Lo spettacolo è unico nel suo genere e profondamente toccante, ed è stato per questo motivo scelto dalla Regione Sardegna, nel più ampio progetto “Casa Sardegna”, per valorizzare alcuni luoghi suggestivi della nostra isola.
Lo spettacolo, le sue location. Tre date per lo spettacolo, per tre siti estremamente diversi tra loro. Setterane è già andato in scena il 27 agosto a Orune, nel sito archeologico nuragico e romano di Sant’Efis. Sempre alle ore 22, domani 31 agosto a Dolianova, si va in scena con lo sfondo della Cattedrale romanica di San Pantaleo, mentre il 4 settembre Setterane si sposta al nord Sardegna, alla Torre Aragonese di Isola Rossa, comune di Trinità d’Agultu e Vignola.
“Mettere in scena lo spettacolo in location così interessanti – ha detto Ninu – ha lo scopo di mostrare il potere che le opere dell’ingegno umano possono avere sul mondo se vestite con ciò che io definisco estetica del sentimento. Il sito, e il messaggio sintetico che “appoggio” sullo stesso, restano così impressi a lungo nella mente dello spettatore. E ogni volta realizzo un quadro in diretta. Compio uno sforzo notevole, ma il senso è profondo: dare sempre vita a qualcosa di nuovo. Alla fine dello spettacolo spiego il mio concetto di casa. E dedicherò la post produzione a tutti gli emigrati che in giro per il mondo vivono con le stesse mie speranze per il futuro accarezzando il presente col rispetto per le proprie radici”.
Molto soddisfatto della scelta è il sindaco di Dolianova Ivan Piras: “Abbiamo accolto con grande entusiasmo la rappresentazione di Setterane curata da Alessio Ninu. L’appuntamento di domani è in perfetta continuità con gli obiettivi dell’amministrazione che guido e che in questi anni ha concentrato sul territorio una vasta gamma di momenti culturali di altissimo livello. Questo spettacolo è assolutamente una perla di rara bellezza e nondimeno valorizzerà il sito della Cattedrale Romanica di San Pantaleo. La cultura rappresenta per noi oltre che un momento di crescita sociale anche un fortissimo volano d’attrazione turistica”.
Chi è Setterane. Il personaggio di Setterane nasce nel 1999 a seguito di un drammatico evento autobiografico, (avvenuto nel 1996 quando l’autore era diciottenne) con l’obiettivo di parlare, attraverso la trasposizione letteraria di genere fantastico, del tempo e dell’eterno, della vita e del suo senso.
Un evento imprevisto e al contempo doloroso spezza la spensieratezza di due giovani. Lei lascia questo mondo, lui sopravvive. E scopre di essere in grado di rinascere e vivere 24 volte, ricordando incredibili ricorsi tra le sue vite, eventi che si ripetono secondo il contesto delle varie epoche. Tutto inizia nel 977 d.C.: un vento leggero porta Setterane dal mare. Setterane può quindi dividersi tra il mondo reale e un altro mondo parallelo e contrario che si raggiunge passando per il mare. E’ così che Setterane, in questo mondo “altro”, semina ciò che di buono ha portato dalla vita reale. Lascerà un mondo puro, un archivio di colori, profumi, dolori necessari e speranza.
Lo spettacolo. Successivamente alla pubblicazione di “Tutti i gradi di un passaggio” l’autore ha lavorato a lungo alla regia dello spettacolo che va in scena ormai dal 2012. Alessio Ninu è sociologo, scrittore, musicista, pittore e regista teatrale, e proprio facendo riferimento a ciascuna delle sue diverse competenze è riuscito a strutturare uno spettacolo complesso e multidisciplinare, che include musica, cinema, canto, danza, recitazione, e pittura. Lo stesso Ninu è infatti autore di musiche, soggetto, testi, regia, disegno luci, costumi (che cuce personalmente!), scenografie e coreografie.
Un lavoro mostruoso e di stupefacente realizzazione. E anche sul palco, Ninu, nei panni di Setterane, non si risparmia. L’attore canta e si muove sulla scena, e ancora dipinge un quadro in diretta ispirato da un’astrazione del momento. Nulla è lasciato al caso, tutto è frutto di uno studio attento: dalla parola, alla musica, alle luci e i colori e gli odori scelti in quel preciso e determinato momento della narrazione. Lo spettacolo è infatti anche multisensoriale, e prevede di coinvolgere il pubblico attraverso l’architettura della luce: la location prescelta viene illuminata cromoterapicamente per innescare stati d’animo. Alle luci vengono abbinate inoltre delle essenze naturali profumate con l’ausilio di diffusori dislocati tra il pubblico.
La musica – pianoforte, violino, percussioni dal vivo – viene eseguita continuamente, senza interruzione, apparendo così un unico lunghissimo brano che scandisce temi e stati d’animo del racconto. In realtà, si tratta di un intreccio di diversi brani di Alessio Ninu, scritti ormai più di venti anni fa, e nati dallo stesso vissuto che ha ispirato Setterane.
Ad andare in scena oltre ad Alessio Ninu, saranno Chiara Maccioni (narratrice), Luca Cogoni (pianista), Alessio De Vita (violinista), Alessandro Atzori (percussionista), Eleonora Alice Ninu (performer).
Lo spettacolo è stato recensito entusiasticamente negli anni e definito “unico nel suo genere, toccante e straordinario, che non rimanda a niente e nessuno”.
Per questi motivi Setterane e tutti i gradi di un passaggio, sostenuto prima dalla Fondazione di Sardegna, è stato poi scelto per valorizzare luoghi suggestivi dell’isola nell’ambito del più ampio progetto della Regione “Casa Sardegna”, voluto dall’assessora del Lavoro Alessandra Zedda e poi sposato, in relazione allo spettacolo, dalle amministrazioni comunali di Orune, Dolianova e Trinità d’Agultu e Vignola.
La diffusione dello spettacolo in Italia e all’estero. Setterane sarà ripreso da 7 videocamere in ogni località e le immagini acquisite daranno vita a un DVD, un fotolibro e un audiolibro in italiano e in inglese. In fase di post produzione entrerà a far parte del progetto anche il chitarrista Enrico Piredda. Tutto il materiale prodotto verrà distribuito in Italia e all’estero con una particolare attenzione per le associazioni di sardi sparse per il mondo.