esprime nelle sue dichiarazioni grande soddisfazione per la conclusione di questa prima fase “Dopo quindici anni di totale inerzia e incuranza politica sulla delicata tematica,
possiamo finalmente dire di aver avviato un percorso di formazione importante che mira a far fronte alla grave carenza di personale medico, di cui il 118 soffre da tempo, consegnando al sistema sanitario quest’oggi ben 15 medici formati .
Altri 15 medici concluderanno il percorso formativo a settembre e ulteriori trenta professionisti concluderanno la formazione entro l’autunno.”
afferma la consigliera di maggioranza “Il corso, che doveva concludersi a marzo ma che a causa dell’emergenza pandemica ha visto inevitabilmente un dilatarsi dei tempi,
va a realizzare uno degli obiettivi primari prefissati sin dal giorno del nostro insediamento, ben conoscendo le difficoltà e le dinamiche cui i colleghi medici operanti nel servizio dell’emergenza-urgenza devono far fronte.
A loro tutti il mio più sentito grazie per la dedizione e lo spirito di responsabilità che quotidianamente mettono in campo,
indispensabile sempre e reso ancor più prezioso da questo periodo tanto delicato e gravoso legato alla diffusione epidemiologica del Covid-19.
Non posso, inoltre, esimermi dall’estendere il mio grazie al nostro assessore alla sanità, Mario Nieddu,
che fortemente sostiene tutto il settore dell’emergenza territoriale, lavorando quotidianamente con solerzia al raggiungimento di questi importanti traguardi.”
Conclude l’esponente leghista.
Sulla stessa linea della collega anche il leghista Pierluigi Saiu, Presidente Commissione Autonomia, e il capogruppo in Consiglio Regionale del carroccio Dario Giagoni
“Si tratta di un primo passo assolutamente positivo che tende non solo a mettere in risalto la centralità strategica che Nuoro riveste, e rivestirà,
nella gestione del servizio sanitario regionale ma anche l’importante supporto che l’azienda Areus può garantire nel dare risposte all’utenza se dotata degli strumenti necessari.
Posto che la carenza di personale medico che abbiamo, purtroppo, ereditato ad oggi risulta essere la motivazione più impattante che impedisce al nostro SSR di garantire delle risposte adeguate alle esigenze del cittadino,
ritengo che con l’accrescersi di progetti e percorsi formativi di questo tipo si possa finalmente dare una svolta,
certamente graduale ma indispensabile per superare le gravi criticità frutto di anni di passività che ancora nostro malgrado ci trasciniamo dietro.”
Anche il capogruppo Giagoni rimarca l’importanza che l’inserimento di nuove figure