L’evento: “Rocce Rosse Blues 2020”
Le luci si riaccendono sul palco, la musica ritorna nei Tacchi di Ulassai e nella Valle del Pardu. Rocce Rosse Blues non sa resistere al richiamo dello spettacolo: il calendario della 29a edizione non è mai stato così coraggioso da superare le difficoltà di un’estate colpita dalla pandemia.
E così, martedì 4 agosto, i capolavori del blues che si chiamano Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura hanno sfidato il maestrale nella Stazione dell’Arte di Maria Lai con una platea al completo.
Più forti della distanza e dell’emergenza saranno domani anche Moses e Francesco Piu che, a bordo del Trenino Blues, da Arbatax fino a Gairo Taquisara, e poi la sera sul palco della Stazione dell’Arte, suoneranno la loro musica di profondo impatto spirituale.
Il festival accoglie la collaborazione di Arst e della Fondazione Stazione dell’Arte che, nata proprio dopo il lockdown, intende trasformare in potenzialità il distanziamento sociale. Un legame di musica e viaggio che conduce il pubblico alle antiche stazioni della ferrovia per poi terminare in concerto fino al museo dell’artista di Ulassai, un blues a due come un filo tessuto che lega l’arte al suo territorio per non dimenticare Maria Lai.
Sold out il Trenino Blues con Moses e Francesco Piu ma sarà comunque possibile assistere al concerto serale alla Stazione dell’arte di Ulassai, che, oltre a Moses Piu, vedrà salire sul palco il mostro sacro del blues Fabrizio Poggi, che nel 2018 ha quasi strappato dalle mani dei Rolling Stones un Grammy Awards, insieme al suo fedele compagno Enrico Polverari.
La rassegna, quindi. continua con altri otto eventi in programma fino al 19 settembre, per un calendario che accanto ai concerti include appuntamenti con il teatro e la danza: Enzo Favata, Antonella Ruggiero, Simona Molinari, Stefano Bollani, Davide “Boosta” Dileo e Andrea Scanzi tra i nomi in calendario. Il palcoscenico principale è quello della Stazione dell’Arte, ma il festival raggiunge anche Osini Vecchio e il centro storico di Ulassai. Una 29a edizione che era sembrato impossibile immaginare, mentre le misure anti-Covid chiudevano teatri e auditorium in tutta Italia, e che per questo splende ancora più luminosa, pur nel rispetto delle norme per la sicurezza di artisti, personale e spettatori.
Si può fare: è stata questa la risposta di Rocce Rosse Blues agli interrogativi che per mesi hanno messo in dubbio il futuro, non solo prossimo, dello spettacolo dal vivo ai tempi del Coronavirus. Fin da subito in prima linea per il ritorno in scena, a partire dalla creazione di un protocollo per eventi all’aperto compatibile con le normative, il Festival ha ridisegnato l’edizione 2020 facendo della propria storia la chiave di volta su cui ricostruire il presente.
Il programma
8 agosto
Trenino Blues in musica con Moses Concas e Francesco Piu. Si parte alle 8.30 dalla stazione del borgo marinano di Arbatax, per un viaggio che si combina a brani con sonorità che abbracciano ogni genere artistico, le atmosfere suggestive dell’antico locomotore e una scenografia quella della natura, costruita ad hoc per i viaggiatori.
Alle 10:19 prima sosta nella fermata di Elini e poi di nuovo in carrozza verso Arzana per giungere alle 12.22 nell’ultima tappa ferroviaria di Gairo Taquisara. All’ora di pranzo l’esperienza musicale approda alla maestosa Scala di San Giorgio; il viaggio fa sosta per il pranzo nell’omonimo ristorante per poi proseguire al pomeriggio accompagnati dall’associazione Archeotaccu alla scoperta della storia, dell’arte e della natura custodite nella Valle del Pardu.
La giornata si conclude con il concerto di Fabrizio Poggi ed Enrico Polverari. I due musicisti porteranno il blues caldo ed appassionante da subito protagonista della serata, seguiti dall’armonica e le melodie blues di Moses e Francesco Piu che saliranno sul palco per il concerto nella spettacolare Stazione museo, quella dell’Arte di Maria Lai a Ulassai.
Ore 8:30 partenza da Arbatax.Ticket per la sola sera (altrimenti incluso nel pacchetto): 5 € + d.d.p.
Location: Stazione dell’Arte – Ulassai.
11 agosto
Serata all’insegna della tradizione nella musica ancestrale della Sardegna, nell’antico borgo nell’incantevole paese di Osini Vecchio, con Tres Passos – Balli della tradizione, l’appuntamento dedicato alla memoria, un viaggio a ritroso nel tempo, quando nelle sere d’estate risuonavano nelle strade dei paesi, le emozionanti note dell’organetto, i balli e tutte le espressioni straordinarie della tradizione popolare sarda.
Ore 21:30 – Location: Osini Vecchio.
Ingresso Gratuito (su prenotazione [email protected] o 3493252941).
14 agosto
Serata speciale del festival con “The Crossing”, Enzo Favata il valente e inventivo sassofonista sardo con il suo ormai consolidato quartetto porta a Ulassai il suo già celebrato progetto che, oltre al leader, sassofonista e polistrumentista, schiera Pasquale Mirra, uno dei più acclamati vibrafonisti europei (suonerà per l’occasione anche la marimba midi), Rosa Brunello al basso elettrico e Marco Frattini alla batteria ed electronic pads.
Ore: 21:30 ticket: 10 € + d.d.p.
Location: Stazione dell’Arte – Ulassai.
15 agosto
Una delle voci più intense e suggestive della musica italiana Antonella Ruggiero arriva sul palco di Rocce Rosse Blues, la sua esibizione sarà seguita da quella di Simona Molinari. Regine della sperimentazione tra generi e tradizioni diverse le due artiste regaleranno al pubblico due concerti creativi. La voce di Antonella Ruggiero sarà come sempre in grado di tradurre ogni suono in emozioni nuove e vibranti accompagnata dalla fisarmonica, Simona Molinari proseguirà anche a Ulassai la sua da sempre intensa attività live con la quale ha portato la sua musica nei migliori teatri Italiani e stranieri. Per Rocce Rosse Blues salirà sul palco con Claudio Filippini al piano, Fabrizio Pierleoni, contrabbasso e Fabio Colella alla batteria
Ore: 21:30 ticket: 25 € + d.d.p.
Location: Stazione dell’Arte – Ulassai.
16 agosto
Saluterà il pubblico della Stazione dell’Arte seduto al suo pianoforte il vulcanico Stefano Bollani, il jazzisti ospite immancabile delle ultime edizioni della rassegna non ha bisogno di inventare musica e ne fa letteralmente ciò che vuole. Bollani approda alla rassegna blues con il suo tour dedicato al capolavoro di Andrew LIoyd Webber & Tim Rice. A 50 anni dalla pubblicazione dell’album originale ‘Jesus Christ Superstar’, il pianista ha creato la sua personale versione del musical con il benestare del compositore inglese. “Piano Variations on Jesus Christ Superstar” è una versione totalmente inedita e interamente strumentale per pianoforte solo, ma che custodisce come un tesoro l’originale.
Ore: 21:30 ticket: 30 € + d.d.p
Location: Stazione Dell’Arte – Ulassai.
17 agosto
Rosa Brunello lascerà per una serata il suo “The Crossing” con Enzo Favata per dedicare suoni immagini e scene inaspettate al pubblico del Lavatoio comunale di Ulassai. La musicista specialista del contrabbasso e del basso elettrico, porterà la sua super presenza sul palcoscenico in mezzo al pubblico con una nuova produzione che porta sempre con sé la possibilità di godersi la natura, l’arte e la sua personale ricerca del suono.
Lavatoio comunale di Ulassai, ore 19:30.
Ingresso gratuito (su prenotaz. [email protected] o 3493252941).
22 agosto
Con il tour in solo “Boostology”, Davide “Boosta” Dileo fa tappa a Rocce Rosse Blues per un concerto speciale in cui il tastierista dei Subsonica, passeggia tra strumenti grandi e piccoli, tra suoni, canzoni e ispirazioni della sua memoria e della musica che ama, percorrendo i sentieri meno battuti del ‘900 e le pietre miliari del proprio repertorio pianistico, fino a svelare alcune sue composizioni inedite fino ai pezzi in anteprima del nuovo disco.
Orario: 21:30 ticket: 10 € + d.d.p.
Location: Stazione dell’Arte – Ulassai.
19 settembre
Ultimo appuntamento speciale per la rassegna blues che si chiude portando sul palcoscenico l’incontro-spettacolo “Gaber se fosse Gaber” scritto e interpretato dal versatile e noto giornalista Andrea Scanzi. La voce off del compianto Giorgio Gaber risuonerà nella Stazione dell’Arte, quella delle Storie del Signor G alternata a quella dello storyteller aretino, giornalista de Il Fatto Quotidiano, che, a partire dall’ultima posizione assunta dell’artista milanese, comincerà a snodare la propria spigliata parlantina per ripercorrerne la vita artistica con qualche minutissimo détour nella sfera privata e necessari agganci alla storia politica, sociale e culturale del nostro paese.
15 € + d.d.p.
Location: Stazione dell’Arte Ulassai
Un calendario che riconferma l’eccellenza delle scelte artistiche e pone anche in questa edizione, i presupposti per una rassegna in grado di regalare nuove occasioni per poter ascoltare l’ottima musica del festival nello scenario suggestivo dell’Ogliastra con le sue incantevoli vallate, le montagne dei Tacchi e gli antichi borghi. Un paesaggio ormai noto in tutto il mondo per la sua bellezza grazie anche alla “dimensione d’uomo” del festival e del luogo, in cui lasciarsi avvolgere dalla musica, dal calore dell’ospitalità e dalla scenografia naturale.
Rocce Rosse si dimostra veicolo culturale e turistico per far apprezzare e conoscere l’incantevole paesaggio dell’Ogliastra, tra viaggi in treno, visite guidate, piatti caratteristici, vini pregiati, degustazioni dei prodotti tipici e fascino dei luoghi. La direzione artistica della rassegna ha puntato su una varietà di proposte importanti anche accessibile ai più svariati gusti musicali, così anche stavolta sottolinea il suo straordinario eclettismo e la sua grande attitudine a cambiare in continuazione, a rinnovarsi, in linea con la sua pulsione tra sorpresa e novità.
Ritrovarsi tutti insieme per questa nuova straordinaria edizione di Rocce Rosse Blues, immersi tra musica e arte, sarà possibile grazie al patrocinio del Comune di Ulassai, della Regione Sardegna, Assessorato del turismo, artigianato e commercio e assessorato pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Stazione dell’Arte di Ulassai e in collaborazione con Arst.
La rassegna fa parte del Coast To Coast Festival insieme a Musica sulle Bocche
In tempi di post pandemia l’organizzazione prevede posti limitati e l’osservanza rigorosa delle regole anti-Covid.
Schede artisti
Francesco Piu
Cantante e chitarrista sardo nato nel 1981. Accompagna la propria voce con chitarra acustica, dobro, weissenborn, banjo, lap steel e armonica. Negli ultimi anni si è ritagliato uno spazio di rilievo nel panorama del blues italiano e internazionale. Ha partecipato ad alcuni tra i più importanti festival del genere tra cui IBC Memphis, Cognac Blues Passions, Blues To Bop e ha avuto l’onore di aprire concerti per grandi artisti quali John Mayall, Johnny Winter, Jimmie Vaughan, Robert Cray, Charlie Musselwhite, The Derek Trucks Band, The Fabulous Thunderbirds.
Ha calcato il palco con artisti del calibro di Tommy Emmanuel, Eric Bibb, Roy Rogers, Matt Schofield, Guy Davis, Bob Stroger, Andy J.Forest, Sugar Blue, Watermelon Slim, Kevin Welch, Sandra Hall, Davide Van De Sfroos, Eugenio Finardi, Fabio Treves e molti altri. Dopo aver vinto le selezioni nazionali si è esibito nel gennaio 2010 all’International Blues Challenge di Memphis come rappresentante italiano, nel 2003 ha ricevuto il primo premio al concorso “Blues From Sardinia” al Narcao Blues Festival, nel 2008 primo premio al “Out of the Blue’s” di Samedan (SWI) e nel 2011 si aggiudica il prestigioso “Premio Maria Carta”.
Moses Concas
Nasce ad Iglesias nel 1988 e sin da piccolo partecipa a spettacoli di teatro e dimostra spiccato interesse per la musica e l’arte. Intraprende lo studio del pianoforte a sei anni e viene avviato a seguire la didattica più tradizionale: musica classica, teoria e solfeggio, fino a tredici anni. Bene presto abbandona lo studio classico e si avvicina alle sperimentazioni Hip-Hop, al Rap e al Beatbox.
Quindici anni fa iniziano le sue sperimentazioni con nuovi strumenti e nuove scelte stilistiche: suona il didgeridoo e registra le sue prime canzoni ma solo intorno ai 22 anni inizierà a prendere in considerazione l’armonica. In Sardegna, cominciano le sue prime apparizioni all’Open Mic di Cagliari, e inizia a suonare nelle serate della città per sperimentare il contatto con il pubblico fino alla scelta di abbandonare la sua isola per raggiungere il Regno Unito dove decide che il suo lavoro sarebbe stato la musica ed è qui che comincia la sua carriera di artista di strada.
Qui conquista i primi quartieri del West End, Moses inizia a farsi conoscere su palchi di celebri Club come il “The Box” di Soho e il “Roxx” fino al grande successo di Italia’s Got Talent che lo consacra a Maggio 2016 vincitore della settima edizione del programma.
Dopo la vittoria e oltre 200 concerti in un anno, Moses torna a Londra per continuare il suo lavoro di artista, e per sviluppare maggiormente le sue doti di improvvisazione e studio dell’armonica beatbox. La musica come colonna sonora alla quotidianità della città che vive, continua ad essere infatti la sua più grande ricerca sperimentale per raggiungere un pubblico sempre più eterogeneo e vasto.
Fabrizio Poggi
59nne cantante, armonicista e bluesman italiano, scrittore e giornalista, è stato candidato ai Grammy Awards, ai Blues Music Awards (gli Oscar del blues), Hohner Harmonicas Award e ai Jimi Awards come armonicista dell’anno. Il suo disco Texas Blues Voices ha vinto il Jimi Award 2016 come miglior disco internazionale ed è stato candidato tra i migliori cinque album dell’anno 2016.
Enzo Favata
Nella sua lunga carriera ha suonato con i suoi progetti in numerosi festival e palcoscenici prestigiosi in tutto il mondo. Ha suonato e registrato con grandi musicisti: il maestro del bandone argentino Dino Saluzzi, il trombettista italiano Enrico Rava, il bassista Miroslav Vitous, l’icona Mulatu Astatke del jazz etiope, Sajnkho Namtchylak voce ancestrale di Tuva, il trombettista Lester Bowie, l’Art Ensemble di Chicago, il Metropole Orkest, il sassofonista Dave Liebman, il chitarrista brasiliano Guinga, il pianista Omar Sosa, Jan Bang, Eivind Aarset, Django Bates e altri grandi musicisti come Paolo Vinaccia, Daniele Di Bonaventura, Danilo Gallo, Tenores di Bitti e Tenores di Orosei (voci megalitiche della Sardegna), le cantanti Dudu Manhenga, Hope Masike, Ivan Mazuze, i musicisti scozzesi Colin Steele e Dave Milligan e molti altri.
Attualmente ha 17 cd attivi ed è anche autore di spettacoli “paesaggi sonori” per musei e mostre, colonne sonore di film. Nel 2017 e 2018 JazzIT Awards è stato nominato tra i migliori al terzo posto per la categoria sax soprano. Favata è anche direttore artistico del Festival Internazionale del Jazz MUSICA SULLE BOCCHE, che si tiene da 20 anni, ora a Castelsardo ma prima Santa Teresa Gallura (Sardegna) si tratta è uno degli eventi più conosciuti della scena jazzistica italiana, caratterizzato sia per la sua sempre innovativa programma e la sua sensibilità verso argomenti come l’ambiente e il paesaggio.
Antonella Ruggiero
Considerata universalmente une delle voci più intense e suggestive del panorama musicale italiano, negli anni ha mostrato la sua curiosità sperimentando diverse forme sonore e artistiche.
Dopo il percorso con i Matia Bazar, durato quattordici anni e una pausa di sette anni, Antonella Ruggiero ha ripreso la sua attività nel 1996, spaziando dalla musica sacra al jazz, passando per la musica ebraica, portoghese, orientale e della tradizione popolare. Ventiquattro anni di carriera dal 1996 ad oggi, con innumerevoli collaborazioni tra cui Bluvertigo a Subsonica, passando per la Banda Osiris.
Nell’autunno 2018 è stato pubblicato un cofanetto con 6 cd, dal titolo “Quando facevo la cantante”, contenente 115 brani registrati dal 1996 ad oggi, con varie formazioni, dove Antonella affronta differenti stili musicali. Il 31 dicembre, solo in downloading, esce “Senza”, l’ultimo brano inedito.
Simona Molinari
Simona Molinari è una cantautrice popjazz in procinto di uscire col suo sesto al-bum. Ha duettato con numerosi artisti del calibro di Al Jarreau, Gilberto Gil, Peter Cincotti, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni, Renzo Arbore, Massimo Ranieri, Fa-brizio Bosso, Franco Cerri, Stefano Di Battista, Gilberto Gil.
Da sempre ha un’intensa attività live con la quale ha portato la sua musica nei migliori teatri Italia-ni e stranieri, dal Bluenote di New York e Tokyo al teatro Estrada di Mosca. È stata più volte ospite dell’Umbria Jazz, del Wind Music Award, del Musicultura e del Premio Tenco e ha ricevuto il Premio Lunezia Jazz d’Autore, il Premio Mo-gol, il Premio Carosone. Nel 2009 vince un concorso e debutta a Sanremo Giovani, per poi tornare al Festival nella categoria big nel 2013 e come ospite nel 2014 e nel 2020.
L’abbiamo vista al fianco di Massimo Ranieri su RaiUno nella trasmissione “Sogno e son desto” e al Teatro Sistina nei panni della Maddalena nel musical Jesus Christ Superstar accanto a Ted Neeley e i Negrita nella rivisitazione di Massimo Piparo. A marzo 2019 ha esordito come attrice protagonista nel film “C’è tempo”, di Walter Veltroni, accanto a Stefano Fresi, firmando come autrice alcuni brani della pellicola. In questo momento è impegnata in un progetto live chiamato “Sbalzi D’Amore” e sta scrivendo e componendo suo prossimo disco.
Stefano Bollani
Inizia a studiare pianoforte a 6 anni ed esordisce professionalmente a 15. Dopo il diploma di conservatorio conseguito a Firenze nel 1993 – e una breve esperienza come turnista nel mondo del pop con Raf e Jovanotti fra gli altri – si afferma nel jazz, suonando su palchi come la Town Hall di New York, il Barbican di Londra, la Scala di Milano, la Salle Pleyel di Parigi. Fondamentale è la collaborazione, iniziata nel 1996 e mai interrotta, con Enrico Rava, al fianco del quale tiene centinaia di concerti e incide 13 dischi. I più recenti: Tati (2005), The Third Man (2007) e New York Days (2008).
Nel corso della carriera collabora con musicisti come Richard Galliano, Bill Frisell, Gato Barbieri, Sol Gabetta, Phil Woods, Lee Konitz, Pat Metheny e Chick Corea, con cui realizza il disco live Orvieto (2011). Nel 1998 è alla guida del gruppo L’Orchestra del Titanic e omaggia la musica italiana degli anni ’30 e ’40 con Abbassa la tua radio, disco-spettacolo a cui collaborano tra gli altri Elio, Peppe Servillo, Marco Parente, Barbara Casini, Roberto Gatto.
Particolarmente fuori dai canoni risultano poi lavori come La gnosi delle fanfole, insieme al cantautore Massimo Altomare su testi di Fosco Maraini (1998), Cantata dei Pastori Immobili, Oratorio musicale per quattro voci, realizzato su testi di David Riondino (2004) e il disco di canzoni scandinave Gleda (2005). È produttore artistico e arrangiatore del disco di Bobo Rondelli Disperati intellettuali ubriaconi (2002), grazie al quale vince il premio Ciampi.
Tra il 2002 il 2006 incide quatto dischi per l’etichetta francese Label Bleu: Les Fleures Bleues, Smat Smat, Concertone e I Visionari. Il 2006 è anche l’anno di Piano Solo (disco dell’anno per «Musica Jazz»).
Nel 2007 esce BollaniCarioca, disco realizzato a Rio De Janeiro; a dicembre è il secondo musicista, dopo Antonio Carlos Jobim, a suonare un piano a coda in una favela e in seguito, negli anni successivi, collabora assiduamente con musicisti brasiliani come Hamilton De Holanda, Chico Buarque, Caetano Veloso, Egberto Gismonti.
Presta inoltre il suo piano ad artisti del pop-rock italiano tra cui Irene Grandi, con cui firma l’album Irene Grandi e Stefano Bollani (2012). Tra le produzioni più recenti: Big Band (2013); Joy In Spite of Everything (2014); Sheik Yer Zappa (2014), live dedicato a Frank Zappa; Arrivano gli alieni (2015), in cui si cimenta per la prima volta come cantautore; Napoli Trip (2016), con Daniele Sepe, Manu Katché e Jan Bang fra gli altri; Mediterraneo (ACT 2017) live in Berlino con Jesper Bodilsen, Morten Lund, Vincent Peirani e membri della Berliner Philharmoniker, arrangiamenti di Geir Lysne.
In ambito classico si esibisce come solista con orchestre sinfoniche (Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Filarmonica della Scala di Milano, Santa Cecilia di Roma, Toronto Symphony Orchestra) al fianco di direttori come Zubin Mehta, Kristjan Järvi, Daniel Harding, Antonio Pappano e soprattutto Riccardo Chailly, con cui incide Rhapsody in Blue e Concerto in Fa di Gershwin in un cd (2010) che vince il Disco di Platino con più di 70.000 copie vendute.
Seguono il Concerto in Sol di Maurice Ravel (2012) e nel 2013 un DVD live registrato alla Scala di Milano con il Concerto in Fa. La sua voglia di comunicare sconfina nel mondo dell’editoria. Nel 2006, per Baldini Castoldi Dalai, pubblica il romanzo La sindrome di Brontolo, cui seguono Parliamo di musica (2013) e Il monello, il guru, l’alchimista e altre storie di musicisti (2015), entrambi editi da Mondadori. Come personaggio, con il nome di Paperefano Bolletta, compare sul settimanale Topolino, di cui è anche nominato Ambasciatore. Nel 2017 la Trigono edizioni pubblica Dialoghi tra alieni, conversazioni su universi vicini e lontani che Bollani firma insieme a Mauro Biglino, Anne Givaudan e Igor Sibaldi.
Rosa Brunello
Bassista veneta, nel 2015 ha fondato Los Fermentos, un progetto che vede vari musicisti nel corso degli anni, ma sempre con i comune denominatori l’attenzione al suono, sia acustico che elettronico, il desiderio di creare un gruppo con una forte identità, un sound d’impatto definito e compatto. Nel 2016 ha pubblicato Upright Tales con l’etichetta internazionale Cam Jazz.
Il quartetto con David Boato alla tromba, Filippo Vignato al trombone, Luca Colussi alla batteria, permette alla musica di svolgersi con agilità e libertà, evidenziando una concezione della filigrana dialogica in continuo movimento.
Dopo quasi due anni vissuti tra Berlino, Parigi ed Amsterdam, Rosa scrive nuove composizioni per il suo terzo album da leader Volverse – Live in Trieste (Cam Jazz 2018), lavoro nato da un urgente bisogno di libertà, dalla necessità di abbattere le barriere tra composizione e improvvisazione libera, scritto ed interplay, per cercare l’ispirazione creativa, per viaggiare liberamente in quello spazio creato dalla Musica.
Volverse – Live in Trieste, registrato dal vivo dopo un intenso tour di concerti in giro per l’Europa, vede confermato il quartetto di ottoni-senza-strumento-armonico con Alessandro Presti alla tromba e l’aggiunta dell’elettronica. Tra gli altri collabora a progetti internazionali e nazionali come: Maurice Louca “Elephantine”, Enzo Favata “The Crossing Four”, Enrico
Terragnoli Trio ERZ, Yazz Ahmed. Ha suonato nei più importanti festival e teatri in: Brasile, Uruguay, Giappone, Canada, Francia, Belgio, Svizzera, Italia, Olanda, Germania, Regno Unito, Croazia, Slovenia, Scozia, Svezia, Danimarca.
Davide Boosta
Davide “Boosta” Dileo (Torino il 27 settembre 1974) è un musicista, dj, compositore, scrittore, editore, conduttore televisivo, produttore, pilota e scrittore.
Dal 1996 è il tastierista e co-fondatore dei Subsonica, band con all’attivo 8 album in studio – 8 dischi di platino, con più di 500.000 copie vendute – 4 cd live e un’interminabile carriera dal vivo. Come autore e compositore ha realizzato, tra gli altri, brani per Mina quali: “Non ti voglio più”, contenuto nell’album “Facile” e “La Clessidra” contenuto in “Caramella”. Boosta è considerato uno dei migliori Dj italiani, inserito nelle più importanti situazioni elettroniche e con esperienza alla consolle dei migliori club, da Ibiza a Zurigo.
Compositore di colonne per il cinema e serie tv, tra cui “1992” e “1993” prodotte da Sky. Dal 2018 è direttore artistico dell’etichetta Cramps Records di Sony Music. Oltre alla carriera artistica coltiva la passione per il volo, è pilota privato e sta studiando per il conseguimento del brevetto come pilota di linea.
Andrea Scanzi
Giornalista, attore teatrale, saggista e conduttore televisivo italiano. Si laurea in Lettere moderne all’Università degli Studi di Siena nel 2000 con una tesi sui cantautori dal titolo “Amici fragili”. È giurato al Club Tenco e Direttore Artistico del Premio Pigro Ivan Graziani. Giornalista pubblicista, ha scritto per Il mucchio selvaggio, il manifesto, Il Riformista, L’Espresso, Panorama, MicroMega, Linea Bianca, Tennis Magazine, Grazia e Donna Moderna, prima di passare nel 2005 a La Stampa. Nell’estate del 2011 passa a Il Fatto Quotidiano dove si occupa di diversi argomenti, principalmente politica, musica e sport.
A teatro è autore e interprete dello spettacolo Gaber se fosse Gaber, dedicato a Giorgio Gaber e patrocinato dalla Fondazione Gaber, che ha attraversato i teatri d’Italia dal 2011 al 2013. Nel settembre 2012 ha esordito con Le cattive strade dedicato a Fabrizio De André. Nel 2016 parte in tournée con Il sogno di un’Italia, il suo terzo spettacolo, mentre nel 2017 è la volta di Eroi, dedicato a dieci figure dello sport. Nel 2018 porta a teatro la trasposizione del suo libro Renzusconi, in seguito aggiornato e rinominato Salvimaio.
Dal 2012 al 2016 conduce su La3 il programma di interviste Reputescion, in cui analizza inoltre la reputazione degli ospiti sulla rete. Dal 2013 è frequente ospite nel programma Otto e mezzo, condotto da Lilli Gruber su LA7. Dal 2015 partecipa come ospite fisso al programma Il processo del lunedì, condotto da Enrico Varriale su Rai 3 fino alla chiusura di quest’ultimo l’anno successivo. Sempre su LA7 dal luglio all’agosto 2016 conduce Futbol, programma di approfondimento calcistico, assieme ad Alessia Reato.
A partire dal 2016 è ospite fisso a Cartabianca, condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3. Dal 2018 al 2019 conduce il programma The Match sul Nove, in cui due personaggi con opinioni antitetiche si confrontano su diversi argomenti. Nel febbraio 2018 viene scelto come componente della giuria di esperti per il 68º Festival di Sanremo dal direttore artistico Claudio Baglioni. A partire dal 14 maggio dello stesso anno conduce in coppia con Luca Sommi sul Nove il talk Accordi&Disaccordi. Dal 2020 è ospite fisso del programma di approfondimento Punto Esclamativo su Loft (piattaforma tv online di proprietà de Il Fatto Quotidiano).
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