È, questo, il festival di cinema straniero più longevo in Giordania, finanziato dall’Unione Europea e organizzato da EUNIC (European Union National Institutes for Culture) insieme alle ambasciate degli Stati membri dell’UE e agli istituti culturali e linguistici dell’UE.
L’edizione di quest’anno presenterà film provenienti da 19 nazioni, tutti sottotitolati in inglese e in lingua araba.
“Visioni Sarde” è stata inserita nella serata dedicata all’Italia in programma il 7 settembre, organizzata dalla Società Dante Alighieri – Comitato di Amman e dall’Ambasciata d’Italia.
I curatori, dopo aver visionato i film finalisti delle ultime due edizioni, hanno selezionato cinque titoli: “Dakota dynamite”, “Il nostro concerto”, “Gabriel“, “Sonus” e “Destino”.
– “Dakota dynamite” di Valerio Burli
Nel 1992 una bambina in vacanza in Sardegna viene rapita dall’Anonima Sequestri. Cercherà aiuto dalla sua eroina a fumetti preferita.
– “Il nostro concerto” di Francesco Piras
Antonio, un eccentrico pensionato, vive da solo in un appartamento nel centro di Cagliari e trascorre le sue giornate in una chat room musicale, dove canta classici della canzone italiana.
Qui incontra Karen, una pianista tedesca. Tra i due nasce un’amicizia unica, ma Karen nasconde un segreto.
– “Gabriel” di Enrico Pau
Non importa essere umani o sovrannaturali, in mezzo alla vastità della natura rimangono solo la fragilità dell’individuo e il potere del mistero. Gabriel è perso tra la neve, in un bosco. La sua mente è piena di dubbi.
– “Sonus” (Suoni) di Andrea Mura
Un fonico-musicista raccoglie i suoni primordiali della natura e quelli dell’uomo. Una ricerca che diventa un viaggio onirico in una Sardegna sospesa nel tempo.
– “Destino” di Bonifacio Angius
Una giornata fatta di vuoto, superstizione e paura. Un uomo senza qualità, in cerca di risposte.
Per questi cortometraggi si prospetta una vetrina internazionale per farsi conoscere e confrontarsi con il migliore cinema europeo.
Fin dalla sua nascita, L’European Film Festival ha infatti attirato migliaia e migliaia di spettatori e, quale evento di punta nel calendario culturale giordano, rappresenta magnificamente l’Unione Europea.
L’evento funge da collante per le comunità giordane ed europee e apre uno spazio per la cooperazione interculturale, lo scambio e il dialogo tra diversità.
È inoltre una preziosa opportunità per le ambasciate dell’UE e gli istituti culturali e linguistici di trascinare gli spettatori in un emozionante viaggio cinematografico alla scoperta delle persone, dei paesaggi, della cultura e delle tradizioni dell’Europa.
In tale contesto la partecipazione dei film di “Visioni sarde”, oltre a confermare la vocazione internazionale della rassegna, rappresenta un prestigioso riconoscimento per tutta la cinematografia sarda.
I nuovi film “Made in Sardegna”, infatti, non solo testimoniano il grande fermento creativo che sta attraversando il nostro cinema, ma riescono ad abbattere ogni confine geografico e linguistico.
Il progetto “Visioni Sarde 2020” è realizzato grazie al sostegno finanziario della Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato del Lavoro e della Fondazione Sardegna Film Commission.
La Cineteca di Bologna cura la distribuzione dei film in tutto il mondo, mentre l’organizzazione è curata dall’Associazione dei Sardi in Torino “A. Gramsci”.