In questo nuovo album dunque la musicista romana torna a cimentarsi con un repertorio a lei molto caro, mettendo insieme autori che lei stessa considera suoi importanti riferimenti: Arvo Part, John Cage, Philip Glass, Alan Hovhaness.
L’album Minimal.
L’album si aprirà con “Fur Alina” di Arvo Part, una composizione la cui semplicità disarmante nasconde una profondità ricca di sfumature “magiche”.
A seguire quindi ci saranno delle reinterpretazioni di brani di John Cage caratterizzati da una delicatezza fuori dal tempo: “In a Landscape”, “Dream” e “A Room” per pianoforte preparato.
Altro omaggio presente nel disco è “Truman Sleeps” di Philip Glass, stella polare e fonte d’ispirazione costante per Alessandra Celletti.
L’album contiene anche due “Preludi” inediti della stessa pianista romana che contribuiscono a perpetuare e amplificare le atmosfere incantate dell’intera produzione .
BIOGRAFIA
Alessandra Celletti ha dedicato la sua vita al pianoforte, diplomandosi al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma.
Parte quindi da una formazione classica ma chi la conosce un po’ di più sa quanto sia grande anche l’attitudine a sperimentare sempre cose nuove tanto che le sue esperienze si moltiplicano con deviazioni interessanti anche nel campo del rock, dell’avanguardia e dell’elettronica.
Tantissime le collaborazioni con artisti italiani (da Gianni Maroccolo a Claudio Rocchi, ai Marlene Kuntz, a Franco Battiato) e internazionali (tra cui il mitico Hans Joachim Roedelius, pioniere dell’elettronica tedesca con Brian Eno e i Cluster).