Al tema delle costellazioni sociali è dedicata la terza edizione del Festival Sant’Arte che si terrà a San Sperate da venerdì 7 a lunedì 10 agosto
nel Giardino Sonoro, il Museo all’aperto di Pinuccio Sciola.
Con la direzione artistica di Maria Sciola, il Festival è curato dalla Fondazione Sciola e promosso dal Comune di San Sperate e dalla Fondazione di Sardegna.
Undici gli appuntamenti in programma, con una forte presenza di eventi musicali, in onore della nuova location del festival, e con iniziative dedicate sia ai bambini che ai più grandi.
Tra gli ospiti, il Teatro Lirico di Cagliari che aprirà il festival con un concerto dal titolo Una notte all’opera, Beba Restelli collaboratrice storica di Bruno Munari,
che da quarant’anni porta in giro per il mondo il metodo di lavoro del grande e poliedrico artista milanese e il Distretto AeroSpaziale della Sardegna,
società consortile nata nel 2013 che è il perno della rivoluzione che la Sardegna si appresta a vivere, nel solco ormai tracciato che condurrà allo sviluppo, nell’Isola, di un distretto tecnologico aerospaziale.
Chiusura ancora in musica con il concerto Carezze alle pietre che vedrà protagonista Paolo Angeli con la sua chitarra sarda preparata.
Il festival sarà anticipato, nei giorni 5 e 6 da Cielo sonoro, un laboratorio collettivo di ceramica in collaborazione con l’Associazione Peter Pan Onlus di Cagliari.
“Le costellazioni – dice Maria Sciola nella presentazione del Festival – sono raggruppamenti di stelle,
mappature convenzionali che l’uomo, da tempi antichissimi, ha assunto come strutture di riferimento nella sfera celeste.
Nel difficile periodo di isolamento, la transizione, l’instabilità sono stati sentimenti comuni che hanno caratterizzato indistintamente lo stato d’animo di tutti.
Nella ripresa lenta verso una normalità desiderata siamo alla ricerca di certezze e nuove direzioni, nuove stelle polari, nuovi inizi.
Oggi, nel tentativo di riprendere le attività dopo le importanti azioni di distanziamento sociale per il contenimento del Covid-19, il valore delle azioni plurali nel rapporto territorio-comunità acquista maggiore significato.
Dopo i mesi di lockdown, imposti dall’emergenza sanitaria, nasce la possibilità di ripensare a scenari futuri di fruizione dell’arte contemporanea”.
IL PROGRAMMA
Si inizia dunque venerdì 7 agosto, alle 21.30 con Una notte all’opera, concerto a cura della Fondazione Teatro lirico di Cagliari con musiche di Verdi, Donizetti,
Puccini. Nel Giardino Sonoro si esibiranno il soprano Elena Schirru, il mezzo soprano Martina Serra, il tenore Mauro Secci e il baritono Francesco Leone,
accompagnati al pianoforte da Francesca Pittau
Sabato 8 agosto la giornata si apre alle ore 11 con Un punto, una stella e…, laboratorio per bambini a cura di Beba Restelli per giocare e scoprire il meraviglioso mondo del grande artista milanese.
Ma che cos’è un punto? Un inizio o una fine? Un occhio o un microbo? Forse un seme? Un granello di sabbia? O una stella?
Scopriamolo insieme e giochiamo con i punti: punti piccoli, grandi, grandissimi, regolari, irregolari, vicini, lontani… E facciamo un piccolo libro.
La giornata sarà chiusa alle ore 20 da Aequanox, suggestiva performance artistica di e con Rosaria Straffalaci e Pietrina Atzori nell’incantevole scenario delle pietre in granito sapientemente lavorate da Pinuccio Sciola.
Sveglia all’alba, domenica 9 agosto perché alle 7 del mattino il Giardino Sonoro sarà la perfetta ambientazione del concerto di Perry Frank The sound of dawn.
Il sound di Perry Frank è caratterizzato da atmosfere oniriche e sognanti generate da soundscapes,
drones e glitch di sottofondo che creano paesaggi sonori rarefatti ed eterei al tempo stesso rassicuranti, meditativi, vagamente nostalgici e oscuri.
La sua musica può essere rappresentata come un sogno in cui William Basinski, Brian Eno, Daniel Lanois, The Edge e Christian Fennesz si incontrano e suonano assieme.
Il programma domenicale prosegue alle ore 10 con una riflessione sull’arte contemporanea e sul pensiero di scuola anticlassica e antiaccademica
che sempre ha alimentato il lavoro di Pinuccio Sciola partendo dal racconto di quelli che furono gli allievi del Mestro, per riflettere sul suo insegnamento e sulla loro poetica.
Silvia Murruzzu, Maria Sciola, Federico Soro, Gian Leonardo Viglino saranno in dialogo con Leonardo Boscani, Robert Carzedda, Aldo Casti, Giulia Casula,
Vincenzo Ganadu, Carlo Salvatore III Laconi, Cinzia Porcheddu, Maria Jole Serreli, Grazia Sini, Rosaria Straffalaci.
La terza giornata del festival sarà chiusa alle 20.30 da Rooms to Explore, concerto per pianoforte,
suoni e lume di candela con Andrea Granitzio e Flavio Manzoni e con la speciale partecipazione di Emanuele Contis, a cura di Indòru Boutique del Suono.
Il programma di lunedì 10 agosto si apre alle 10 con Cielo infinito, presentazione dell’installazione del progetto collettivo di ceramica, con l’artista Jubanna e l’associazione Peter Pan Onlus.
Un’ora dopo si terrà la presentazione del libro Giocare con la natura. A lezione di Bruno Munari.
Il volume, che sarà presentato dalla stessa autrice Beba Restelli in dialogo con la scrittrice Laura Bosio,
si propone di illustrare come avvicinare e appassionare bambini, ragazzi e adulti alla natura e aiutarli a osservare con tutti i sensi, con gli insegnamenti del Maestro Munari.
“La pietra non è mai muta e sorda, racchiude memorie e storie. E rilascia suoni simili a quelli che gli studiosi dello spazio trovano sui pianeti”.
Deve essere stata questa frase di Pinuccio Sciola a stimolare la curiosità del Distretto AeroSpaziale della Sardegna che proprio all’artista di San Sperate
affidò il compito di disegnare il logo del Distretto partendo da un dettaglio di una delle sue celebri pietre sonore,
trasmettendo visivamente sia la dedizione del distretto a progetti di natura innovativa nel settore aerospaziale sia la consapevolezza dello spazio come memoria che ne rappresenta e sintetizza il motto.
E proprio il presidente del DASS Giacomo Cao e Daniela Pani,
componente del Comitato Tecnico Scientifico dell’azienda aerospaziale saranno i protagonisti di una affascinante serata dal titolo emblematico Space and Stones – dialogo attorno alla Memoria dello Spazio, che avrà inizio alle ore 20.
La terza edizione del Festival di Sant’ Arte sarà chiusa, alle 22.30, da Carezze alle pietre,
il concerto del chitarrista Paolo Angeli che, a proposito del Giardino Sonoro, dove si terrà il concerto, ha detto “Cammino a piedi nudi tra le sculture di Pinuccio, menhir contemporanei di cui percepisco il respiro.
Una sacralità laica traspira dalle pietre del suo giardino in cui mi sento a casa, mentre un enorme fuoco trasporta le scintille verso il cielo a sposarsi con le stelle.
La musica – una lettura di pancia, a braccio, guidata dall’istinto – abbraccia il fuoco del basalto, l’acqua del calcare, le ombre del granito, mentre il suono del vento si sposa con le corde della chitarra.
Difficilmente ci fermiamo ad ascoltare il silenzio. Difficilmente ci prendiamo il tempo per donare una carezza alle pietre”.
www.santarte.it – www.fondazionesciola.it
In adempimento alle misure sanitarie vigenti per contrastare l’emergenza coronavirus il numero dei posti per ogni evento sarà limitato.
La prenotazione è obbligatoria tramite email a: [email protected].
Biglietti disponibili su Eventbrite. Info e costi +39 324 5875094