Nursind.” Ogni presidio ospedaliero della provincia di Sassari è al collasso per carenza di organico. Dalle Cliniche, al Santissima Annunziata,
passando per i nosocomi di Alghero Ozieri e Thiesi, in nessun luogo si può vantare un organico al completo.Così a farne le spese sono i rapporti tra infermiere e paziente, e ostetrica – paziente, che non si avvicinano minimamente a quelli auspicabili.
I cittadini hanno ancora importanti e gravi difficoltà per prenotare una visita specialistica di qualsiasi specialità, e gli infermieri, le ostetriche e gli oss hanno ancora i problemi irrisolti di sempre, dovuti appunto alla carenza dell’organico.
Le parole dell’assessore della Sanità Mario Nieddu sono solo proclami che non hanno riempito le corsie di personale:
ci troviamo infatti ad agosto 2020 con una situazione invariata rispetto alle preoccupazioni che avevamo già manifestato all’inizio dell’anno.
Dunque è così che, anche quest’anno, le assunzioni non hanno avuto corso né per quanto riguarda il personale infermieristico né per il personale ostetrico e neppure per quello di supporto”.
A denunciare l’allarmante situazione sanitaria nel nord Sardegna è Fausta Pileri, segretaria territoriale NurSind, sindacato autonomo degli infermieri.
“La risoluzione di molti problemi – ha proseguito Pileri- passa proprio dall’assunzione di personale e dalle mobilità,
che avrebbero potuto essere d’aiuto per superare questo periodo di forte carenza di organico e di emergenza pandemica.
Ma neanche in una situazione così estrema la politica e la dirigenza hanno mantenuto gli impegni presi: nessun concorso, nessuna assunzione”.
Il sindacato denuncia anche che ancora oggi manchi la fotografia precisa delle piante organiche e dei fabbisogni delle figure professionali e di supporto,
che consentirebbe di focalizzare “le voragini dell’organico a partire dal territorio fino ai presidi ospedalieri”.
“La AOU di Sassari – ha ribadito la rappresentante del NurSind – che a parole si è si è professata a favore delle assunzioni degli infermieri, in vista anche delle ferie estive,
si è limitata alle chiamate, attraverso le agenzie interinali, di circa 25 infermieri,
i quali con tutta la buona volontà non bastano neppure a sopperire le malattie gravi e le maternità preesistenti al periodo Pandemico.
Questa politica del risparmio nel gestire la sanità non è vincente, come abbiamo potuto constatare di recente con i drammatici avvenimenti dovuti al Coronavirus”.