Alessio Ninu va in scena con il suo “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, con tre importanti appuntamenti: si parte il 27 agosto con Orune, il 31 ci si sposta a Dolianova e il 4 settembre a Isola Rossa. Lo spettacolo è unico nel suo genere e profondamente toccante, ed è stato per questo motivo scelto dalla Regione Sardegna, nel più ampio progetto “Casa Sardegna”, per valorizzare alcuni luoghi suggestivi della nostra isola.
Chi è Setterane?
Il personaggio di Setterane nasce nel 1999 a seguito di un drammatico evento autobiografico (avvenuto nel 1996, quando l’autore era diciottenne) con l’obiettivo di parlare, attraverso la trasposizione letteraria di genere fantastico, del tempo e dell’eterno, della vita e del suo senso.
Un evento imprevisto e al contempo doloroso spezza la spensieratezza di due giovani. Lei lascia questo mondo, lui sopravvive. E scopre di essere in grado di rinascere e vivere 24 volte, ricordando incredibili ricorsi tra le sue vite, eventi che si ripetono secondo il contesto delle varie epoche.
Tutto inizia nel 977 d.C.: un vento leggero porta Setterane dal mare. Setterane può quindi dividersi tra il mondo reale e un altro mondo parallelo e contrario che si raggiunge passando per il mare.
È così che Setterane, in questo mondo “altro”, semina ciò che di buono ha portato dalla vita reale. Lascerà un mondo puro, un archivio di colori, profumi, dolori necessari e speranza.
Lo spettacolo
Successivamente alla pubblicazione di “Tutti i gradi di un passaggio” l’autore ha lavorato a lungo alla regia dello spettacolo che va in scena ormai dal 2012. Alessio Ninu è sociologo, scrittore, musicista, pittore e regista teatrale, e proprio facendo riferimento a ciascuna delle sue diverse competenze è riuscito a strutturare uno spettacolo complesso e multidisciplinare, che include musica, cinema, canto, danza, recitazione, e pittura.
Lo stesso Ninu è infatti autore di musiche, soggetto, testi, regia, disegno, luci, costumi (che cuce personalmente!), scenografie e coreografie.Un lavoro mostruoso e di stupefacente realizzazione.
E anche sul palco, Ninu, nei panni di Setterane, non si risparmia. L’attore canta e si muove sulla scena, e ancora dipinge un quadro in diretta ispirato da un’astrazione del momento. Nulla è lasciato al caso, tutto è frutto di uno studio attento: dalla parola, alla musica, alle luci e i colori e gli odori scelti in quel preciso e determinato momento della narrazione.
Lo spettacolo è infatti anche multisensoriale e prevede di coinvolgere il pubblico attraverso l’architettura della luce: la location prescelta viene illuminata cromoterapicamente per innescare stati d’animo. Alle luci vengono abbinate inoltre delle essenze naturali profumate con l’ausilio di diffusori dislocati tra il pubblico.
La musica – pianoforte, violino, percussioni dal vivo – viene eseguita continuamente, senza interruzione, apparendo così un unico lunghissimo brano che scandisce temi e stati d’animo del racconto. In realtà, si tratta di un intreccio di diversi brani di Alessio Ninu, scritti ormai più di venti anni fa e nati dallo stesso vissuto che ha ispirato Setterane.
Ad andare in scena – oltre ad Alessio Ninu – saranno Chiara Maccioni (narratrice), Luca Cogoni (pianista), Alessio De Vita (violinista), Alessandro Atzori (percussionista), Eleonora Alice Ninu (performer).
Lo spettacolo è stato recensito entusiasticamente negli anni e definito:
“Unico nel suo genere, toccante e straordinario, che non rimanda a niente e nessuno”.
Per questi motivi “Setterane e tutti i gradi di un passaggio”, sostenuto prima dalla Fondazione di Sardegna, è stato poi scelto per valorizzare luoghi suggestivi dell’isola nell’ambito del più ampio progetto della Regione “Casa Sardegna”, voluto dall’assessora del Lavoro Alessandra Zedda e poi sposato, in relazione allo spettacolo, dalle amministrazioni comunali di Orune, Dolianova e Trinità d’Agultu e Vignola.
Le location e le date
Tre date per lo spettacolo, per tre siti estremamente diversi tra loro. Il 27 agosto, alle ore 22, Setterane andrà in scena a Orune, nel sito archeologico nuragico e romano di Sant’Efis. Sempre alle ore 22, il 31 agosto a Dolianova, si va in scena con lo sfondo della Cattedrale romanica di San Pantaleo, mentre il 4 settembre Setterane si sposta al nord Sardegna, alla Torre Aragonese di Isola Rossa, comune di Trinità d’Agultu e Vignola.
Le dichiarazioni di Alessio Ninu
“Mettere in scena lo spettacolo in location così interessanti – ha detto Ninu – ha lo scopo di mostrare il potere che le opere dell’ingegno umano possono avere sul mondo se vestite con ciò che io definisco estetica del sentimento. Il sito, e il messaggio sintetico che “appoggio” sullo stesso, restano così impressi a lungo nella mente dello spettatore. E ogni volta realizzo un quadro in diretta. Compio uno sforzo notevole, ma il senso è profondo: dare sempre vita a qualcosa di nuovo. Alla fine dello spettacolo spiego il mio concetto di casa. E dedicherò la post produzione a tutti gli emigrati che in giro per il mondo vivono con le stesse mie speranze per il futuro accarezzando il presente col rispetto per le proprie radici”.
“Oggi – prosegue Ninu – è indispensabile portare l’arte multidisciplinare in luoghi che parlano del tempo e dei passaggi per riscoprire, sensibilizzare, stimolare, risvegliare e suggerire che l’arte può ancora avere quel suo ruolo primario di macchina toccante, educativa, di condivisione e anche, perché no, consolatoria e tendente al sublime. Un esempio di riscatto di e da momenti dolorosi e struggenti, conversioni in arte e bellezza di strappi e cadute. L’idea costante della speranza e della luce. Riconoscere la bellezza, ricercarla, perseguirla, significa anche amare ciò che ci circonda, a partire dal nostro ambiente, dalla nostre case, dalle nostre strade, dai nostri giardini. La bellezza esige rispetto e cura, elementi che mancano laddove esiste il degrado. Un impatto toccante e la contemporanea valorizzazione dei luoghi del tempo, della cultura, dell’uomo nel mondo, la sensibilizzazione al forte bisogno di riscoperta del bello”.
La diffusione dello spettacolo in Italia e all’estero
Setterane sarà ripreso da 7 videocamere in ogni località e le immagini acquisite daranno vita a un DVD, un fotolibro e un audiolibro in italiano e in inglese. In fase di post produzione entrerà a far parte del progetto anche il chitarrista Enrico Piredda. Tutto il materiale prodotto verrà distribuito in Italia e all’estero con una particolare attenzione per le associazioni di sardi sparse per il mondo.