Per sei notti, dal 20 al 25 agosto, Tempio è stata una delle città letterarie dell’estate isolana, dando conferma di essere un luogo in cui gli scrittori possono facilmente trovare ascolto, come i loro libri e le storie che questi contengono.
Insomma, Tempio ha pienamente onorato la fama di “città che legge”, ospitando alcuni degli autori e dei titoli di libreria più interessanti dell’ultimo periodo.
Nomi grossi, come quelli di Bruno Arpaia, Luca Telese, Diego De Silva e Paolo Condò; nomi dal futuro che si preannuncia luminoso, come quelli di Ilenia Zedda, premiata di recente come la miglior promessa giovanile della narrativa nazionale, ed Emiliano Deiana, tra i più attesi e apprezzati della rassegna.
Ma anche nomi che tengono alta la nomea della Sardegna fucina di scrittori e talenti, come Gavino Zucca ed Eleonora Carta, tra gli autori di quel “Giallo sardo” che ha lasciato il segno anche a Tempio grazie proprio a “Mintuà”.
Segno che il grande sforzo organizzativo di Carta Dannata, l’associazione culturale che ha ideato e curato il progetto, del Comune che lo ha sostenuto e dell’assessorato regionale alla Cultura che lo ha patrocinato, si è felicemente tradotto in risultati apprezzabili.
È piaciuto il format, semplice e fresco (l’ideale per serate strappate alla calura agostana), che ha alternato e integrato letteratura e musica in due delle piazze più caratteristiche del centro storico: il suggestivo sagrato della cattedrale di piazza San Pietro e la piazzetta antistante lo Spazio Faber.
Come è stato detto nel corso di tutte le serate, queste sono state impreziosite dalle musiche di Roberto Acciaro e dai musicisti che lo hanno affiancato durante la sei giorni letteraria (“la più bella sei giorni della mia vita”, l’ha definita Acciaro), Massimo Debidda, Daniele Ricciu e Marco Serra, interpreti ed impeccabili esecutori di colonne sonore ben studiate e rimodulate all’occorrenza.
Altro elemento positivo è stata la sinergia, concretizzatasi in fatti e intenti, tra Carta Dannata e altre realtà dell’associazionismo che operano a Tempio, in Gallura e nell’isola.
“La rassegna – ha dichiarato il vicesindaco Giannetto Addis, presente a diversi appuntamenti – è stata molto importante per il livello, la qualità e la popolarità degli scrittori che hanno partecipato.
C’è stato un grosso riscontro di pubblico e critica, e la cittadinanza ha apprezzato. È da sottolineare il fatto che la rassegna è coincisa con il ritorno alla piena attività dell’associazione culturale Carta Dannata, che è stata nel passato una realtà molto viva e dinamica, tanto che se ne è sentita la mancanza.
All’associazione e a Massimo Dessena va, quindi, un forte plauso per il grande sforzo fatto a livello organizzativo e non solo. Anche per questo credo che valga la pena di dare continuità e seguito a eventi come Mintuà”.
“Dire che siamo soddisfatti è dire poco – dichiara, da parte sua, Massimo Dessena, direttore artistico della rassegna, insieme all’amico libraio Aldo Addis – e le parole di encomio del vicesindaco sono di grande incoraggiamento.
È chiaro che a stabilire se sia stata una manifestazione di successo deve essere il pubblico, ma dalle risposte avute parrebbe proprio di sì. Certo, non è stato facile, perché sei giorni, tutti di fila, sono tanti e sono lunghi”.
In effetti, la sei giorni letteraria ha offerto una serie di proposte così accattivanti che a chi ama leggere sarebbe stato difficile resistere.
I temi affrontati e le storie raccontate (perché i libri che raccontano si possono, a loro volta, raccontare) sono stati estremamente vari:
dal giallo puro alla Sardegna che fungeva spesso da luogo di ambientazione delle storie raccontate, dal romanzo fortemente intinto di attualità politica (“Il fantasma dei fatti” di Arpaia, ad esempio) alla narrazione legata ai grandi eventi dello sport più amato dagli italiani, il calcio ovviamente, con due testimoni eccellenti, Luca Telese e Paolo Condò, che hanno richiamato il pubblico delle grandi occasioni.
E poi “Mintuà” ha dato il benvenuto a Tempio al romanzo di Emiliano Deiana per una delle serate più ispirate e seguite dell’intero programma.
Ma la rassegna ha propiziato anche gustose anticipazioni. È stata Eleonora Carta a rivelare in anteprima la trama del suo ultimo romanzo dato alle stampe con Piemme ambientato tra Tempio e Bortigiadas.
Quasi inutile aggiungere che potrebbe essere uno di quei libri che potrebbero trovare degna collocazione in una nuova edizione di “Mintuà”, la rassegna che mette in circolo le parole e le migliori energie del panorama letterario nazionale.