I Concerti di Dromos Festival 2020 entrano nel vivo. dopo la serata di sabato a Ortueri con Dennis Greaves & Mark Feltham, presso la cantina Bingianteris, ieri a Mogoro, nella piazza del Carmine, lluminata per l’occasione, erano presenti Michael League e di Bill Laurance fondatori degli Snarky Puppy, gruppo già conosciuto al pubblico di Dromos per l’acclamata esibizione nel 2019 presso le antiche Terme di Fordongianus.
Amatissimi per le naturali caratteristiche inclusive del loro policromo sound, gli Snarky Puppy sono una vera e propria band ma nel contempo una sorta di laboratorio in cui convergono disparate idee e influenze sonore e dal quale si diramano altrettanti progetti satellite, uno di questi, Bokantè, ospitato nel 2018.
A questi ultimi appartiene anche l’intima formazione in duo dell’inglese Bill Laurance e del californiano Michael League. Con al centro il pianoforte e il contrabbasso ma arricchita di inaspettate incursioni di altri strumenti, questa performance ha offerto ieri la rara opportunità di vedere due menti musicali profondamente intrecciate esplorare come non hanno mai fatto prima.
“La nostra tentazione è un dialogo intimo, ricco di sfumature, ma tutt’altro che autoreferenziale”, commentano i due artisti.
Ieri il concerto pur con le limitazioni del Covid per i posti a sedere, presentato da Mumucs con le sue tentazioni, ha comunque riscontrato una buona presenza di pubblico, e il risultato è andato oltre tutte le aspettattive.
Oggi 3 agosto Dromos, approda nella sua Oristano, per una tre giorni ricca di appuntamenti, la ventiduesima edizione di Dromos, il festival che quest’anno si riconosce nel titolo “Tentazioni a distanza” e che fino al prossimo 9 agosto (più due prolungamenti l’11 e il 22) si snoda tra la città di Eleonora e altri centri e località della sua provincia.
Si comincia alle 19 negli spazi del Giardino dell’Antiquarium Arborense con la prima delle due presentazioni editoriali in programma nel trittico di serate oristanesi: a tenere banco, in questa occasione, saranno i giornalisti Simone Cavagnino e Claudio Loi con il loro “Sardegna, Jazz e dintorni“. Suddiviso in cinque sezioni tematiche, il libro (edito da Aipsa nel 2018) comprende oltre settanta testimonianze originali di artisti e addetti ai lavori, e una nutrita galleria discografica con centinaia di schede distribuite sotto forma di playlist per ogni sezione. Tante le voci autorevoli all’interno dell’opera, tra cui quelle di Paolo Fresu, Antonello Salis, Pinuccio Sciola, Gavino Murgia, Enzo Favata, Paolo Angeli, Elena Ledda e Rossella Faa. Ingresso a 5 euro; posti limitati, prenotazioni al numero 0783 791262.
Un’ora più tardi (alle 20) microfoni aperti al Librid, la libreria-bistrò nella centralissima piazza Eleonora d’Arborea, per il primo dei tre incontri della serie “Sasso Forbice Carta“, promossa in collaborazione con Pitticcu, la festa dell’immaginario che grande successo ha riscosso a Oristano lo scorso autunno. Il fumettista Maurizio Piraccini, in arte Dr. Pira, dialogherà con Pietro Sedda e Ivo Serafino Fenu (evento sold out). Fumettista vincitore del prestigioso Premio Micheluzzi con la sua recente pubblicazione Super Relax, Piraccini accompagnerà le parole dei suoi ospiti colorandole con le sue stralunate e poetiche opere realizzate dal vivo.Si torna al Giardino dell’Antiquarium Arborense alle 21.30 per il momento del festival dedicato alle “Tentazioni di mumucs”, i ricami vocali della cantante e performer mumucs, che introduce e fa da preludio alle serate musicali, in questa occasione alla conferenza-spettacolo “Il Mediterraneo plurale” del musicista, giornalista, autore e conduttore radiofonico Valerio Corzani (biglietto a 5 euro – prenotazione al 0783 791262). Mare Nostrum, Lago delle culture, Cuore liquido: il Mediterraneo ha trovato etichettature poetiche e sociologiche, politiche e storiche. Un mare che bagna le frontiere costiere di tre continenti ed è da sempre anche un florilegio di transiti culturali ed estetici, dunque anche di musiche, melodie, canzoni, nenie. Il Mediterraneo dei suoni, formazione storica complessa e densa come quella socio-politica, si presenta anche in questo senso come un’unità nella differenza in cui l’eterogeneo si bagna di vasocomunicanze: sono questi i tracciati affrontati nel percorso della conferenza di Valerio Corzani, che segue il filone aurifero di questi contatti (e contrasti) risolti in musica attraverso e per conto di una serie di affinità storiche (le città stato, la pirateria, i flussi migratori), religiose (i tre grandi credo monoteistici), musicali (il melisma vocale, la predilezione per i cordofoni, il canone responsoriale, la pratica coreutica). Una riflessione inframezzata a vari estratti d’ascolto che persegue una ricca teoria di “tentazioni” (nell’accento lasco e agglomerante che gli ha dato il festival Dromos: nel Mediterraneo c’è innanzitutto la tentazione mitologica delle sirene, un canto che parafrasa ogni melopea prodotta in questo mare e ne sublima il vezzo incantatorio), quella storica dell’imperialismo (dai romani agli ottomani), oltre alla più attuale tentazione della “chiusura dei mari” (una forma di “restanza assolutistica”).
Domani 4 Agosto Dromos sarà ancora a Oristano, con iniozio alle 19, nel Giardino dell’Antiquarium Arborense, con un nuovo appuntamento dedicato alle presentazioni editoriali, che in questa occasione avrà al centro il romanzo “Nella balena”, di Alessandro Barbaglia, pubblicato da Mondadori lo scorso maggio. Un romanzo potente, poetico e impastato di archetipi, lieve ma capace di scavare in profondità: dalla voce unica di Barbaglia, una grande storia di abissi ed equilibri sospesi tra le nuvole, di solitudine e incontri prodigiosi, di semi assopiti nella terra che germogliano, miracolosi. Questa è la storia di Herman, figlio della Donna Sirena e dell’Uomo Pesce; è la storia di un bimbo che si fa uomo imparando a lottare dall’Uomo Elefante e allenando all’equilibrio la grande Bird Millman, la poetessa dell’aria: la più straordinaria funambola di tutti i tempi, la prima donna a danzare su una corda sospesa nel vuoto tra due grattacieli.
Ingresso più aperitivo a 5 euro; i posti sono limitati, perciò è meglio prenotarsi al numero 0783791262.
Alle 20, al Librid, la libreria-bistrò di piazza Eleonora d’Arborea, è invece in programma il secondo incontro della serie “Sasso Forbice Carta“, il momento dedicato alle parole, che quest’anno Dromos organizza in collaborazione con Pitticcu, la festa dell’immaginario che grande successo ha riscosso a Oristano lo scorso ottobre. Con il fumettista e poeta visivo Dr. Pira – che tradurrà estemporaneamente in immagini le parole dei suoi ospiti – ci saranno stavolta lo scultore Carmine Pirase il musicista Alessandro Coronas. L’ingresso è gratuito, ma anche in questo caso i posti sono contati: è dunque gradita la prenotazione ai numeri 3295454306 e 3405446436.
“Le tentazioni” della cantante e performer mumucs, che fanno da preludio alle serate del festival,introdurranno alle 21.30 i due appuntamenti in programma al Chiostro dell’Hospitali Sancti Antoni (biglietto a 5 euro – prenotazioni allo 0783791262); si comincia con Valerio Corzaniela sua seconda conferenza-spettacolo per questa edizione di Dromos, intitolata “Black People in a White World“; con l’ausilio di una serie di immagini in bianco e nero, il musicista, giornalista, autore e conduttore radiofonico racconterà le sue perlustrazioni in giro per il mondo coinvolgendo i partecipanti in un viaggio tra Marocco, Tailandia, Colombia, Mali, Zanzibar, Inghilterra, Italia, Francia, Giordania, Portogallo, Etiopia, India, Algeria e Capo Verde con lo scopo di analizzare la situazione del “popolo nero” ad ogni latitudine, i sogni e le vicissitudini della “Black Odyssey”, e il tentativo di documentare, sia pure in una variabile infinita di sfumature, quella che l’intellettuale senegalese Léopold Sédar Senghor chiamò “la négritude”. Un viaggio disordinato e randomico, dunque, che trova insospettabili e lungimiranti legami.
Chiusura di serata nel segno della musica dal vivo con l’Aranzolu Trio Project, recente formazione sarda nata dall’incontro tra il pianista Thomas Sanna, il contrabbassista Antonio Farris e il batterista Alessandro Garau.
Le presentazioni editoriali in programma nel Giardino dell’Antiquarium Arborense e le conferenze-spettacolo di Valerio Corzani sono proposte in collaborazione con la Fondazione Oristano, da quest’anno sostenitrice del festival. All’Antiquarium Arborense si può anche visitare la mostra “Con tutte le tue prue navigo a ostro“, realizzata dalla Fondazione Oristano in collaborazione con l’Associazione Sardinia Romana, mentre all’HospitalisSancti Antoni è aperta (fino al 4 ottobre)l’esposizione di arte contemporanea “Walls“ (promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Oristano e dalla Fondazione Oristano), con le opere di quattordici artisti sardi, campani e spagnoli.