La manifestazione, che quest’anno spegne trenta candeline, propone un cartellone che sotto il titolo “Sardinia Plays The Blues” punta sul talento degli artisti isolani della “musica del diavolo”.
E c’è già il tutto esaurito per i concerti in programma nel tradizionale spazio di piazza Europa, che fin dalla prima edizione ospita il festival: nel rispetto delle misure precauzionali per contrastare e contenere il diffondersi del COVID-19, ogni serata non potrà accogliere infatti più di duecento spettatori.
Un piacevole ritorno aprirà la scaletta di domani (giovedì 27 agosto): alle 21.30 riflettori puntati sul duo Don Leone, composto dai sulcitani Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra e batteria), un progetto nato dall’urgenza espressiva dei suoi musicisti dopo un’intensa attività su palcoscenici regionali e nazionali.
Chitarra slide, battiti di mani, voci rauche e una vecchia valigia sulla quale tenere il tempo: è questa l’essenza di Don Leone, vincitore dell’edizione 2017 dell’Italian Blues Challenge che l’ha portato a competere nella finale dell’European Blues Challenge 2018 a Hell, in Norvegia, e alle semifinali mondiali dell’International Blues Challenge a Memphis.
Secondo set, intorno alle 23, con l’heavy blues dei cagliaritani King Howl, formazione attiva dal 2009 e composta da Diego Pani (voce e armonica), Marco Antagonista (chitarra), Alessandro Cau (basso) e Alessandro Sedda (batteria).
I suoni della prima metà del Novecento, di grandi del bluesmen come Son House, Howlin’ Wolf e Robert Johnson, vengono filtrati assumendo nuove forme, incorporando gli stili dello stoner rock, della psichedelia, in un crossover elaborato in maniera spontanea.
Venerdì (28 agosto) la terza serata di Narcao Blues vedrà protagoniste altre due band isolane: alle 21.30 il ruvido e graffiante Bad Blues Quartet approda sul palco di piazza Europa per presentare l’album “Back On My Feet”, prodotto dall’etichetta Talk About Records (2019) e patrocinato dall’associazione Blues Made in Italy.
Alle 23, invece, sarà la donna del blues oristanese Irene Loche a salire sul palco accompagnata da Andrea Sanna al Fender Rhodes e all’organo Hammond, Gian Luca Canu al basso e Alessandro Cau alla batteria.
Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica [email protected] e al numero 0781875071. Notizie e aggiornamenti sul sito www.narcaoblues.it e alla pagina https://www.facebook.com/narcao.blues.
IL FESTIVAL • Narcao Blues prende vita nel 1989 per iniziativa dell’associazione culturale Progetto Evoluzione, nata l’anno prima con l’obbiettivo di contribuire alla crescita e lo sviluppo socioculturale del Sulcis, con una particolare attenzione verso i giovani.
Oltre al festival vari progetti paralleli sono nati nel corso del tempo, dal South In Blues alla Gospel Explosion (rassegna itinerante che si tiene a dicembre, quest’anno alla sua sedicesima edizione), e poi seminari e conferenze per le scuole:
iniziative che dimostrano come l’attività dell’associazione culturale Progetto Evoluzione e del proprio staff sia in continua crescita ed espansione, nonostante le difficoltà e le sfide che si presentano ogni anno.
Di recente il Narcao Blues si è anche messo in luce per essere uno dei festival fondatori dell’Italian Blues Union, l’unione degli organizzatori e appassionati di blues dello Stivale.
L’associazione fa capo alla più estesa European Blues Union, realtà che riunisce al suo interno ben ventitré nazioni.
La trentesima edizione di Narcao Blues è organizzata dall’associazione culturale Progetto Evoluzione con il contributo dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna e con il patrocinio del Comune di Narcao.