Riprende a marciare il progetto europeo per la Giostra del Mediterraneo
“Il Presidente della Repubblica Croata, Zoran Milanovic, e il Ministro della Cultura Nina Obuljen Korzinek, tramite il Direttore del Museo dell’Alka, hanno manifestato grande interessamento per i progetti di cooperazione con Oristano e la Sartiglia e in particolare per la Giostra del Mediterraneo” osserva il Presidente dell’Istituzione Sartiglia della Fondazione Oristano Luigi Cozzoli.
“La giostra avrà carattere itinerante, coinvolgendo le rappresentative di ogni singola città sede di corsa all’anello, dando una spinta importante al turismo con ricadute economiche nei paesi di volta in volta ospitanti la manifestazione. Il Presidente Milanovic, dimostrando grande cordialità e senso di ospitalità con la delegazione oristanese, che ha partecipato all’ultima edizione dell’Alka, ha manifestato grande curiosità per la nostra Sartiglia, per la nostra isola, i nostri usi e costumi”.
Il progetto
Il progetto per la Giostra del Mediterraneo è stato proposto dalla Fondazione Oristano insieme all’Alka di Sinj, manifestazione con cui è gemellata dal 2014, con lo scopo di riunire in rete le principali città europee dove si svolgono tornei equestri di corse all’anello. Hanno già aderito Sulmona in Italia, Zante in Grecia, Sinj in Dalmazia e Barban in Istria, oltre naturalmente Oristano che ha promosso l’iniziativa. Si attende la conferma da Ciutadella de Menorca per la Sortilla.
La delegazione oristanese che ha partecipato all’ultima edizione dell’Alka, nelle scorse settimane ha avuto diversi incontri con i responsabili della Società Cavalleresca di Sinj, organizzatrice dell’Alka, e con la municipalità della cittadina croata. Il Presidente dell’Istituzione Sartiglia ha portato i saluti del Sindaco di Oristano Andrea Lutzu e della Vicepresidente della Giunta Regionale Alessandra Zedda.
“La diffusione della pandemia da Coronavirus ha rallentato il progetto, ma con la progressiva ripresa delle attività sono ripresi anche i contatti per dare gambe a questa importante iniziativa culturale di cooperazione internazionale” prosegue Cozzoli.
“Compatibilmente con le restrizioni ancora in essere, viste la ripresa dei contagi in tutta Europa, contiamo di dare nuovo stimolo al progetto”.
La stessa Alka, a Sinj, si è svolta nel rispetto delle misure anti-contagio per limitare la presenza del pubblico.
Alka
L’Alka è una corsa a cavallo che si effettua ininterrottamente e con la stessa ritualità da 305 anni, esattamente dal 1715, per festeggiare e per ricordare la brillante vittoria dei croati sull’esercito dell’invasore ottomano, forte di circa sessantamila uomini.
La guarnigione croata, molto inferiore numericamente, oppose una strenua difesa della rocca che tuttora domina la cittadina di Sinj. La vittoria croata fermò l’invasione ottomana, che minacciava di dilagare sino all’Istria e alla Repubblica di Venezia. Per questa ragione l’Alka è diventata festa nazionale. Dal 2010 è iscritta nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
Da 3 secoli la corsa vede protagonisti, su un percorso di circa seicento metri, i cavalieri partecipanti, con una lancia lunga circa tre metri, che si cimentano tentando di centrare un bersaglio appeso a un cavo, costituito da due anelli concentrici uniti da tre ponticelli, che individuano zone diverse con punteggi differenti, che raffigura la base della staffa del comandante delle truppe ottomane.