Arie d’opera e canti popolari si alterneranno ai virtuosistici assoli sulla tastiera nel concerto organizzato dall’Accademia Musicale Bernardo De Muro in collaborazione con la Scuola Civica di Musica di Olbia nell’ambito della XXI Stagione Concertistica e incastonato nel progetto In-Itinere 2020 –
realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Olbia e fortemente voluto dall’assessora alla cultura Sabrina Serra, l’evento è sostenuto anche dalla Regione Sardegna e dalla Camera di Commercio con “Salude e Trigu”.
La città si riunisce idealmente presso lo storico santuario, cuore del piccolo borgo di San Pantaleo, per commemorare le vittime di una tragedia immane, scaturita dalla follia e dalla temerarietà dei piromani che continuano a mandare in fumo l’inestimabile patrimonio naturale e paesaggistico dell’Isola.
Il pathos del melodramma – con alcune immortali pagine tratte da capolavori come “Cavalleria Rusticana”, “Rigoletto” e “Andrea Chénier” si fonde alla grande tradizione della canzone napoletana, nell’interpretazione di Devid Cecconi:
il baritono fiorentino, all’attivo un’importante carriera internazionale – tra l’Italia e l’Europa fino all’Estremo Oriente, già protagonista sul palco del Teatro Lirico di Cagliari, ritorna nell’Isola per un recital in cui l’arte del “belcanto” si trasfigura in pietas e in poesia.
La magia delle note per stemperare il dolore e l’amarezza e tracciare ponti con l’invisibile, per non dimenticare il dramma di una catastrofe annunciata e per riaccendere la speranza e la fiducia nell’umanità e nel futuro.
Tredici le vittime di una strage consumata nella quiete e nella calura di una giornata di agosto – di cui otto imprigionate nelle loro vetture, nel tentativo di sfuggire alla furia del fuoco:
Maria Pia Lo Muscio, 51 anni, insegnante elementare di Andria, Maria Antonietta Sessa, 30 anni, di Torre del Greco e il figlioletto Giuseppe D’Amato, di appena due anni, oltre a una famiglia milanese, Paola Vitelli Secchia, 44 anni, con la madre Anna Romano, 66 anni, e i figli Barbara, 16 anni, e Filippo, 10 anni e a Erika Saris Mannucci, 55 anni, moglie di uno dei dirigenti del servizio antincendi del Consorzio Costa Smeralda.
Sopravviveranno – per poco – il docente universitario Helmut Heinz Hungerer, 55 anni e sua moglie Elisabeth, 35 anni, il pensionato di San Pantaleo Giovanni Deiana e sua moglie Francesca, 58 anni che spireranno qualche giorno poco in ospedale.
E il corpo dell’ingegnere milanese Guido Ardizzone, di 63 anni , verrà ritrovato solo qualche giorno tra le ceneri del terribile rogo.
«Nella suggestiva cornice della piazza di San Pantaleo si rinnova come ogni estatel’appuntamento con il “Concerto per le vittime dell’incendio di Cugnana” –
un evento nel segno dell’arte e della bellezza per ricordare le tredici persone le cui esistenze furono travolte e inghiottite dal fumo e dalle fiamme nell’agosto del 1989 che assume quest’anno un significato particolare – spiega Sara Russo, presidente dell’Accademia Bernardo De Muro.
Il ricordo della tragedia è impresso nella memoria della comunità, i volti delle persone care, di amici e conoscenti, i loro sorrisi e i loro gesti, l’eco delle loro parole riaffiorano nell’anniversario di quel terribile 28 agosto in cui la serenità di un periodo di vacanze e spensieratezza è stata sconvolta dalla potenza inarrestabile del fuoco, che dal piccolo golfo di Cugnana è giunto fino alla Costa Smeralda.
In questo momento di inquietudine e paura di fronte alle conseguenze di una pandemia, ci affidiamo all’arte e alla sensibilità del baritono Devid Cecconi e al pianoforte di Marco Schirru per ricordare quelle vite crudelmente spezzate:
la musica è il solo linguaggio capace di esprimere l’indicibile, di fronte al dolore di un dramma incomprensibile, la bellezza l’unica consolatrice nel mistero della fine».
Note meravigliose e struggenti per il Concerto per le vittime dell’incendio di Cugnana – con un programma che comprende le più celebri arie della “Cavalleria Rusticana” di Pietro Mascagni, simbolo Verismo in musica, ispirata all’omonima novella di Giovanni Verga –
come l’indimenticabile addio alla madre di Turiddu (“Mamma, quel vino è generoso”) e del “Rigoletto” di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave, dal dramma di Victor Hugo “Le Roi s’amuse” (“Il re si diverte”) incentrato sulla figura sorprendentemente tragica e umanissima del buffone di corte, oggetto di scherno e beffe da parte dei cortigiani,
accanto all’immagine eroica e al nobile spirito del poeta “Andrea Chénier” nell’omonima opera di Umberto Giordano, a contrasto con il desiderio di ribellione e di rivalsa e le azioni di Gérard, in una storia di eros e thanatos, amore e morte al tempo della rivoluzione.
La voce del baritono Devid Cecconi si alterna ai vertiginosi accenti della “Parafrasi sul Rigoletto” di Franz Liszt eseguita al pianoforte da Marco Schirru oltre a un tributo a Ennio Morricone, straordinario compositore di colonne sonore, recentemente scomparso, con un “medley” delle sue più famose musiche da film.
INGRESSO GRATUITO
Il Concerto per le vittime dell’incendio di Cugnana è organizzato dall’Accademia Musicale Bernardo De Muro in collaborazione con la Scuola Civica di Musica di Olbia, nell’ambito della XXXI Stagione Concertistica e inserito nel progetto In-Itinere 2020 –
con la direzione artistica del maestro Fabrizio Ruggero – e realizzato con il patrocinio e il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Olbia, grazie all’impegno dall’assessora Sabrina Serra.
L’evento è inoltre sostenuto dalla Regione Autonoma della Sardegna e dalla Camera di Commercio attraverso l’iniziativa “Salude e Trigu”.
Per informazioni:
Accademia Musicale Bernardo De Muro – 349.4077241
su FB: https://www.facebook.com/Accademia-Musicale-Bernardo-De-Muro-311737719218086/