Un appello di luglio 2019.
“È trascorso oltre un anno da quando mi rivolsi per la prima volta all’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu per scongiurare la chiusura del reparto di Emodinamica dell’Ospedale San Martino di Oristano”.
“Era esattamente il 19 luglio del 2019, quando, accolto l’appello dei medici e degli infermieri del nosocomio oristanese”.
“Sollecitai un intervento immediato da parte della Regione. Non si potevano privare i 160 mila utenti dell’oristanese di un reparto fondamentale. Specialmente in tutti quei casi legati a patologie cardiache in cui il fattore tempo è fondamentale”.
Criticità mai superate.
“Ebbene, con profondo sgomento, oggi apprendiamo che le criticità denunciate allora tali sono rimaste, e che l’appello all’assessore alla Sanità, sebbene sia trascorso un tempo sufficiente a poter dimostrare un sincero interesse, è caduto nel vuoto”.
“Dal prossimo 15 agosto il reparto di Emodinamica del San Martino chiuderà. L’unico medico che vi presta servizio lascerà la struttura e ancor oggi nessuna comunicazione è stata data circa la sua sostituzione. Una situazione che ci lascia basiti, profondamente amareggiati, alla quale deve essere posto rimedio con estrema urgenza”.
Questo l’intervento del consigliere regionale del m5s Alessandro Solinas, che alla luce della triste notizia, annuncia la presentazione di un atto volto a stigmatizzare le criticità che affliggono numerosi aspetti dell’offerta sanitaria dell’Oristanese.
“Non c’è tempo da perdere, pertanto rinnovo il mio appello all’assessore alla Sanità, al Presidente della Regione, a tutte le parti della politica e della pubblica amministrazione coinvolte affinché cessi immediatamente il processo di distruzione della sanità oristanese. Ai cittadini della Provincia di Oristano devono essere garantiti una volta per tutte diritti fondamentali quali quello alla salute e all’accesso alle cure mediche”.