infatti, redatto le linee guida. E oggi possiamo dire che il quadro a livello nazionale su questo fronte è più omogeneo”.
E il nuovo anno scolastico alle porte, invece, sarà quello del distanziamento sociale:
“Sono state individuate tre regole da seguire – ha spiegato il Ministro – in un’ottica di responsabilità: distanziamento sociale, uso della mascherina e igienizzazione. Sono tre regole semplici. La scuola deve essere in grado di insegnare le regole che in questo caso servono alla tutela della nostra salute e di coloro che ci stanno vicino. Faccio un appello a tutti gli studenti per una ripartenza davvero in sicurezza. Ragazzi, siate responsabili. Io mi fido tantissimo di voi. So che darete il buon esempio”.
Il Ministro Azzolina non tralascia l’aspetto umano come componente importante della funzione che è chiamata a svolgere:
“Non ho avuto modo di fare il ministro al di là del Covid – ha detto – considerando che ho giurato il 10 gennaio scorso. Ogni giorno devo combattere contro le fake news. Quando faccio gli incontri con gli studenti e con le famiglie mi rendo conto che circolano tante notizie non vere. Sulla scuola non è possibile fare disinformazione. Non ce lo si può permettere. È davvero pesante tutto questo”.
E poi il Ministro Azzolina che torna con la memoria alla sua esperienza di studentessa:
“Ero un po’ secchiona – ha confessato. – Amavo molto la scuola. Per me non era un dovere, era un piacere andarci. La scuola per me è stata ascensore sociale. Certo, ho avuto la fortuna di avere docenti molto bravi che mi hanno insegnato a studiare, anche con sacrificio. Devo davvero tutto alla scuola”.
Siamo a Giffoni e quindi il cinema è di casa. Quale film ha nel cuore il Ministro Azzolina?
“L’attimo fuggente – ha detto – È un vero capolavoro. Si racconta come un professore possa cambiare la vita dei suoi alunni, trasmettendo loro passione e amore”.