“Gravi carenze che si ripercuotono con maggiore forza in alcune realtàminori come la Provincia di Oristano, in cui il Servizio di Diabetologia della Assl 5 appare oggi ben lontano dal rispettare gli standard prescritti. Infatti se nel 2009, a fronte di un numero di pazienti pari a circa 8 mila e 500, nella Asl erano presenti otto dirigenti medici diabetologi, sedici infermieri professionali e quattro dietisti, negli ultimi dieci anni, nonostante il sensibile incremento del numero dei pazienti (salito a 11 mila), i diabetologi si sono ridotti a cinque, gli infermieri a 7 e di dietista ne è rimasto soltanto uno”.
“A preoccupare maggiormente, in questo periodo di post lockdown,è il mancato riavvio delle visite in presenza. Un disservizio che riguarda gli adulti ma anche i bambini. Sono infatti oltre 130 i bambini diabetici che non hanno la possibilità di effettuare le visite di controllo in reparto e che ricevono tele assistenza grazie all’ospedale San Martino. I piccoli pazienti non possono accedere in reparto ma ancora non è stata individuata un’area “sicura” in cui far ripartire le visite. Tutto ciò è inaccettabile”
Così il consigliere regionale dei Cinque Stelle Alessandro Solinas porta l’attenzione sulle criticità legate alla diabetologia di Oristano, in questi giorni al centro di un dibattito tra l’Associazione nazionale italiana atleti diabetici (Anias) e la Assl, che ha smentito le criticità denunciate dall’associazione relativamente alla diabetologia pediatrica.
Solinas ha presentato una mozione cheimpegna il Presidente della Regione e l’assessore alla Sanità Nieddu ad adottare con urgenza tutte le misure necessarie affinché ai diabetici oristanesi venga garantita la possibilità di accedere alle visite in presenza, e più in generale, a porre rimedio alla grave riduzione dei servizi e dell’assistenza per i diabetici in carico alla ASSL n. 5, causata principalmente dalla carenza di organico degli operatori sanitari e di punti di assistenza dedicati a tale patologia.
A inizio luglio – conclude – il Coordinamento Associazioni Diabetici della Sardegna ha denunciato il pericolo dell’imminente chiusura del servizio di diabetologia della Casa di cura “Madonna del Rimedio” di Oristano. Se tale ipotesi dovesse concretizzarsi, circa duemila diabetici si ritroverebbero senza un punto di riferimento, in attesa di essere inseriti nelle liste della struttura pubblica già sovraccariche. Uno scenario da scongiurare a tutti i costi. Per questo è necessario che la Regione si faccia carico una volta per tutte della miriade di problematiche che ormai da anni sono costretti a subire i pazienti diabetici della Sardegna”.